Mercato obbligazionario: BCE e dati macro


La settimana scorsa è andata in scena la riunione della BCE che, a sorpresa, ha alzato i tassi di 50 bps contro l’attesa di rialzo di soli 25 bps. E, naturalmente, subito si sono visti opposti schieramenti, pro o contro, la manovra. I detrattori puntavano l’accento sul fatto che la BCE, tradendo la Forward Guidance, avrebbe perso in credibilità mentre, sulla sponda opposta, i favorevoli ponevano l’accento sul fatto che agire in basi ai dati reali e non su dati stimati sia molto meglio.

Per come la vedo io, mi risulta davvero difficile dar ragione ai primi: anzi se la BCE avesse agito in base ai dati reali a tempo debito, forse oggi l’acqua alle nostre gole sarebbe un pelo più bassa…

Detto questo, un po’ inaspettatamente, il giorno successivo al board della BCE, i rendimenti nell’Eurozona sono scesi bruscamente, nonostante il rialzo dei tassi d’interesse doppio rispetto alle previsioni. In realtà è una contraddizione apparente, perché si è tornati a comprare bond a seguito della pubblicazione di alcuni dati macro.

Nello specifico, a luglio l’indice manifatturiero in Francia è sceso da 51,4 a 49,6 punti, ai minimi da 20 mesi; in Germania, è passato da 52 a 49,2 punti, allo stesso livello dei servizi, scesi dai precedenti 52,4 punti. L’indice composito si è contratto da 51,3 a 48 punti, dato minimo da 25 mesi. Come ben sappiamo, sotto i 50 punti l’indicazione chiara e netta è che l’attività economica va in recessione.

Per cui, la discesa dei rendimenti nell’Eurozona riflette né più né meno l’aumentato timore (ormai certezza?) dei mercati per il rischio recessione. Eppure, in conferenza stampa Christine Lagarde non ha intravisto rischi imminenti di recessione. Ricorda tanto la sicumera sull’inflazione temporanea…

Allo stesso tempo, Lagarde ha fatto presente che “d’ora in avanti, l’Istituto procederà sui tassi riunione dopo riunione”, abbandonando di fatto, dopo anni, la Forward Guidance. Cosa aspettarsi sul fronte dei rendimenti, quindi?

La situazione è in costante evoluzione e quindi è difficile dirlo ma, probabilmente, i rendimenti nell’Eurozona resteranno senza una direzione netta fino a quando il rischio recessione nell’area non sarà stato definitivamente allontanato o conclamato. Questo al netto dello scenario peggiore, che da mesi ripetiamo, potrebbe essere la stagflazione.

Intanto in settimana è attesa la FED, con l’ultima riunione pre-vacanze estive, attesa per un rialzo dei tassi dello 0,75%. FED che sta cercando di accompagnare l’economia USA verso un soft-landing, aiutata in questo frangente sia dall’aver iniziato il ciclo di rialzo dei tassi già da mesi sia dalla profonda correzione che hanno intrapreso le materie prime.

Come sempre, staremo a vedere.

Analisi ZC-Yield Curve
La lettura della ZC-Yield Curve mostra, dopo mesi, una lieve contrazione dei rendimenti su tutto il tratto della curva, più marcato sul tratto a lunga. Infatti, rispetto alla scorsa analisi il rendimento della scadenza a 10 anni scende portandosi ora in area 1,91% rispetto al 2,08% precedente, mentre la scadenza trentennale si porta ora in area 1,70% rispetto all’1,91% precedente. Stabilità per la conformazione della curva, che sulla parte a breve mantiene l’accelerazione verticale, così come si conferma l’evidente inclinazione negativa osservata nelle analisi precedenti per le scadenze dal 2037 in poi. La curva evidenzia ora un massimo di rendimento sempre sulle scadenze 2037-2038, in decisa contrazione rispetto alla scorsa analisi, passando attualmente in area 2,10% dal precedente 3,20% di rendimento. Sempre stabili le previsioni dei tassi forward su Euribor 6 mesi, sia sul tratto a breve sia su quello a lunga. La curva rimane impennata sulla parte a breve e come da previsioni precedenti conferma ormai i tassi positivi per tutte le scadenze. In contrazione il tratto a lunga ora con un picco in area 2,70% per le scadenze 2032.

Analisi Integrata Trendycator
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei principali benchmark decennali, pare essersi avviata una fase laterale per i rendimenti. L’area UK coregge e si porta ora poco sopra area 2,00% di rendimento per il GILT con Trendycator sempre stabile in stato LONG. Il BUND stringe leggermente e ha ora un rendimento in area 1,22% con Trendycator stabile in stato LONG. In altalena, anche a causa dell’ennesima crisi di governo, i rendimenti del nostro Btp decennale, ora sopra area 3,60% nuovamente diretti verso il 4%, con Trendycator sempre LONG. Infine, l’area USA con i rendimenti del Treasury decennale che consolidano la stabilità raggiunta nelle scorse settimane, portandosi ora poco sotto area 3,00% con Trendycator sempre LONG.

Bond Governativi Mondo Weekly Ranking
Consueta sezione dell’analisi sui mercati obbligazionari, con l’introduzione sotto forma di ranking (Fig.4) dei bond governativi mondiali con qualunque rating. In alcuni casi, per alcuni emittenti o per alcune valute, il rapporto rischio/rendimento di questi bond può essere anche piuttosto speculativo. Il ranking considera i bond benchmark decennali in tutte le valute di emissione.

Analisi in evidenza
Proseguiamo la nostra consueta analisi del cambio EUR/USD, importante valuta di riferimento per gli investimenti sul reddito fisso, vista la grande varietà di bond denominati in questa valuta.

I dati macro delle scorse settimane hanno spinto il cambio EUR/USD sino alla parità, test di un livello dall’importanza enorme sotto diversi profili. Il rimbalzo dalla parità è stato pronto ma modesto, certamente aiutato oltre che da fattori psicologici anche dal rialzo a sorpresa della BCE di 50 bps.

La situazione è delicata e al momento suscettibile di qualunque esito. Il modello Trendycator è stabilmente SHORT, indicando quindi ancora potenziale per la valuta USA contro il nostro euro. Tuttavia, si inizia a vedere una divergenza positiva con l’oscillatore da non sottovalutare.

Inoltre, molto dipenderà dai dati macro attesi nelle prossime settimane che condizioneranno sia i mercati nel loro complesso sia le scelte di politica monetaria delle Banche Centrali. Il rischio recessione è sempre più concreto e, forse, già accettato oltreoceano.

Con questo articolo Coupon Corner va un po’ in vacanza, per tornare come di consueto dopo la pausa estiva. A voi tutti i migliori auguri di buone ferie.