Allerta reddito – 60 titoli a confronto, fra Btp, altri governativi, bond societari, Etf e azioni


Poche parole e tante tabelle per valutare occasioni su tutti i vari fronti. Un confronto a 360° fra i Btp. Inoltre governativi dei Paesi dell’est e corporate In Usd. I dividendi dell’azionario “emerging” e del settore assicurativo.  

Il report della domenica

Preparatevi a un autunno di fuoco. In tutti i sensi! Nell’ambito finanziario si determineranno però delle occasioni forse irripetibili in termini di rendimenti distribuiti. Qualche anticipo si comincia già a mettere in evidenza. Un esempio? Un Etf – di cui abbiamo varie volte scritto in passato – l’SPDR Emerging Inflation Linked Local Bond (Isin IE00B7MXFZ59 – valuta di denominazione Usd – Borse di quotazione quelle tedesche – negoziabile mediante varie piattaforme di trading italiane – sottostanti bond inflation dei Paesi emergenti, quali Brasile, Messico, Sud Africa e altri) ha versato nei giorni scorsi una cedola di 4,273 Usd, che aggiunta all’importo versato a febbraio porta a un rendimento su base annua del 14%! Nel 2020 si attestava a poco più del 4%. Migliore fotografia del quadro evolutivo del settore obbligazionario non potrebbe esserci. Naturalmente è forse un picco, destinato a riassorbirsi nel medio termine, ma chi avesse acquistato l’Etf quando l’avevamo indicato vanterebbe ora yield ancor più elevati, perché allora si acquistava a quotazioni più basse rispetto a quelle in corso.

Spazio allora a una disperata ricerca di rendimenti, con tutti i più diversi strumenti disponibili. Iniziamo dai Btp, cui dedichiamo molto spazio con una ricerca finalizzata solo ai numeri.

► Titoli di Stato italiani: tanti confronti per ottenere il massimo

I maggiori rendimenti lordi in assoluto

La classifica non premia le scadenze più lunghe in assoluto, dato l’attuale andamento della “yield curve”.

Btp 3,85% St49

IT0005363111

3,74%

Btp 2,15% St52

IT0005480980

3,70%

Btp 3,45% Mz48

IT0005273013

3,68%

Btp 4,75% St44

IT0004923998

3,67%

Btp 5% St40

IT0004532559

3,66%

………….

………….

……

Btp 2,15% Mz72

IT0005441883

3,48%

Spread fra migliore e peggiore rendimento (escluse scadenze 2022)

332 pb

Btp 3,85% St49  3,74%

Btp 0,05% Ge23  0,42%

I primi nelle diverse classi di scadenza

A 2 anni

Btp 0% Dc24

IT0005474330

1,94%

A 3 anni

Btp 2,5% Nv25

IT0005345183

2,23%

A 5 anni

Btp 2,65% Dc27

IT0005500068

2,80%

A 7 anni

Btp 2,80% Gn29

IT0005495731

3,04%

A 10 anni

Btp 2,5% Dc32

IT0005494239

3,48%

A 15 anni

Btp 4% Fb37

IT0003934657

3,51%

A 20 anni

Btp 1,8% Mz41 (*)

IT0005421703

3,63%

A 30 anni

Btp 2,15% St52

IT0005480980

3,70%

A 50 anni

Btp 2,15% Mz72

IT0005441883

3,48%

(*) manca un ventennale puro 

I più volatili (su base 180 sedute)

Btp€i 0,15% Mg51

IT0005436701

36,6%

Btp 2,15% Mz72

IT0005441883

28,6%

Btp 2,8% Mz67

IT0005217390

26,1%

Btp€i 2,55% St41

IT0004545890

24,8%

Btp 3,45% Mz48

IT0005273013

23,7%

Btp 2,7% Mz47

IT0005162828

23,3%

Btp 3,85% St49

IT0005363111

22,5%

I rendimenti degli Italy in Usd

5,375% Gn33

US465410BG26

5,14%

6,875% St23

US465410AH18

4,6%

I più vantaggiosi delle altre categorie

Tassi variabili

Cct-Eu Tv Eur6m+0,75% Ot30

IT0005491250

2,2%

Cct-Eu Tv Eur6m+0,65% Ap29

IT0005451361

2,13%


Indicizzati inflazione area euro (a capitalizzazione dell’indice dei prezzi al consumo Eurostat)

Btp€i 2,55% St41

IT0004545890

10,46%

Btp€i 0,15% Mg51

IT0005436701

10,40%


Indicizzati inflazione Italia (a distribuzione semestrale in base a indice Istat dei prezzi al consumo)

Btp Italia Gn30

IT0005497000

9,17%

Btp Italia Ot27

IT0005388175

8,22%

“Step-up” a cedola crescente

Btp Futura Ap37

IT0005442097

3,57%

Btp Futura Nv33

IT0005466351

3,42%

Quel numero un po’ ignorato, la duration (sensibilità alla variazione dei tassi) dei Btp classici: tre a confronto

Btp

Isin

Yield

Btp 2,15% Mz72

IT0005441883

3,48%

25,4

Btp 2,8% Mz67

IT0005217390

3,65%

22,5

Btp 3,45% Mz48

IT0005273013

3,68%

16,1

Quanto rende il più generoso come cedola

Btp 9% Nv23

IT0000366655

1,22%

Quanto si paga il più caro

Btp 6% Mg31

IT0001444378

121,4 €

Quanto si paga il meno caro

Btp 1,7% St51

IT0005425233

66,94 €

► Titoli di Stato esteri: quelli dell’est a confronto (quotati su Borsa Italiana)

Emissione

Isin

Taglio

Yield lordo

Romania 4,375% Ag23 Usd

US77586TAC09

2.000

3,98%

Romania 5,125% Gn48 Usd

XS1837994794

2.000

6,20%

Romania 3,625% Ap24 Eur

XS1060842975

1.000

1,92%

Romania 4,125% Mz39 Eur

XS1892127470

1.000

6,35%

Ungheria 1,5% Nv50 Eur

XS2259191430

1.000

3,80%

Ungheria 5,375% Mz24 Usd

US445545AL04

2.000

4,51%

Croazia 3% Ma25 Eur

XS1117298916

100.000

1,31%

Polonia green 1% Ma29 Eur

XS1958534528

1.000

2,32%

► Bond corporate Usa a confronto

Emissione

Isin

Taglio

Yield lordo

Ford 9,625% Ap30 Usd

US345370CX67

2.000

6,4%

At&t 4,3% Dc42 Usd

US00206RBH49

1.000

5,3%

G. Elect. 3,625% Mg 30 Usd

US369604BW26

2.000

4,9%

Apple 3,2% Mag27 Usd

US037833CR93

2.000

3,5%

Microsoft 2,4% Ag26 Usd

US594918BR43

2.000

3,5%

► Etf, l’azionario emergente torna a rendere bene

Momento favorevole per chi voglia diversificare in chiave di azionario “emerging”. Questi quattro Etf garantiscono i maggiori rendimenti nella fase in corso. Si tenga conto naturalmente che essendo espressi in Usd sono esposti al rischio di cambio, elevato in questa fase di forza del biglietto verde.

Etf

Isin / Performance

Valuta (*)

Cedole e yield in corso

Invesco Emerging High Dividend Low Volatility

IE00BYYXBF44 / Da inizio 2022 negativa 11,8%

Usd

Trimestrali – 8,3% calcolato in euro -  pagamento in Usd

WisdomTree Emerging Markets Equity Income

IE00BQQ3Q067 / Da inizio 2022  negativa 8,6%

Usd

Semestrali – 6,8% calcolato in euro – pagamento in Usd

Invesco Emerging Markets

IE00B23D9570 / Da inizio 2022 negativa 6,2%

Usd

Trimestrali – 4,6% calcolato in euro -  pagamento in Usd

SPDR Emerging Markets Dividend Aristocrats

IE00B6YX5B26 / Da inizio anno negativa 3,7%

Usd

Semestrali – 4,6% calcolato in euro – pagamento in Usd

(*) Valuta di denominazione

► Dividendi azionari, quelle assicurazioni più generose

Attenzione alle “utilities”, che potrebbero essere penalizzate nella distribuzione di dividendi dalle manovre dei vari Governi per attenuare l’esplosione delle bollette in Europa. Attenzione alle banche, su cui la Bce potrebbe esercitare pressioni negative nell’erogazione dei profitti. Attenzione al settore “automotive”, che una crisi economica colpirebbe in misura accentuata.

Nell’incertezza di cosa succederà ai dividendi relativi agli esercizi 2022/2023 e versati quindi nel 2023/2024 un settore appare abbastanza stabile. È quello assicurativo, nel quale vari gruppi sono leader in termini di rendimenti a livello europeo.

Ne analizziamo quattro, indiscutibili leader del comparto, di cui due forse poco conosciuti in Italia. Del caso Generali abbiamo scritto venerdì in un report riservato agli abbonati.

Allianz (ALV - Germania): con un rendimento in corso al 6,1% le prospettive per i prossimi due anni risultano ancora più positive, dato un possibile target al 7%. Da inizio anno il titolo ha perso il 16,5%

Il dividendo annuale è salito dai 4,5 euro del 2013 ai 10,8 euro del 2022 (esercizio 2021) con una crescita nell’ultimo quinquennio del 6,5% annuo. Il debito della società è uno dei minori in assoluto del comparto

Axa (AXA – Francia): il dividendo in corso al 6,3% dovrebbe salire nel 2023, con un “total return” (yield + andamento della quotazione) stimato in circa un 20%

Il dividendo annuale è progredito da 0,69 euro del 2011 a 1,54 euro del 2022 (esercizio 2021) ma per alcuni anni non era avvenuta alcuna distribuzione. Il debito della società è molto basso

NN Group (NN – Olanda): lo yield dovrebbe restare nel prossimo biennio oltre il 6%. Da inizio anno il titolo ha perso il 12,7% in termini di quotazione

Nel 2020 la società elargì 2,26 euro e nel 2022 (esercizio 2021) 2,56 euro in due rate. Il tasso di crescita nell’ultimo quinquennio è risultato del 9,4% annuo

Scor (SCRP – Francia): il rendimento in corso è al 10,9%, in parte grazie all’andamento negativo del titolo (performance da inizio anno -41,1%)

Ha una storia di alti dividendi, con uno storico che sale da 1,1 euro del 2012 a 1,8 euro del 2021 e 2022. La situazione è tale che vari analisti vedono lo yield innalzarsi per il 2023 oltre l’11%, con un “total return” favorevole grazie anche a un potenziale rimbalzo delle quotazioni nel medio termine

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