Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                28/08/2022

Il punto

Diversi eventi hanno convinto molti attori del mercato che il mercato ribassista fosse finito. Fino a una decina di giorni fa si potevano facilmente trovare titoli come questi: “Major Price Collapse Dead Ahead” (in grande crollo dei prezzi è morto in anticipo)

Il 16 Agosto su Bloomberg si leggeva: “Indicator Wwith 100% Track Record Says Bottom Is In”

Un'altra osservazione che gira e va per la maggiore è che:

 “l’indice S&P500 in nessuno dei 13 mercati ribassisti del secondo dopoguerra dopo aver recuperato il 50% del suo declino da picco a minimo, è mai ridisceso a formare un nuovo minimo.”

Questa affermazione è tanto vera, quanto irrilevante. Un primo problema con la statistica che viene citata è la sua storia molto… limitata.

Far partire l’analisi dal 1946 significa tagliare fuori l’ultimo mercato ribassista di grado Super cicle nel DJIA e nello stesso periodo eravamo già verso la fine dell’ultimo mercato orso sempre di grado Supercycle nell’indice DOW/PPI. In sostanza limitare l’indicatore all’azione del mercato avvenuta solo dopo la seconda guerra mondiale è un buon modo per garantirsi di non trovare controesempi. Basterebbe farsi indietro al periodo 1930-1938 per trovare un mercato ribassista che prosegue dopo un primo calo del 20% ed un ritracciamento del 50% (nel 1930 prima e nel 1938).

L’altro problema con questo tipo di statistiche è che, convenzionalmente, si fissa un calo del 20% come soglia per poi andare ad analizzare i ritracciamenti del 50%. Ma noi sappiamo che i prezzi di mercato seguono uno sviluppo frattale, dove le dimensioni delle mosse sonno abbastanza irrilevanti. Nella Teoria delle Onde di Elliott solo la forma è coerente. Il Database di Elliottwave International dimostra che un buon 50% delle seconde onde ha ritracciato più del 50% delle prime onde. E si badi bene che questa osservazione vale tanto per i grafici a un minuto quanto per i grafici mensili e trimestrali. Quindi questo modello può essere tracciato in quasiasi grado d’onda dal più piccolo al più grande e i cali visti finora sono assolutamente normali considerato il grado del mercato ribassista che è iniziato. A fine giugno quando il mercato ha toccato il fondo, diversi indicatori di breve termine come i rapporti put/call e il volume degli scambi su ETF inversi hanno mostrato un certo pessimismo, gli indicatori di sentiment di lungo termine erano ancora sostanzialmente fermi, gli investitori fortemente marginati e c’erano ancora poche prove di panico e nessuna indicazione di un riallineamento generazionale degli atteggiamenti degli investitori. Anche il Bitcoin che ha iniziato la sua vita a un centesimo sta acora scambiando a 24.000$. E’ un calo del 60% dai massimi, ma se consideriamo che parliamo di uno strumento che ha aumentato di sette milioni di volte il suo valore, è ancora presto per parlare di una seria capitolazione. Gli indicatori di sentiment nell’ultimo quarto di secolo hanno registrato un persistenete ottimismo tra gli investitori, ma nonostante questi picchi il mercato rialzista non si è fermato. La stessa cosa può accadere nei mercati ribassisti nel triennio 1929-1932 il prezzi delle azioni scesero dell’89% e certamente anche allora gli indicatori di sentiment avranno indicato un certo pessimismo; ma il mercato è andato giù ed ha continuato a scendere comunuqe.

La storia con cui le persone giudicano oggi gli indicatori di sentiment come estremi è limitata principalmente agli anni del mercato rialzista. Gli indicatori sono adesso sulla buona strada per mostrare livelli di pessimismo commisurati alla fine di un mercato ribassista di grado Gand Supercycle e per arrivarci dovranno passare attraverso livelli peggiori di quando visto finora.

E per concludere: …ma pensavate veramente che la più grande bolla finanziaria di tutti i tempi potesse essere completamente corretta da un calo del 20%?!!. Io, assolutamente  non lo credo!... voi pensatela come volete.

Nasdaq 100

La chiusura di venerdì sotto la soglia che avevamo fissato a 12.810 ci dà il LA per comprare il 2° Lotto anche sul Nasdaq.

Dow Jones Industrial

Kiss goodbye anche per il Dow Jones su cui abbiamo gìà caricato il secondo lotto e vediamo se riusciremo a fare un buon viaggio.

S&P500

Non cambia la musica nemmeno per l’S&P500, ma non ha senso aprire posizioni corte anche qua, dal momento che abbiamo già fatto sugli altri due indici.

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

Sul trentennale americano continuiamo a mantenere i due scenari anche se quello etichettato sul grafico per me resta il più probabile.

L’onda (B) di [2] ha già le caratteristiche di minima per considerarsi finita, ma aspettiamo di avere segnali più precisi perché in realtà tre onde ancora fatico a leggerle su scala giornaliera. La successiva on (C) dovrebbe riportare i prezzi del trentennale verso la sponda superiore del canale discendente di trend a ridosso di quota 150.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

 

Niente di nuovo sul fronte Euro/dollaro. La musica rimane la stessa “The song remain the same” per dirla in chiave rock : Dollaro ancora su ed Euro ancora giù.

Metalli Preziosi

Oro:

L’onda B è agli sgoccioli. Aspettiamo l’inizio di onda C per un eventuale ultimo lotto.

Platino:

Se la nostra ipotesi è corretta il Platino dovrebbe salire per completare l’onda [c] di 4. Il target si colloca intorno ai 1050$.

Un cedimento del minimo di onda 3 invaliderebbe l’intero modello.

Argento:

Anche per l’argento si preannuncia un periodo di rialzo che con l’onda C di (B) dovrebbe portare i prezzi in zona 22,5-23$. Anche in questo caso è fondamentale la tenuta del minimo di onda (A).

alla prossima

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