La "stupidenza" artificiale


Ho intitolato così questo articolo: stupidenza artificale, uno strano mix di quella che alcuni chiamano intelligenza artificiale mentre io la chiamo semplicemente stupidità. Eh sì care amiche ed amici: i software non ragionano e sono macchine. Ognuno di noi può affidarsi al pilota automatico che conduce dal punto A al punto B, ma quel pilota non sarà mai in grado di capire se tra A e B scoppia un vulcano la cui cenere è in grado di bloccare i motori e non sarà mai in grado di capire se tra A e B dovrà deviare rotta a causa di altri problemi. Le macchine hanno la caratteristica di essere progettate per andare avanti. Così un robot in una fabbrica, così il motore di un veicolo e così un software che compra e vende azioni. Esiste però un'opzione per l'essere umano: quella di non fare nulla.  

Francamente non ricordo di aver visto un titolo come Unicredit performare così tanto a fine giornata: addirittura a doppia cifra non decimale. Utili record. Le banche a mio avviso non potranno che performare bene. Pare infatti che in Italia viga la legge di non remunerare il conto corrente del correntista...Mettetevi nei panni della banca: presta soldi a tassi alti e i soldi dei correntisti sono remunerati a zero. Difficile che peggiorino i margini, bisogna proprio mettersi d'impegno! Il motivo della salita di Unicredit sono certamente gli ottimi dati pubblicati ma non solo. Più volte ho scritto della manipolazione delle quotazioni provocata dai software che manovrano i prezzi e sono autoalimentanti, sia al rialzo che al ribasso naturalmente. Essendo banali formule matematiche continuano a comprare perché, come diceva un collega in mattinata, non si è mai visto salire un titolo in verticale senza ripensamenti e senza un minimo di ritracciamento (dopo un gap up iniziale "mostruoso"). Quando un titolo apre molto alto (molto basso) e con grossi volumi (come in questo caso) mi sento di suggerire di lasciar passare almeno tre o quattro ore di negoziazione in modo che si creino dei supporti (resistenze) su un chart orario da poter sfruttare in breakout rialzista anche in intraday, avendo comunque sempre uno stop estremamente largo (minimo di giornata) e chiudendo o smezzando eventualmente la posizione in chiusura di seduta. L'esempio lo trovate in seguito: possibile buy a 17.50 in stop a 16.90 e ulteriore buy a 17.74 con stop sempre a 16.90 (i buy sono dati dalle linee tratteggiate sul chart orario). E' un pò come tuffarsi in acque che non si conoscono ma lontano dalla riva: difficilmente si trova lo scoglio. I software hanno lo svantaggio di non ragionare. Noi non siamo così e quindi abbiamo un piano d'azione.

Osservando altre azioni di cui ho scritto sabato, purtroppo Orsero non è andata in stop ma si è imbruttita: tentativo di fuga abortito nella seduta di ieri col breakout a 15.80 e oggi test dei 15.00 la cui rottura rappresenta lo stop. 

Biesse ha testato l'area indicata sabato (14.70-14.50) e anche in questo caso view rialzista messa in dubbio qualora si scendesse ancora sotto 14.40-14.50: buona la prima ma la seconda è rischiosa. 

Fila è stata un abbaglio: fortunatamente lo stop è stato stretto ed attorno al 3%. Peccato: i volumi di venerdì sono stati farlocchi e questa volta ho preso lucciole per lanterne.

Nella seduta di domani -e solo per domani- monitorerò Saras che pare aver rotto nuovamente al rialzo. E' un titolo che non amo particolarmente e visto che non vorrei che si comportasse come ha fatto altre volte in passato (rottura e poi giù) se deciderò di fare "clic" lo farò in intraday.

Altra azione che mio malgrado entra nella mia watchlist è Telecom. Attenzione alla rottura di 0.2676 in stop a 0.25. Sta congestionando sul daily al di sopra di una vecchia resistenza. La media a 20 periodi ha intersecato al rialzo la mm200. Dovesse chiudere sopra 0.2676 in ottica conservativa lo stop passerebbe a 0.259. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)