Ottimo mese di gennaio. Sarà così anche febbraio? E poi altre notizie dalla mia watchlist!


Lettrici e lettori, buona domenica. Qui sale tutto, anche se siamo a fine gennaio. La mia previsione per il 2023 è scritta e quindi mi aspettavo l'upside, ma altrettanto francamente speravo in un minimo di esitazione da parte dei listini, italiano in primis. Come ho scritto più volte gran parte del rialzo è dettato dai software e dalla manipolazione one way. Non mi piacciono i volumi come ho già avuto modo di dire a voce nel webinar di questa settimana. Venerdì siamo arrivati a 2 miliardi di controvalore con una parte moooolto consistente fatta in chiusura. Sembra di essere tornati al vecchio mercato ristretto che, per chi non lo sapesse, faceva solo due aste: una di apertura ed una di chiusura. Da un lato viviamo di rendita nel senso che abbiamo preso posizione illo tempore ed ora ci si barcamena con qualche idea. Tanto se sale tutto anche con poco si fa tanto ma almeno si rischia di meno....ed io caratterialmente amo la modalità free risk.

Detto ciò eccomi ad analizzare la situazione. La prossima settimana avremo la Fed mercoledì primo febbraio, giusto per iniziare bene il mese. Poi la seduta seguente avremo madame Lagarde. Morale: se si sale un giorno forse si storna quello successivo. I governatori potrebbero però fornire un assist per uno storno di mercato (non in intraday e per qualche seduta) su cui poter entrare e questo è quello che spero si verifichi. Tendo ad aspettarmi un aumento dello 0.5% in USA ed altrettanto il giorno seguente in Europa. Come sempre farà molto la dialettica e quella di Christine la conosciamo già. Personalmente spero che si continui nell'aumento dei tassi in zona pivot (attorno al 5% per intenderci) così ci saranno altri bond da mettere in portafoglio. A proposito di bonds: nel webinar tenuto martedì (link: https://www.youtube.com/watch?v=OkP7z1x43WE) qualcuno mi ha domandato quali bond bancari io ritenessi interessanti. Il succo del ragionamento era che, con un S&P500 con un p/e attorno a 20 perché investire il capitale in azioni per recuperarlo in vent'anni e non mettere in portafoglio bonds bancari con cedole alte e scadenza abbastanza breve (con tassi in aumento o comunque alti migliora la redditività dell'intero settore)? A memoria ho fatto vedere il bond BMPS 3.625% scadenza settembre 2024 senior preferred che quota attorno a 96-96.50 (ISIN: XS2055091784), piuttosto che il "nostro" bond Goldman Sachs 5% callable scadenza 2032, ISIN XS2521873328 (non credo che arriverà a scadenza perché probabilmente verrà richiamato il prossimo anno) oppure la nuova emissione di Banca Iccrea 6.875% di una decina di giorni fa (ISIN: XS2577533875). Il problema della gran parte dei bonds è che quelli che reputo molto interessanti hanno size non propriamente adatte a tutti: 100mila euro. Ci sono tuttavia anche gli ETF a stacco cedola mensile, semestrale o annuale a seconda delle necessità e sono sia in euro che in dollari. Qualche esempio di ticker? STHE (Pimco US short-Term high Yield Corporate Bond hedged) a stacco mensile in euro, VEMT (Vanguard USD Emerging Markets Government Bonds) a stacco mensile ma in dollari, EMBE (iShares J.P. Morgan $ EM Bond EUR Hedged UCITS ETF (Dist)) a stacco mensile in euro o ancora IEMB ( iShares JP Morgan $ EM Bond UCITS ETF USD Dis) in dollari a stacco mensile. Personalmente non ho alcun ETF tra quelli menzionati perché preferisco entrare sul singolo bond che ritengo interessante piuttosto che non sapere perfettamente come ciascun ETF è composto al suo interno (oltre naturalmente al discorso commissionale annuo). C'è infatti da considerare che in alcuni casi se si pensa ci possano essere buone prospettive per l'obbligazionario, acquistare il singolo bond permettere di cavalcare un potenziale tema. Mi spiego meglio con un esempio. Il bond BMPS 3.625% scadenza settembre 2024 senior preferred ha una vita residua inferiore ai due anni: solo 20 mesi. La società ha appena fatto un aumento di capitale (l'ennesimo in vent'anni) da 2.5 miliardi di euro (dubito fortemente che vengano "bruciati" durante la vita residua del bond), è amministrata da uno dei migliori amministratori (Lovaglio, colui che ha risanato Banca Carige che poi è stata opata da Bper) e potrebbe essere una potenziale preda per qualche istituto tant'è che lo stato italiano, principale azionista, ne deve uscire. Qualora venisse incorporata in qualche altra realtà bancaria ecco che migliorerebbe addirittura il rating con un forte upside del bond stesso. Questo solo per dire che sono molteplici le considerazioni che faccio.

Procediamo ora con l'analisi dei mercati azionari. 

Future FTSEMIB40

Ha dell'incredibile: sul mensile si vede bene come si stia dirigendo verso i massimi dal lontano 2009. Quelli di tredici anni fa! Cosa da non credere ma è proprio così. Sul daily la calamita è data dai massimi dell'anno scorso posti a 28000. Anche dovesse stornare non mi preoccuperei più di tanto, purché non si torni stabilmente sotto i 25000. Per ora comprano come se non ci fosse un domani. 

Mercati americani

Il Dow Jones e l'S&P500 cedono il passo al recupero del Nasdaq. In questo caso vedo Tesla (di cui comunque continuo a non voler essere azionista) che è passata da 100 a 180 $ in meno di un mese: +80%. Solo quattro giorni fa valeva 125$. Qualcuno mi chiedeva cosa ne pensassi. Molto semplice: Musk è un grande imprenditore ma parla troppo e soprattutto turba i titoli di cui parla (vedi Twitter e varie altre turbative di mercato riguardo al Bitcoin, Dogecoin et similia. Un giorno dice che compra, l'altro che non servono a nulla....insomma se nei mercati non regolamentati l'aggiotaggio pare sia lecito, quando si parla di mercati regolamentati questo non dovrebbe esserlo (la saga di Twitter docet)). Sicuramente persona geniale ma il mio approccio ai mercati come scrivevo prima tende ad essere free risk. Ad ogni modo, l'S&P500 ha rotto la trendline dinamica discendente che ha guidato tutto il ribasso dell'anno scorso. Il Nasdaq idem e pare che stia anche uscendo al rialzo da un box che ha tenuto imbrigliati i corsi negli ultimi sette mesi. In questa fase si comprano i titoli speculativi e volatili: sono favorite le azioni growth rispetto a quelle value. Di seguito i grafici di Nasdaq ed S&P500 su scala settimanale.

La settimana passata ho fatto la mia previsione grafica relativa all'andamento borsistico per questo 2023 (link: https://www.lombardreport.com/2023/1/17/previsione-borsa-2023/). Il mese di gennaio sta per terminare: mancano solo due sedute ed attualmente abbiamo solidi guadagni su tutti e tre gli indici americani e questo lascia ben sperare per il prosieguo anche se ci stiamo allontanando un pò dalla media dei rendimenti. A febbraio solitamente abbiamo rendimenti medi più bassi anche se le società a bassa capitalizzazione tendono a performare meglio grazie ad una sorta di "inerzia" derivante dall'andamento del mese precedente. Nonostante questo possiamo comunque dire che negli anni pre-elettorali febbraio si è dimostrato mediamente più forte. Pocanzi ho fatto presente che il primo febbraio parlerà Powell e ci sarà l'attesa decisione sui tassi da parte della Fed. Il giorno seguente avremo la BCE. Statisticamente il primo giorno di febbraio è stato positivo: negli ultimi 21 anni il guadagno medio del Dow Jones è stato attorno allo 0.39% e del Russell 2000 attorno al +0.65%. Dopo l'upside iniziale la forza è andata diminuendo fino al quarto giorno di negoziazione che cadrebbe lunedì 6 febbraio. Da quel momento in poi e fino ad un intorno del dodicesimo giorno di trading (giovedì 16 febbraio) la tendenza è stata rialzista per poi scemare mano a mano. In alcuni casi ci si "rimangia" i guadagni in altri, come spesso accaduto negli anni pre-elettorali come questo, i gain sono stati mantenuti fino alla fine del mese.

Fronte azionario....

Sull'Italia mancano i volumi e questo non mi piace. Per la prossima settimana continuerò a tenere monitorate Orsero, TXT, i vari bancari con Unicredit in primis almeno fino a martedì, giorno di pubblicazione dei dati. Vediamo dunque qualche grafico, anche se probabilmente risulterò ripetitivo con quanto già scritto in settimana. Tranquillizzo i lettori sul fatto che non si tratta ancora di demenza senile.

Orsero

Volumi sempre sostenuti. Hanno provato a buttarla giù mercoledì ma poi si è rimangiata il movimento giovedì e venerdì. Scambi attorno ai 25 mila pezzi giornalieri. Tecnicamente il triangolo è molto bello e vista la forza generalizzata si può pensare ad un ulteriore allungo fino a 16.50-17.00 euro. L'area da bucare è a 15.80 e lo stop al momento sotto i 15 euro. Giocando d'anticipo, come fatto ad esempio su TXT (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/1/14/azioni-iveco-azioni-bpe/) si riduce lo stop ma aumentano le probabilità di insuccesso del trade perché non si compra sulla forza.

Banca Popolare di Sondrio

In un articolo recente (link: https://www.lombardreport.com/2023/1/7/azioni-brunello-cucinelli-azioni-iveco-azioni/) avevo evidenziato la forza di Banca Popolare di Sondrio. L'area di resistenza era collocabile a 4.25, tick più, tick meno. La quotazione si aggirava attorno a 4.04 euro. Oggi siamo a 4.35 ed è stata rotta come burro la resistenza statica collocata a 4.25. Avevamo alzato lo stop. Personalmente sono uscito prematuramente dal trade ma per chi fosse rimastro dentro considererei il ritorno sotto 4.20-4.25 come segnale di uscita. Prossima area target a 4.70-4.75, quindi l'eventuale ulteriore upside si aggira attorno all'8%. Faccio notare che i livelli attuali di area 4.30-4.35 sono molto importanti perché nel 2021 e nel 2022 hanno poi portato a corposi ritracciamenti.

Biesse

Siamo sempre lì in area 15.00. View rialzista abortita sotto 14.00 e size modesta in caso di entrata. E' necessario, per un ulteriore rafforzamento, che il titolo riesca a chiudere sopra 15.15-15.20. Sul daily pare ci sia stata la rottura di un testa e spalle rialzista e il target primario del movimento potrebbe essere poco sopra i 16 euro. Di fatto si possono anche sfruttare i ritracciamenti intraday in area 14.50-14.70 per entrare riducendo lo stop. Titolo che certamente monitorerò. 

Fila

Azione tendenzialmente illiquida che venerdì ha scambiato quasi 80 mila pezzi (controvalore superiore al mezzo milione di euro). Dopo una fase rialzista a metà gennaio che l'ha portata da 7 a 7.70 euro (+10%) ha ritracciato e scaricato gli oscillatori. Non escludo un ulteriore allungo per qualche punto percentuale, forse per tornare verso 7.70, poi si vedrà. L'aspetto positivo? Stop stretto a 7.15-7.20 dai 7.44 di chiusura di venerdì.

Banca Generali

Starò attento ad eventuali chiusure sopra 34.40 che potrebbero calamitarla verso 35 euro. Attualmente si trova in forte compressione di volatilità ma rimane comunque nella "terra di nessuno". Potrebbe indebolirsi sotto 33.40 dai 34 euro di chiusura di venerdì. La situazione ideale per me sarebbe un primo indebolimento a caccia di stop per poi risalire mano a mano. 

Cementir

Venerdì è stata oggetto di copiosi acquisti che l'hanno spinta sino a 7 euro. E' tuttavia un'azione che tende a ritracciare dopo forti esplosioni; magari non subito ma nei giorni successivi. Aree di retracement sono collocambili tra 6.60 e 6.70 euro. Brutta e invalidante allo stato attuale una discesa sotto 6.20 euro.

Neoesperience

NON è nella mia watchlist però durante il webinar (link: https://www.youtube.com/watch?v=OkP7z1x43WE) qualcuna/o mi ha chiesto un parere (ore 1:05:00 di registrazione). De facto c'è stata l'uscita dalla congestione in area 1.95 con salita fino a 2.24 e primi target centrati. Rimangono buoni i volumi e questo è al momento positivo anche se occorrerà rompere al rialzo ed in modo stabile i 2.20 euro. Brutta una discesa sotto 2 euro. Faccio comunque i complimenti alla lettrice o al lettore per l'idea: ottimo occhio! 

Nikola

Ho inserito in watchlist questa azione americana. Questo è puro azzardo o se preferite una semplice scommessa. Trattasi di un'azienda statunitense che ha annunciato una serie di concept di veicoli a emissioni zero. Pare abbia fatto una discreta base poco sopra i due dollari ed ora sta cercando di rimanere stabilmente sopra 2.5$. Venerdì ha fatto segnare un +9% con altissimi volumi. Stop secco a 1.80-2.00$ e primo target dove smezzare verso 3.90-4.00 $ e poi molto più su. Non si sa mai: se partisse l'emobolo....

 

Per il momento è tutto.

Buon weekend!

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)