E' gennaio ma sul mercato sembra di essere a Ferragosto. Dati alla mano naturalmente.


Nel webinar di ieri parlavo della irrisorietà dei volumi presenti su tutti i mercati mondiali ma in modo particolare sul nostro, nonostante il riposizionamento di qualche operatore nelle ultime settimane. Ebbene, per labor limae sono andato a vedere i volumi di ferragosto di due anni fa. Il controvalore degli scambi registrati il 16 agosto 2021 è stato di 1.74 miliardi di euro (la conferma è qui sotto in un articolo pubblicato su Soldionline)

Oggi, mercoledì 25 gennaio 2023, il mercato italiano alle ore 15.34 aveva scambiato un miliardo e 50 milioni (scarsi) di euro. 

Penserete: è normale visto che apre Wall Street. Peccato che due ore dopo il risultato non sia tanto diverso: nemmeno 1.4 miliardi.

Domina la noia in questa fase che certamente prima o poi si sbloccherà, in un verso o nell'altro. Per questo motivo bisogna più che mai centellinare le operazioni su ciò che presumibilmente potrebbe essere oggetto di movimento come abbiamo visto nell'ultimo mese o giù di lì (da Iveco ai bancari o a qualche obbligazione). Colpisce comunque il fatto che in quello che dovrebbe essere un momento di liquidità stiano dominando continuamente scambi e volumi degni appunto di Ferragosto. Eppure di liquidità ce n'è tantissima sul mercato e la dimostrazione è stata il bond Eni che ha visto una incredibile domanda. Offerta di un miliardo incrementata a 2 e sottoscrizioni superiori ai 10. Un rigore a porta vuota come avevo scritto giovedì scorso. Dal momento che verrà assegnato un lotto minimo (2mila euro) a ciascun sottoscrittore ed essendo 310mila le sottoscrizioni, ecco che 620 milioni se ne andranno di loro. La restante parte (1.4 miliardi) andrà "ai singoli richiedenti delle residue Obbligazioni in misura proporzionale alle Obbligazioni richieste (e non soddisfatte) da ognuno di essi", arrotondando per difetto.

In questa fase di totale apatia segnalo che TXT , oggetto di studio negli ultimi miei report, ha finalmente bucato il massimo storico posto a 13.60 euro nella seduta di ieri. Oggi si è spinta fino a 14.18 euro. Cosa fare? Molto semplice: in questo caso i 13.60 sono stati rotti senza alcuna indecisione o tentennamento ieri (martedì, ndr). Se corre bene, altrimenti stop su quei livelli (13.30-13.50 moc): un pari e patta non si disdegna mai, anche in considerazione della possibile perdita di momentum rialzista verso la fine del mese di gennaio. 

Buona serata a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)