Manca "solo" il voto del Congresso all'accordo, poi le scadenze tecniche il16 giugno- Ivs Group prova il rimbalzo


Una settimana leggermente più infuocata del solito è stata quella terminata venerdi scorso sui mercati, che possiamo dividere in due: la prima parte ha visto ribassi a metà settimana molto evidenti e grintosi nell'incidere come una lama, nei valori in ribasso.

La seconda parte, ha visto delle chiusure in rialzo sin dalla seduta di giovedi dopo che Nvidia ha affermato la propria forza aziendale, tranquillizando molti negli States, su un aspetto che sta preoccupando non poco gli operatori.

Viste infatti le tensioni crescenti con la Cina, ciò che si sta cercando di decifrare è quanto sia forte il posizionamento americano rispetto alla controparte cinese in materia di chip.

Si è proseguito quindi con il recupero finale di venerdi ed a primeggiare in termini reali è stato il Nasdaq che già da tempo avevamo indicato in rampa di lancio con il vento del long a favore, rinvigorito dalla congiuntura grafico-tecnica come visibile in basso dal grafico del Nasdaq 100.

NASDAQ 100

La barriera ai 14360 era uno dei target ipotizzati ed ora vede la possibilità di uno sfondamento ulteriore con direzione 15300.

Se invece restasse al di sotto della resistenza, potrebbe materializzarsi anche uno storno sino all'area dei 13600, supporto relativo della scorsa ottava.

In termini di opportunità e tempo, abbiamo due grandi scadenze che possono favorire l'una o l'altra direzione e sono appunto il 1 giugno, deadline per un accordo sul tetto del debito americano che ormai pare cosa fatta e a cui manca soltanto il passaggio al voto del Congresso e che quindi lascia ancora un pò di suspense dovuta a giochi di politica, e la scadenza tecnica del 16 giugno prossimo che tante vendite aveva portato nelle ultime due verificatesi a dicembre ed infine a marzo.

Diversa la condizione per il Dow Jones che continua a rimanere congestionato e che in settimana è stato vittima di una serie di sedute che hanno mostrato quasi solo dei cali.

DOW JONES

La giornata di oggi vede la Borsa statunitense chiusa per festività ma già il grafico del cambio Eur/Usd evidenzia una ripresa di forza del Dollaro in seguito alle dichiarazioni di accordo, recuperando la soglia degli 1.07, ma con obiettivo del movimento 1.05 Eur.

EUR/USD

Relativamente pochi gli spunti sul versante azionario con molti dei titoli appartenenti al Nasdaq, trattati recentemente, andati a target dai quali si può anche scegliere di non uscire se il Nasdaq andasse oltre il livello di resistenza di cui abbiamo trattato ad inizio articolo.

In Italia vi segnaliamo Ivs Group.

IVS GROUP 

La figura parla di un titolo da monitorare e non da attaccare subito poichè i livelli da osservare ancora non sono stati nè attaccati nè tantomeno infranti.

Parliamo della rottura ai 4.70€ che ancora non è avvenuta ma che necessita della massima attenzione perchè, da quanto si può desumere da un'analisi grafica, se vi fosse l'infrazione, tale evento avrebbe la dinamica giusta per accendere i riflettori sul titolo con i primi target ai 5€.

Solo una volta rotti i 5€ si può pensare ad una uscita ai 5.60€ con propensione a quel punto ai 6.20€.

L'agenda macroeconomica prevede in settimana alcuni dati relativi all'inflazione per l'area Euro oltre all'indice Ism statunitense, con la prima che sembra aver perso smalto in quanto a driver di mercato.

Quello che tutti attendono ad oggi, sono le scadenze tecniche, a meno di altre news dirompenti.

Quello attuale, sembra avere tutte le caratterische ideali di un periodo ottimo per prendersi una semi vacanza dai mercati finanziari vista soprattutto la scadenza del 16 giugno prossimo; a meno che non siate degli scalper ed allora il discorso cambia perchè, con l'incremento di volatilità previsto, il piatto può farsi ricco più di quanto lo siano stati questi ultimi due mesi, trascorsi con dinamiche daily tranquillamente cavalcabili in particolar modo nel mondo dei futures sugli indici.

Se invece si appartiene alla categoria degli "investitori con pochi grilli per la testa", meglio lasciar diradare le nubi e sul versante azionario attendere qualche buono spunto.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)