Benvenuti al consueto appuntamento dedicato alla mia market view. Sabato scorso ci siamo salutati con mercati in una fase di consolidamento (https://www.lombardreport.com/2024/4/6/azioni-dba-crude-oil-azioni-acea/) e ci siamo svegliati due o tre giorni dopo con le prime avvisaglie di vendita estremamente mirate e più o meno motivate (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/4/9/azioni-leonardo-azioni-fiera-milano-azioni-iveco/). Quest'oggi partirei tuttavia dalla mia previsione sul 2024 fatta a gennaio (per i nuovi lettori questo è il link: https://www.lombardreport.com/2024/1/20/la-mia-previsione-per-il-2024/). Se ben ricordate nelle ultime settimane ho spesso messo l'accento sul movimento inerziale rialzista di questo inizio 2024 che trova le fondamenta nel forte upside che abbiamo colto sul nascere all'inizio di novembre dello scorso anno sulla base previsionale fatta questa volta sempre nel mese di gennaio ma dello scorso anno ovvero nel 2023 (link: https://www.lombardreport.com/2023/1/17/previsione-borsa-2023/).
Back to the point: dove ci troviamo adesso? E' terminato da poco il primo quarter e credo che il movimento rialzista stia perdendo il suo momentum anche se ci si trova in un bull market. Del resto mettetevi nei panni di un operatore "serio": il mercato è salito del 10% in un solo trimestre ma per quale motivo non liquidare una buona parte del portafoglio e mettere tutto su un monetario a 9 mesi per blindare ed incrementare ancora di poco il rendimento complessivo di portafoglio? Questa rimane la mia view. Di seguito la previsione di inizio gennaio che terrò come mia personale road map.
Naturalmente la perdita di momentum significa che gli ultimi compratori si troveranno in mano titoli che non saliranno o al limite scenderanno e questo aspetto lo abbiamo già visto recentemente. Penso ad Azimut che a metà Marzo in un paio di sedute si è "brasata" il rialzo di due mesi (perdonatemi lo slang ma questo è il modo in cui si parlano i trader)
Altro esempio è stato quello di Leonardo che questa settimana in una sola seduta si è "rimangiata" il rialzo dell'ultimo mese il che vuol dire che gli ultimi compratori hanno al momento un cerino in mano e se il downtrend dovesse proseguire si troverebbero poi con un cero (anche se la Pasqua è terminata).
Idem anche per Iveco che in quattro sedute ha annullato i rialzi di oltre un mese.
E' naturalmente opinabile il fatto che si tratti di titoli saliti molto. Certamente! Ma allora che dire di Telecom, mai salita, che in una sola seduta di punti ne ha persi venti?
Cosa voglio dire con tutto ciò? Semplicemente che se inizia ad esserci perdita di inerzia si diventa in qualche modo più vulnerabili e ogni scusa diventa buona per cambiare improvvisamente traiettoria. Fuor di metafora immaginate di lanciare una macchina ai 200 km/h in autostrada (=momentum long). Poi decidete di mettere in folle e di lasciare le mani dal volante (=inerzia iniziale e quindi la macchina continuerà la sua corsa in rettilineo senza alcun problema). Dopo qualche centinaio di metri però intervengono delle forze esterne come il vento laterale o una raffica contro e quindi dovremo necessariamente riprendere in mano il volante per non sbandare ed avere un incidente (=perdita di momentum e quindi maggiore vulnerabilità). Credo che stia avvenendo esattamente questo, naturalmente grazie come sempre ai software automatici che trovano la motivazione e poi, agendo all'unisono, affossano i titoli.
Un esempio di quanto appena scritto lo troviamo su Interpump che se ricordate è stato il mio "compito in classe" che vi ho dato la scorsa settimana (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/4/6/azioni-dba-crude-oil-azioni-acea/). Risolviamolo insieme. Il grafico presentato era questo: a sinistra quello settimanale e a destra quello daily.
La soluzione al problema è che il chart weekly prensentava una rottura mentre quello daily lasciava presagire un rimbalzo visto che l'ultima seduta di venerdì 5 aprile è stata caratterizzata da un open in gap down ed un recupero successivo. In settimana guardate cosa è capitato: recupero iniziale sul grafico daily (in basso a destra) e poi barrone in giù nella seduta di venerdì con una sorta di gravestone doji su scala settimanale (per gli amanti delle candele giapponesi: apertura iniziale, forte salita e poi chiusura sui livelli di apertura segno che i venditori hanno avuto la meglio sui compratori in modo "schiacciante").
L'aspetto che voglio farvi vedere è "COME" venerdì sono avvenute le vendite e lo osserveremo su un grafico a 5 minuti che vi propongo di seguito in modo tale che sappiate riconoscere la turbativa di mercato dei software.
Come potete notare quello tracciato NON è un banale canale di trend ma un canale di regressione (centrale) ed un canale di deviazione standard (alle estremità). I software, agendo all'unisono ed in concerto, associati a quotatori che scavallano il bid/ask sul book, fanno sì che le vendite siano continue e costanti e per questo NON si scostano di molto dai valori medi. Il canale continua infatti ad avere un coefficiente angolare estremamente delineato e costante segno che tutte le volte che i prezzi si scostano un pò più su si interviene con le vendite. In altri termini la varianza, ovvero la media degli scarti dalla media al quadrato, è estremamente "lineare".
Come vedremo in seguito parlando dell'argento già menzionato sabato scorso, anni fa c'era stata la polemica sulla turbativa di mercato derivante dal fatto che più trader si erano messi a comprare il silver all'unisono in modo tale da far "ribaltare" i market maker costringendoli a coprire le posizioni short. La stessa cosa era successa su azioni americane come GameStop (vedere il grafico successivo su scala giornaliera) passata in quattro o cinque sedute dal valere 10 dollari a 120! In questo caso il discorso è semplice: il market maker vende ma se tutti lo "impallinano" ecco che si deve ricoprire e si ha uno short squeeze. I software sul mercato operano con la medesima modalità: vedono o creano volume e poi continuano ad autoalimentare le vendite o i rialzi. Nel caso dei rialzi ad esempio se c'è una GROSSA quantità in vendita e quella quantità viene fatta "saltare" di due o tre livelli di book i software si impanicano e continuano a comprare andando a mercato e questo è quanto è successo ad esempio nella seduta di venerdì sul titolo Saipem di primo mattino e senza notizie. I software quindi manipolano le quotazioni e l'andamento delle azioni proprio perché sono banali formule matematiche che come tali non ragionano e agiscono all'unisono perché sono sostanzialmente programmati allo stesso modo. Volendo fare una metafora è come se noi volessimo costruire un mezzo di trasporto su terra: per forza di cose dovrà avere due ruote o magari quattro, dovrà avere un motore (a benzina o elettrico non ha importanza), dovrà avere un volante ed un freno. I software di negoziazione fanno la stessa cosa: ricerca di liquidità, di numero di contratti, di size più o meno piccole, di ordini a revoca.
Procediamo ora ad una breve analisi dei mercati partendo come sempre dall'S&P500 su scala daily. Invariata la mia analisi della scorsa ottava: 1-2-3 high formato e "rotta" la candela benchmark di giovedì 4 aprile. Prossimi supporti in area 5060-5040 e poi eventualmente a 4980 (chiusura gap).
Nasdaq 100 leggermente più forte grazie alla tenuta di azioni come Meta ed Amazon. Per ora supporto a 17800.
Russell 2000: stiamo facendo un pullback o stiamo rientrando dentro un trading range? Di seguito il grafico settimanale. In caso di mancata tenuta di 2000 direi che il prossimo supporto è individuabile attorno a 1930 punti.
Dal fronte europeo il Dax30 ha rotto una prima trendline ed ha confermato l' 1-2-3 high già segnalato la scorsa settimana. Sotto 17900 il prossimo supporto è individuabile attorno a 17660. Al momento mi sembra comunque una discesa estremamente controllata che ha permesso di scaricare il forte ipercomprato di breve.
Il nostro FTSEMIB40 ha chiuso l'ottava appoiggiandosi perfettamente alla trendline dinamica ascendente che ha guidato il rialzo dai minimi di ottobre dello scorso anno. Nel complesso la discesa al momento è molto controllata e "mirata" grazie al fatto che vengono presi di mira alcuni titoli utilizzandone altri per bilanciare il paniere e rallentarne la caduta. Almeno per ora.
Il test e l'eventuale rottura di 32860 che coinciderebbe con la rottura della trendline dinamica menzionata vedrebbe un primo supporto successivo a 32000 prima e poi in area 31360 da dove è partita l'ultima gamba rialzista. Tale obiettivo lo si ottiene calcolando la differenza tra il punto di massimo (area 34400) e 32860: 1540 punti. Se venisse bucata la trendline la proiezione verso il basso dal punto di rottura vedrebbe appunto 31360. Come sempre preferisco non ragionare da geometra o da ingegnere ma da trader. Potrebbe anche crearsi un box, ma per questa ipotesi ci dovremmo riportare sopra i 33500-33600 ma al momento il mercato ha chiuso la settimana a 32985 punti.
Fronte watchlist....
La scorsa settimana ho menzionato l'argento (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/4/6/azioni-dba-crude-oil-azioni-acea/). Vediamo subito come si è comportato. Ha rotto i 28$ e si è spinto fin quasi a 30$ !!!!! Ovviamente ha "sentito" e risentito del livello psicologico testato pochi anni fa quando i Redditers hanno cercato lo squeeze out. Di seguito vedete il grafico weekly.
Molto interessante osservare anche il daily ed il 5 minuti che trovate in sequenza per vedere quello che è successo. Sul giornaliero shooting star che da 29.90$ ha riportato nei ranghi le quotazioni.
Sul grafico a 5 minuti capite meglio la violenza del movimento ribassista che si è innescato proprio a ridosso dei 30 usd. Qui naturalmente entrano nuovamente in campo i software che vanno ad esacerbarne la velocità senza permettere all'attività sottostante (qualunque essa sia) di "respirare". Così facendo infatti si attira ancor più liquidità perché chi è entrato long si deve stoppare e lo farà molto probabilmente in modo "brutale" ovvero vendendo a mercato. In sole due ore o poco più infatti ci si è rimangiati il rialzo di tre sedute !!!!!
Sul petrolio shooting star sul daily: va di pari passo col silver. In molti questo weekend hanno scommesso su qualche evento geopolitico o comunque su qualche problematica mondiale (personalmente penso spesso anche alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Abbiamo due giocatori di tennis. Uno si chiama Putin e l'altro Zelensky che giocano su un campo in cui la rete è la centrale....speriamo che la pallina non la tocchi. Quali conseguenze su inflazione e consumi (per non parlare della nostra salute che dovrebbe venire prima di queste considerazioni)? Situazioni similari le abbiamo già vissute nel 2020 col Covid. Direi che la stupidità di entrambi i giocatori (ma anche degli arbitri e del pubblico che assiste) è sconcertante ed inquietante).
Nel caso dell'argento direi che su scala settimanale nulla è ancora compromesso MA al momento ritengo che il primo supporto di breve sia individuabile a 27 usd e poi il supporto forte è collocabile a 26 usd. Questo ci ricorda SEMPRE che bisogna alleggerire su livelli chiave che, se rotti, possono essere esplosivi e quindi con la parte restante si può fare bene. Se però le cose non andassero per il verso giusto il portafoglio avrebbe comunque una entrata derivante dalla parte liquidata. Scordiamoci di massimizzare il rendimento di portafoglio: NON si compra tutto sui minimi e NON si vende tutto sui massimi. Questo sarebbe l'ottimo paretiano ma così non è.
Venendo alle azioni, ottima l'intuizione short su Acea rimasta inspiegabilmente sulle nuvole rispetto alle sorellastre (Italgas, Hera, Iren). Guardate cosa è successo: in un paio di sedute ci siamo riportati sui livelli di inizio marzo. In questo caso stop attorno a 16.40 quindi sul punto di ingresso (rispetto a quello iniziale a 16.75-17.00). Prima area di supporto a 15.20-15.30 e poi spazio verso il test della trendline dinamica di lungo.
Banca Sistema, più volte analizzata e sulla quale abbiamo individuato l'entry poi iniziale quando valeva 1.33 euro (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/3/23/azioni-el-en-azioni-emak-azioni-banca-ifis/), si è spinta fino a 1.53 ed ora sta ritracciando: da 1.53 siamo a 1.41 euro. La lascerei in stand by valutando i primi supporti a 1.37 e a 1.33 sicuramente con size modesta ed inferiore a quella del primo round. Target da valutare in fieri.
Emak ha centrato 1.08 (minimo settimanale@1.074) ed ha chiuso a 1.10 euro. Stop sotto 1.07 sperando in una risalita verso 1.15/1.16.
Stellantis mostra il fianco ed è in fase di consolidamento. E' già scesa dai massimi toccati a 27.38 (siamo a 24.385 al close di venerdì). Prossimo possibile step attorno a 23.30. View invalidata in caso di ritorno sopra 25.80 per la settimana entrante.
Dopo l'ultimo placement Lottomatica non ha trovato la forza di riprendersi. Possibile test di area 10 euro su cui sarei più compratore che venditore avendo come obiettivo un rimbalzo di qualche punto percentuale.
DBA Group, movimento colto sul nascere, sta consolidando. Su scala settimanale sta facendo un uncino con bella area da rompere a 2.45. Sul daily sono sì scesi i volumi, ma stiamo consolidando sempre sui massimi. Livelli di intervento sono individuabili a 2.20, 2.12 ed infine a 2.03 (improbabile).
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)