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Piano Bar : Qualche considerazione sulla seduta di ieri


Piano Bar  di Virginio Frigieri

Qualche considerazione sulla seduta di ieri

Nella mattinata statunitense di ieri in fase di apertura sembrava profilarsi un autentico crash dal momento che l’Advance-Decline Ratio girava attorno a 0,03 ovvero ben 32 Titoli al ribasso per 1 titolo al rialzo, uno dei valori più bassi di sempre. Ma poi come spesso accade (ricordo che il DowJones anche per la modalità con cui è costruito è sempre il più ostico da far scendere)  alla fine della seduta con un colpo di reni la seduta si è conclusa con un A/D che presentava 2,5 titoli al ribasso per ogni titolo al rialzo per cui una vera accelerazione al ribasso non c’è stata nonostante non si possa certo dire che si sia trattato di una seduta rialzista. Si è trattato certamente di una seduta molto volatile, ma incredibilmente il minimo di agosto ancora regge tenendo aperta quella alternativa su cui non mi sentirei ancora di scommettere nemmeno   un caffè del triangolo mostrato sugli ultimi report.

Alla prima pubblicazione dell’alternativa “triangolo”, sul grafico avevo messo “Ultima possibilità per i tori” ….per dirla in inglese “Last Chance…” ora nelle prossime sedute vedremo se sarà “Last Chance”  o “Lost Chance”…

Insomma la linea del Piave  ora più che mai resta l’area di 15.000-15.300 di DowJones… il cedimento di quest’ultima resistenza accompagnata da un A/D più debole (attorno a  valori di 1 a 10) consentirà di mettere in soffitta anche lo scenario del triangolo e dichiarare ufficialmente aperta la lunga notte dei mercati finanziari.  Per ora situazione da seguire: quando sarà terminata quest’onda e l’ipotesi triangolo sarà in soffitta allora avremo tutto il tempo di seguire un ’abc di rimbalzo e provare qualche entrata short con ETF su indici. L’oro, (lo sussurriamo piano che non ci senta nessuno) sembra aver voglia di regalarci quell’uncino che ci toglierebbe definitivamente dalla palude in cui siamo piantati da un pò di tempo. Indispettisce un po’ il fatto che l’argento non confermi ancora.

In tutti i casi  non mi pento assolutamente di aver difeso strenuamente le posizioni long su oro e argento anche quando “logica normale” avrebbe preteso di buttarci fuori con gli stop loss. Non mi stancherò mai di ripetere che gli stop loss devono essere impostati e rispettati sempre, ma che i metalli preziosi non sono né titoli azionari né obbligazioni o qualunque altra roba che dalla sera alla mattina può diventare carta straccia, per cui sui preziosi il mio stop loss fino a prova contraria resta  il mio naso,  e i preziosi sono l’unica forma di investimento su cui con giudizio e misura si può tranquillamente fare anche la media al ribasso. (cosa da non fare MAI su nessun altro strumento).

Infine alcuni lettori scrivono chiedendo informazioni su titoli singoli che io non seguo da anni, e per di più americani   dei quali ignoro completamente i fondamentali per cui mi baserei esclusivamente sulla lettura del grafico. Mi spiace di non rispondere,  ma in tempi come questi è difficile dare consigli senza poi nemmeno conoscere la situazione complessiva del lettore; la situazione generale è bruttarella gli indici americani ammesso e non concesso che fosse valido lo scenario triangolo di onda (4) e successiva (5) potrebbero salire un po’ più in alto dei minimi di aprile dello scorso anno , ma dopo ci aspetta sempre una terribile c di cycle per cui il problema sarebbe solo rinviato di qualche mese…. per cui in linea generale quello che mi sento di consigliare appena si vedrà un po’ di rimbalzo è di cercare di ripulire al massimo il portafoglio titoli e mettervi liquidi… quando la casa va a fuoco prima si pensa a salvare la pelle, dopo eventualmente vediamo cos’è rimasto del servizio di porcellana o delle posate d’argento.

Nel week_end  aggiorneremo tutta la situazione con un quadro tecnico corposo.

alla prossima.

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