Piano Bar : Quadro Tecnico 2014-06-29


Piano Bar di Virginio Frigieri
Quadro Tecnico del 29 giu.2014

Rientro da una settimana di ferie senza particolari novità se si escludono millimetriche limature dei massimi dei tre indici americane. Tutti aspettano l'evento scatenante la notizia o il fattaccio che inneschi il ribasso ormai non più rinviabile; ma d'estate le occasioni per queste cose non sono molte, anzi a memoria se escludiamo l'anno in cui Saddam Hussein invase il Kuwait, è abbastanza difficile che in luglio e agosto succedano cose strabilianti per cui potremmo avere anche una altro paio di mesi di noia mortale. Dow Jones ed S&P500 hanno poi chiuso la settimana in leggera flessione, mentre il Nasdaq100 ha chiuso con un nuovo massimo , come potete vedere dai tre grafici sotto :

Rendimenti T-Bond:

I rendimenti del tesoro sembrano essere sull'orlo di una spina maggiore, nel qual caso i prezzi delle obbligazioni diminuiranno. Dal grafico vediamo che nelle ultime due settimane abbiamo avuto la prima settimana praticamente in laterale e quest'ultima ottava in declino fino a sfiorare la soglia di 2,50; è probabile che il minimo di venerdì sia già la finale di un onda ii cerchiata o eventualmente di una b. In seguito un'onda iii cerchiata o eventualmente una c porterà di nuovo i rendimenti in alto verso un target che di colloca tra il 2,77 e il 2,83 %.
Al contrario un cedimento di 2,50 prima e 2,401% dopo, negherebbe l'ipotesi che abbiamo appena fatto.

Euro/USD:

Il rimbalzo dell'euro verso l'alto, sta ritardando il declino a breve termine dello stesso. Solo un ribasso sotto 1,3502 innescherà la prossima ondata ribassista verso nuovi minimi.

Oro e Argento:

Procede la formazione del segmento E relativo alla formazione triangolare a cui stiamo assistendo da mesi. Il punto di massimo raggiunto in questa settimana, potrebbe già essere la fine di un segmento a cerchiato di un possibile abc. In queste ultime giornate si parla da più parti di un possibile nuovo rally rialzista di oro e argento, ma per il nostro modello manca sempre una ultima gamba la (5) ribassista. Solo un ritorno deciso e stabile sopra 1438,64 potrà convincermi ad aprire posizioni long sull'oro; considero poi l'area 1365-1400 una zona buona per provare a posizionare qualche short.

L'argento in queste ultime sedute sta mostrando una forza relativa maggiore rispetto all'oro; anche in questo caso solo una violazione dell'apice del triangolo sopra a 22,22 potrebbe farmi riprendere posizioni rialziste. Al contrario considero la zona 21,45-21,88 un area interessante per piazzare qualche short.
alla prossima

Qualche amico non ferratissimo su Elliott dopo aver letto il precedente articolo mi chiede se ha ancora senso parlare di onda IV di GrandSupercycle dopo che il massimo del 2000 è gia stato abbondantemente violato per due volte. La suddivisione che Robert Precther fornisce come "ufficiale" per il Grandsupercycle, vede questo conteggio:
Onda I cerchiata: inizia nel 1693 e termina col top del 1720 al culmine della bolla denominata "South Sea Bubble" in Inghilterra. Per bolla della South Sea Company o South Sea Bubble, si intende la bolla speculativa che si è creata in Inghilterra attorno al 1720 sulle azioni della South Sea Company..
La South Sea Company viene fondata nel 1711 con il fine di rilevare il debito pubblico inglese, che ammontava a 10 milioni di Sterline. La società si accolla il debito pubblico inglese e in cambio riceve un interesse annuo pagato dallo stato e il monopolio dei commerci con le colonie spagnole e del Sud America..
Per finanziare l'operazione la società emette, in diverse tranches, proprie azioni.. Ogni emissione avviene a prezzi crescenti. L'euforia verso questo e altri collocamenti azionari avvenuti nello stesso periodo spinge verso l'alto il valore delle azioni, arricchendo gli amministratori della società e diversi uomini politici, possessori di azioni e di diritti sulle azioni della società.
Ma se, a fronte di un interesse costante pagato dallo stato sul valore nominale del debito e di modestissimi commerci realizzati dalla società, ogni emissione avviene a prezzi sempre più elevati, ogni emissione di azioni si rivela meno conveniente delle precedenti (il rapporto utili/prezzo delle azioni diminuisce all'aumentare del prezzo). Così solo una illimitata e irrazionale fiducia sulle possibilità future di guadagno della società può giustificare la crescita costante dei prezzi delle azioni: si tratta dunque di una bolla speculativa, alimentata dal desiderio irrefrenabile di ottenere guadagni facili, da cospicui interessi degli amministratori e di uomini politici che impediscono qualsiasi regolamentazione delle emissioni.
Come ogni bolla speculativa, nel momento in cui la domanda di titoli cessa di essere forte e, in questo caso, cessa di essere stimolata in tutti i modi dai dirigenti dell'impresa interessati a speculare sul prezzo delle azioni, quando scoppia le vittime sono tante. Tra queste anche il celebre scienziato Newton.

Onda II cerchiata: ha preso la forma di un zig-zag (a) – (b) – ©; si è concluso nel 1784.

Onda III cerchiata: Le onde terze sono di solito estese, nel senso che sono più lunghe di un onda uno ed hanno suddivisioni chiare. Questo è esattamente come si è sviluppata l'onda III che si è conclusa nel 2000.

L'onda III si suddivide in cinque onde:
• Onda (I) si è conclusa nel 1835,
• Onda (II) si è conclusa nel 1859,
• Onda (III) si è conclusa nel 1929,
• Onda (IV) si è conclusa nel 1932,
• Onda (V) si è conclusa nel 2000.

L'onda (V) a sua volta si suddivide in cinque onde come illustrato nel grafico sottostante:

Come scrive Prechter nel suo Report di giugno:
"Le linea guida di alternanza (vedi La Teoria delle Onde di Elliott , pag.63) indicano un'elevata probabilità che l'onda IV cerchiata avrà una forma diversa da un zig-zag, per esempio un flat o un triangolo (vedi testo, p45, 49). I triangoli sono molto più comuni dei flat , così la nostra ipotesi di lavoro è che l'onda IV cerchiata sarà un triangolo.
Le onde "B" all'interno di flat e triangoli spesso portano oltre la fine dell'onda impulso precedente. per esempio, l'indice composito S & P realizzato nuovi massimi nel 1968 e nel 1973, ma entrambi questi massimi si sono verificati entro il triangolo di 1966-1974 (onda IV), che alternato al zigzag di 1937-1942 (onda II).

Potrebbe sembrare allettante poter credere che l'onda (V) sia ancora in corso. ma ci sono almeno cinque buone ragioni per celebrare la sua terminazione nel 2000.

• _In primo luogo, come stabilito in Beautiful Pictures, il minimo dell'onda quattro a volte
avviene in un momento che suddivide la durata di un intero un'onda impulso in una sezione di Fibonacci. Le onde da I a IV sono durate 42 anni (1932-1974), ed onda V al picco del 2000 durò 26 anni, producendo un rapporto di tempo di Fibonacci pari a 42/26, pari a 21/13. Queste due durate a loro volta sono collegate alla durata complessiva di onda (V) di 68 anni (34). Siamo in presenza di rapporti pari a 21/34 e 13/34. fatto 100 la durata totale (34) 21/34 è = 0,618 e 13/34 è pari a 0,382._

• In secondo luogo, onda V è meglio etichettata come cinque onde complete dal 1974 al 2000, come vedete sul grafico precedente che vi ho messo, e aderisce ad un canale normale (vedi testo, pag.71)con picchi all'estremità superiore. Etichettatura del massimo nel 2000 come "top ortodosso" di onda V indipendentemente dai successivi massimi non è solo semantica. Le forme d'onda di Elliott ti dicono che i progressi del mercato azionario sono parte di un vero mercato toro e che sono rally del mercato orso.

• In terzo luogo, in passato, i picchi ortodossi di onde di Elliott sono stati registrati presso gli estremi del valore reale delle scorte, non solo del loro valore nominale. Se si osservano i grafici relativi ai prezzi alla produzione DJIA PPI , il grafico delle Commodity e quello dell'oro, si vedrà come i nuovi top sui corsi azionari del 2007 ed attuali non hanno portato ad un nuovo livello di massimi in termini reali.. In altre parole, il Dow oggi "acquista" meno merci prodotte, meno materie prime e meno denaro reale (oro) di quanto facesse nel 2000, anche se il suo prezzo nominale è molto più alto. Il prezzo del Dow in real-money-oro ha segnato il massimo nel 1999 ed è crollato da allora, di oltre l'84% . Se gli USA avessero mantenuto un "denaro onesto", il Dow sarebbe oggi ad un prezzo di 266 punti, non a 17.000 punti. Gran parte del progresso del Dow nominale dopo il 1966, e tutto il suo corso al netto dal 2000 è dovuto non ad un aumento dei valori aziendali, ma ad una diminuzione del valore contabile dell'unità di misura della Federal Reserve (il "dollaro"), sia dalla politica della banca centrale deliberata e dalla piramide del credito in tutto il sistema finanziario, gran parte del quale è stato reso possibile con l'uso della forza, nelle politiche del governo. "

• In quarto luogo, l'anno 2000 è stato la fine dei tempi buoni. Questo è quando i massimi di tutti i tempi vengono registrati nelle principali valutazioni misurate da dividendi annuali dai prezzi di book, e dallo spread tra corporate bond e dei rendimenti azionari. Indicatori come il sondaggio di Gallup dello Sviluppo Economico, mostrano come la fiducia ha raggiunto il picco, con un ampio margine. Quell'anno, economisti stavano proclamando una "New Economy", che non avrebbe mai vacillato. Tutti questi eventi supportano il caso che l'onda V , e quindi onda (V), e quindi onda III cerchiata si siano concluse nel 2000.

• Infine, quinta ed ultima, anche la parte superiore del mercato del 2007 è stato più importante di quello che sta accadendo ora. l'anno 2007 è venuto sulla scia del massimo dei valori immobiliari di tutti i tempi nel 2006, un momento che ha segnato da un lato l'apparente realizzazione del sogno americano di possedere una casa e allo stesso tempo l'inizio della sua dissoluzione; era un periodo di grandi cambiamenti nelle Finanze americane.
L'anno 2014 non ha nessuno di questi attributi.
I beni immobiliari, le materie prime e i metalli preziosi sono in un mercato orso, e l'economia è in stallo; l'unica cosa che aumenta sono i prezzi delle azioni.
Potremmo quindi fare anche una ipotesi che il 2007 sia stato il top più importante top del mercato, per l'americano medio; Tuttavia non possiamo accreditare l'anno 2014 con qualsiasi cosa grande come quello che accadeva in prossimità dei top del 2000 e del 2007.
Questa mancanza di importanza inserisce l'etichetta di onda b.

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