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DISCORSO DI DRAGHI
Nel corso di un discorso tenuto a Londra in memoria dell'ex consigliere Bce e ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa Mario Draghi ha dato indicazioni importanti sul futuro della Bce.
Per Draghi "Compromettere gli sforzi di consolidamento dei conti pubblici e di conseguenza la credibilità riconquistata da parte dei membri della zona euro sarebbe un autogol per tutti i Paesi" invitando dunque tutti "al rispetto del Fiscal Compact". "Ciò che ora è essenziale è che queste regole vengano applicate", ha proseguito riferendosi non solo al Fiscal Compact ma anche alla disciplina di bilancio europea. Il numero uno di Bce ha poi ricordato che "l'alto debito" rende quasi tutti gli stati vulnerabili, aumentando la probabilità di cadere in uno squilibrio in cui "alti tassi inducono il default".

Il presidente ha infine proseguito facendo presente che "Il nostro futuro è dunque una maggiore integrazione, non nella ri-nazionalizzazione delle nostre economie…", suggerendo così una maggiore integrazione europea sul fronte delle riforme economiche per creare crescita e posti di lavoro.

CINA: DATI BILANCIA COMMERCIALE
E' inferiore alle attese il dato relativo alle esportazioni cinesi a giugno: il dato tuttavia non dà indicazioni definitive sulla capacità dell'economia di stabilizzarsi senza ulteriori misure di stimolo.
L'export di Pechino, infatti, ha segnato una crescita su anno del 7,2% contro il 7,0% di maggio, mentre le importazioni sono rimbalzate del 5,5% dopo la contrazione dell'1,6% a maggio.
Ricordiamo che il sentiment sulle attese di consenso degli economisti indicava una crescita del 10,6% delle esportazioni e del 5,8% per le importazioni. La bilancia commerciale di giugno evidenzia un attivo di 31,6 miliardi di dollari rispetto a un consensus pari a 34,99 miliardi dopo i 35,92 miliardi del mese precedente.
La nostra view sulla Cina rimane come sapete positiva ed eventuali debolezze saranno da cogliere con acquisti in ottica di medio periodo.

GIAPPONE: ORDINI DI MACCHINARI
E' invece consistente, in Giappone, il calo degli ordinativi di macchinari 'core'. Il dato di maggio evidenzia infatti un calo del 19,5% su mese (quindi il più consistente mai registrato) e del 14,5% su anno. I dati assumono ancora maggior forza se paragonati alle stime di un incremento pari rispettivamente a 0,7% e 9,5% e se si considera il calo mensile di 9,1% e la crescita annua di 17,6% registrati nel corso del mese di aprile.
Sempre in Giappone, l'indice sulla fiducia dei consumatori di giugno evidenzia un valore pari a 41,1 dopo il 39,3 registrato a maggio.

VERBALI FED
L'analisi dei verbali Fed relativi all'ultimo meeting di giugno da modo di capire le modalità con cui l'economia USA attuerà l'uscita dal lungo periodo di politica monetaria accomodante. Se da una parte è, dunque, ormai acclarata l'intenzione di porre fine al programma acquisto asset già da ottobre non sono ancora chiare le modalità con cui saranno gestiti in futuro i tassi d'interesse anche se pare ci sia un accordo interno in tal senso .
Infine pare non ci siano indicazioni di un'accelerazione dei tempi per un rialzo del costo del denaro prima della seconda metà del 2015.

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