Nel corso dell'ultimo meeting Bce sono emerse indicazioni decisamente espansive. In conferenza stampa, infatti, Mario Draghi ha confermato che sull'economia della zona euro permangono dei rischi e ha assicurato che i tassi resteranno ai minimi ancora a lungo, ribadendo l'impegno ad intervenire ancora con misure non convenzionali. Nel frattempo la banca centrale proseguirà alla preparazione di un piano di acquisto di cartolarizzazione (Abs).
Questa impostazione accomodante della Bce ha dato sostegno al mercato obbligazionario italiano reduce dalla correzione di mercoledì e da una mattinata, ancora all'insegna della debolezza.
Lo spread Btp/Bund si è ristretto a fine seduta a 146 punti base, mentre il tasso decennale ha toccato un minimo intraday al 2,75%, non lontano dal recente minimo dall'introduzione dell'euro del 2,71%.
In merito alle nuove operazione di finanziamento a lungo termine (Tltro) la BCE ha reso noti i dettagli operativi: le operazioni partiranno a settembre e vincoleranno i fondi concessi alle banche alla crescita dei loro impieghi.
Questo nuovo Ltro dovrebbe essere piuttosto positivo per le banche italiane e ci aspettiamo che le banche nazionali facciano pieno ricorso a questo finanziamento e ciò aiuti a far aumentare gli impegni post AQR e Stress Test. Al proposito, in questi giorni abbiamo letto un interessante studio di Goldman nel quale si parla del nuovo Tlro e dell'impatto positivo soprattutto su alcune banche tipo Intesa Ing e BBVA.
L'analisi di Goldamn Sasch ci piace molto e quindi suggeriamo di seguire in particolar modo Intesa risp e ING.
ULTIMA NOTA
Da rilevare, infine, che a partire dal gennaio 2015 il direttivo Bce si riunirà ogni sei settimane invece che con la cadenza mensile come in uso sino ad ora; la principale conseguenza di questa nuova prassi consiste nella conseguente estensione a sei settimane del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria.
Contestualmente la Bce introdurrà la pubblicazione dei verbali delle riunioni del proprio direttivo.
