NON SI RISOLVE LA QUESTIONE GRECA
Non ha sciolto i nodi sulla questione greca ieri il vertice straordinario dell'Eurogruppo: come peraltro era ben prevedibile, infatti, non è stato raggiunto alcun accordo.
Ieri, quindi, la Grecia ha respinto l'estensione dell'attuale piano di salvataggio come "ponte" per un nuovo pacchetto: più volte i vertici di Atene si erano espressi contrari ad una "estensione" del bailout quando questo scadrà alla fine del mese.
Ieri all'ingresso del suo primo Eurogruppo, rispondendo alla domanda se Atene possa lasciare la zona euro, Varoufakis ha escluso la possibilità con un "assolutamente no". Prima dell'inizio dei lavori ieri a Bruxelles, Dijsselbloem aveva detto che nessuna soluzione sulla questione greca era attesa in giornata e aveva già rimandato all'Eurogruppo di lunedì.
PRODUZIONE INDUSTRIALE ZONA EURO
Sono in uscita le pubblicazioni di Eurostat relative alla produzione industriale di dicembre: le stime indicano un rialzo dello 0,2% su mese e dello 0,3% su anno.
Per quanto riguarda i valori sulla produzione italiana pubblicati martedì evidenziano per il bel paese una performance migliore delle attese, grazie ai primi effetti benefici del calo dell'euro e del petrolio: speriamo che tali valori siano propedeutici ad una sostanziale stabilizzazione del Pil nel quarto trimestre e favoriscano l'avvio di una lenta ripresa nel 2015.
Intanto dalla Germania è prossimo alla pubblicazione il dato finale dei prezzi al consumo relativi a gennaio, con attese per un dato nazionale in calo congiunturale dell'1,0% e di una contrazione tendenziale dello 0,3%
GIAPPONE: DATO SUGLI ORDINATIVI DI MACCHINARI
Sulla base di quanto previsto dal governo giapponese gli ordinativi di macchinari sono in lento ma costante recupero. Il dato di dicembre infatti aveva segnato un rialzo congiunturale dell'8,3% (a fronte di attese per un più modesto 2,4% m/m) e tendenziale dell'11,4% (contro stime per 5,9%). Restiamo, quindi, long sul Giappone e su UsdJpy
