Appunti di viaggio( e di borsa ) dall'altra parte del mondo


Brevi appunti di viaggio in Giappone ,partendo ovviamente dalla borsa. Tutti i commentatori della borsa giapponese sono contenti che il Nikkei abbia superato quota 20.000 e si aspettano nuovi record. Anche per loro, come per noi italiani, i massimi di 25 anni fa sono ancora infatti molto lontani (quota 39.000 per il Nikkei) e per raggiungerli ci vorrebbe un raddoppio delle quotazioni. Il rialzo percio', per molti, potrebbe proseguire. Se pero' comperiamo dall'Italia sara' meglio forse valutare se prendere quegli ETF che si coprono sul cambio, visto che l'ascesa è facilitata dal consistente QE governativo. Se il potenziale investitore ipotizza invece un crac dell'euro la copertura risulta ovviamente inutile. Ma andare contro Draghi è veramente difficile e molto rischioso !
L'unica "incertezza" deriva proprio dalla "certezza" che le quotazioni non possano che salire ancora e comperare sui massimi ultradecennali (anche se non storici) mal si addice alla rubrica degli "investimenti a scarso rischio" che abbiamo sul lombardreport.com da quasi venti anni.
Percio' siamo davanti a due segnali contrastanti: un bel segnale dall'analisi tecnica e un segnale di cautela dalla valuta soggetta a QE. Forse ci sono piu' possibilita' di azzeccarla lanciando la moneta.

Arrivi a Tokyo ed il taxista ti apre automaticamente la porta posteriore sinistra del taxi (si guida a sinistra). Il taxista, nonostante il caldo umido, guida con una divisa impeccabile e con i guanti !
Non conosce spesso le vie, bisogna mostrare un estratto di google map. Una mega area metropolitana con 40 milioni di persone non è stata ancora chiaramente dettagliata sulle mappe, ma con un po' di pazienza si viene portati dappertutto.

Sono legato a Tokyo perché ho profondissimi, strettissimi legami familiari in quella citta', da tanti anni.

In casa un biglietto fuori della porta informa che è passato il postino per lasciare un pacco. Ma non avendo trovato nessuno pregano di telefonare al Post Office per farlo riportare. Si telefona e dopo dieci minuti ecco il postino, con guanti ed inchino, che suona alla porta per recapitare il pacco…..

Andate in un ristorante ? Cameriere e camerieri si inchineranno al vostro passaggio e vi offriranno subito le pantofole per non sporcare il pavimento (come avviene in tutte le case). E spesso, le cameriere non si permetteranno di essere in piedi davanti a voi, ma si inginocchieranno per parlare.

Ed in treno, sul prestigioso Shinkanzen che per molti anni è stato il mezzo ferroviario piu' veloce del mondo prima del recente avvento di treni ancor piu' veloci, il ferroviere vi chiedera' con una incredibile gentilezza il biglietto che vi ritornera', dopo il controllo, con relativo inchino. Inchino che fara' lasciando ogni singola carrozza come atto di rispetto nei confronti dei viaggiatori. Inutile dire che gli orari sono strettamente rispettati. Un carosello folle, continuo, di treni "tipo frecciarossa" che spaccano il secondo e che arrivano in pochi minuti nelle stazioni.

E se andate a Kyoto sarete invece improvvisamente trasportati nel medio evo, tra templi e giardini curatissimi.

Girate nelle citta' e vedrete che una parte della popolazione ha la mascherina sulla bocca per non infettare altri con il loro raffreddore o anche per non prendere batteri da terzi.

E nel metro, con decine e decine di linee, le carrozze hanno talora diversi gradi di condizionamento d'aria e in talune ore, sono riservate in piccola parte alle donne per un paio d'ore della mattinata, in tal modo che non vengano infastidite, dato che le carrozze spesso sono pienissime.

Per i ristoranti la scelta è sconfinata. Pesce, molto pesce crudo….ma se vi stufate della cucina giapponese, estremamente raffinata, potete sempre andare da Eataly….o in altri ristorantini italiani.

Non mi ha dato noia che all'entrata in Giappone siano state prese le mie impronte dell'indice e la mia foto. Sono stato io a chiedere di entrare in Giappone e mi sembra giusto che il Paese che mi ha ospitato abbia preso la mia foto in dogana.

Ed i lati negativi ?
1) I prezzi sono piu' cari di quelli italiani, ma si puo' tollerare come scotto da pagare per la pulizia e la precisione che imperano nel Paese.
2) I terrermoti sono all'ordine del giorno. Tre giorni fa e' stato di grado 5,4 e anche la metropolitana si è fermata. I miei familiari erano fuori casa ma se ne sono accorti al ritorno perchè i quadri appesi sul muro erano storti. Pur essendo un violento terremoto i giapponesi sono così abituati da non strombazzarla al punto che gli italiani non hanno letto la notizia sui giornali. Solo il nostro televideo l'aveva riportata, forse !

3) Vorrei sapere cosa dicono i tedeschi, che si scatenano contro di noi perchè il rapporto debito/pil italiano è del 130%, quando leggono che in Giappone sono al 230%, ma con il Giappone non hanno il coraggio di fare ramanzine !! Criticano solo noi che siamo pronti a chinare la testa e, scusate se ritorno su una mia fissazione, noi continuiamo vergognosamente a non applicare quella proposta lanciata da Milano finanza "L'Italia c'è" che diminuirebbe drasticamente il rapporto debito/pil sotto 100, proposta accolta totalmente dal lombardreport.com. Perché Renzi non la fa? Mistero! Taciterebbe i mercati e taglierebbe le unghie alla speculazione contro l'Italia. Perchè rimanere immobili in attesa di una ondata speculativa contro l'Italia ? Altro mistero! Abbiamo accettato la riunificazione tedesca con valutazione folle del marco-est, abbiamo accettato che la Germania sforasse molte volte all'inizio del secolo nel rapporto deficit/pil senza protestare. Poi quando è toccato a noi…..botte da orbi e misure recessive acutissime. Almeno cerchiamo di tamponare il problema del nostro debito con la proposta di Milano Finanza, "L'Italia c'è" e non parlerebbero piu' di debito colossale!
Torniamo ora in Giappone per ricordare la necessita' di essere assolutamente puntuali agli appuntamenti. Pensavate che gli svizzeri fossero condizionati dall'orologio? I giapponesi sono ancor piu' puntuali!

E se non sappiamo dove andare in vacanza ricordiamo che a 9750 km di distanza c'è un mondo imprevedibile e bellissimo, totalmente diverso nel suo modo di affrontare la vita rispetto al nostro……

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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