Rischio su, rischio giù: i numeri dicono che Wall Street è davvero dopata, soprattutto se…


Il verdetto è inesorabile ma il filo che la regge dipende dalla riforma fiscale in discussione, così come dalle trimestrali. General Electric apre un varco, con il taglio dei dividendi.

Cedole & dividendi

Il report della domenica è “free”; quelli degli altri giorni disponibili solo agli abbonati.

Qualcosa è cambiato nei mercati e lo dimostrano alcuni indicatori riferiti alle Borse statunitensi, che riconfermano la permanenza in una bolla dai numeri impressionanti. Si è superato il livello di guardia e l’ultima speranza si chiama riforma fiscale. Questo il quadro a oggi rispetto a quello di quattro settimane fa.

Indicatore

Valore attuale

Valore 22/10/17

Risk off/on

Commento

S&P 500 Vix

(indice di volatilità)

11,43

9,97

Risk on

Finalmente rompe quota 10 e sale addirittura a 13,1 per poi ridiscendere. Un po’ di grinta era auspicabile e si sta manifestando: non scatta però un segnale di forte inversione, il che preoccuperebbe

Dax Volatility

(indice di volatilità)

14,1

12,1

Risk on

Stessa situazione. Solo sopra 20 si entrerebbe nel risk off. Allo stesso tempo scompare il ma…che avevamo aggiunto nelle precedenti puntate perché un VDax così basso, come allora, era anomalo

Euro Stoxx 50 Volatility

(indice di volatilità)

14,74

12,2

Risk on

Idem come sopra

10-2 Year Us Treasury Yield Spread

0,65%

0,75%

Risk off

Attenzione! Nuova caduta di questo indicatore, che si avvicina al fatidico livello dello 0,50%, considerato solitamente preavviso di recessione per l’economia Usa

S&P 500 Earnings Yield

(media degli utili società quotate rispetto a valore indice borsistico)

3,88%

3,89%

Risk off

Continua a scendere e conferma come l’S&P 500 sia molto tirato, con l’effetto che il rapporto rispetto agli utili diminuisce, seppur di poco

Inflation Adjusted S&P 500

(valore dell’indice in termini reali, cioè corretto in base all’inflazione)

2.581 pb

2.575 pb

Risk off

E’ questo il parametro più preoccupante in un trend che dura da decenni. Si sta però di nuovo per toccare la trendline superiore di un canale rialzista: non appare un bel segnale

Us Total market capitalization to Us Gdp

(rapporto fra capitalizzazione totale delle Borse in rapporto al Pil Us)

137,6%

//

Risk off

Per la prima volta inseriamo questo indicatore, che si trova sui massimi degli ultimi cinque anni, ulteriore conferma che qualcosa non quadra nell’eccessiva corsa di Wall Street

Investor Us sentiment

(indagine weekly di percezione degli investitori Usa)

29,3%

37,9%

Risk off

Si ha un sentiment meno “bullish” rispetto a quattro settimane fa, con gli “orsi” che salgono non poco (al 35,2%)

Bofa Us High Yield Bonds

(rendimento)

5,87%

5,48%

Risk on

Parziale calo delle quotazioni degli high yield in $. Per ora è solo un piccolo movimento, inevitabile

Bund

(rendimento)

0,365%

0,449%

Risk off

L’arretramento dipende soprattutto dalla Bce, ma non soltanto. Si avverte un po’ di tensione sui mercati, come dimostrano gli indici azionari in correzione, seppur non allarmante

Oro

1.294 $

1.282 $

Risk on

Sempre sotto 1.300 $. Solo sopra i 1.375/1.390 $ si entrerebbe in un “bull market”

Petrolio

(Brent)

62,7 $

57,9 $

Risk off

Netto rimbalzo, con tanta volatilità. L’effetto sull’inflazione potrebbe farsi sentire nei prossimi mesi

Inflazione Usa

2,0%

2,2%

Risk on

Leggero ribasso, non tale però da fornire segnali chiari alla Fed

Inflazione area euro

1,4%

1,5%

Risk on

Il discorso è complesso ma il dato piace alla Bce, che può mantenere i tassi a zero

Inflazione Cina

1,9%

1,6%

Risk on

Solo sopra il 2,5% darebbe un indizio di surriscaldamento

Dollar Index

93,6

93,57

Risk on

Sempre debole, senza eccessive tensioni

Ifo Germania

(indice di fiducia delle aziende)

116,7

115,2

Risk on

Ancora in crescita e ancora un massimo storico degli ultimi cinque anni

Geopolitica

Risk on

Stabile. Perfino le tensioni in Medio Oriente fra Iran e Arabia Saudita sembrano essersi attenuate

Il riepilogo

Risk on

11

Risk off

7

Il risk off sale ed è quasi tutto da attribuire a Wall Street. In sintesi le possibili evoluzioni possono essere ipotizzate così:

1°) Che si tratti di una bolla appare ormai evidente e anche gli analisti più ottimisti la ritengono tale.

2°) Tutto dipende dalla riforma fiscale proposta dalla Presidenza Trump, già approvata dalla Camera e che ora deve andare al Senato, dove i numeri sono più ristretti. Tre le ipotesi: A) viene ratificata e allora la Borsa può reggere; B) viene modificata – come probabile – e allora gli effetti sono tutti da verificare; C) viene bocciata e perciò Wall Street crolla. La soluzione B sembra la più credibile.

C’è però un'ulteriore variabile di cui tenere conto: i profitti di alcune grandi corporate stanno scendendo e la vicenda General Electric, che ha tagliato i dividendi del 50%, rappresenta forse il culmine di un iceberg. La riforma fiscale avrà i suoi effetti ma anche questo aspetto non appare marginale nell’interpretazione futura di Wall Street.

Questo report non costituisce sollecitazione all’investimento e contiene informazioni giornalistiche a puro scopo divulgativo.

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