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Tutta colpa dei bancari!


Salve a tutti gli abbonati e i lettori,

spero abbiate trascorso un sereno e riposante Natale. Ci attende una settimana a metà, durante la quale possiamo attenderci davvero di tutto: dall'immobilità totale al rally di fine anno, o al contrario alla debacle di fine anno. Tutto e niente insomma, ma a ben guardare il trend di medio è laterale, dunque è totalmente inutile lanciare freccette rialziste o ribassiste, almeno fino a quando il mercato non darà un segnale specifico.

Limitiamoci quindi ad osservare i grafici e a leggere ciò che vi è scritto.

Indice FTSE Mib, barre settimanali, ultimi 6 mesi:

Siamo ancora in laterale di medio. Inutile quindi speculare in un senso o nell'altro fino a quando non avremo o una violazione ribassista sotto 21901 oppure rialzista sopra 22860. Se violazione ribassista dovesse essere, il livello di guardia successivo sarebbe 21329. Ma il primo vero supporto chiave di medio sarebbe 20537: solo sotto tale soglia la situazione rischierebbe di diventare qualcosa di più di una normale correzione di medio termine.

Basta allargare il grafico agli ultimi due anni, del resto, per rendersi conto di come il trend di lungo sia tuttora stabilmente rialzista. Un secondario ribassista non sarebbe affatto un evento nefasto, e del resto prima o poi sarà inevitabile. Teniamo quindi sempre d'occhio i valori rilevanti e non i micro-trend che generano solo rumore di fondo. E stop sempre pronti a scattare.

Per quanto riguarda il portafoglio, la scorsa settimana abbiamo detto addio a Unicredit, andata purtroppo in stop dopo la bella partenza che ci aveva portato non lontani dal target. Cose che capitano. Ad oggi il saldo globale delle quattro operazioni chiuse fin qui è di -573.54€ (è presto per cominciare a tracciare equity line, quindi concedetemi ancora per un po' di riportare il solo saldo complessivo).

Vanno generalmente male tutti i bancari, con la sola eccezione di Unipol. L'intera perdita teorica attuale del portafoglio è infatti attribuibile alle posizioni sui bancari, mentre il saldo complessivo delle altre posizioni è poco sopra la parità. Spero quindi abbiate accolto il suggerimento di non sovrappesare i bancari in portafoglio, come scrivevo qualche settimana fa. Io, come scrivevo nello stesso articolo, ho inserito in portafoglio tutte le posizioni segnalate (quelle che sono entrate, ovviamente) per dovere di cronaca.

Merita attenzone La Doria, che la scorsa settimana sembrava voler partire con decisione, con un bel breakout del precedente massimo di periodo e a poca distanza dal massimo storico. La forza si è purtroppo esaurita in fretta e il ritracciamento è stato marcato, alla fine. Ora ciò che succederà nella prossima settimana (o in quella dopo, se quella entrante dovesse essere priva di movimenti e di volumi) sarà molto importante: una prosecuzione del ribasso sarebbe un evento negativo, che porterebbe molto probabilmente allo stop. Vediamo che succede.

Si sono aggiunti in portafoglio anche Ansaldo STS e Beni Stabili. 

Portafoglio aggiornato alla chiusura di venerdì 22 dicembre, valorizzato in euro:

Per la settimana entrante abbiamo tre segnali operativi.

Fiat Chrysler:

Buy stop 15.56, 136 azioni, stop loss 13.72, target 17.11

Generali Assicurazioni:

Buy stop 15.60, 403 azioni, stop loss 14.98, target 16.30.

Telecom Italia:

Citando un mio vecchio amico (la frase risale in verità a molti anni fa, ma sembra essere sempre valida), "la marea solleva tutte le barche, tranne Telecom. Da qualche parte è fallata!". In effetti Telecom non brilla da molto tempo, ma il segnale c'è, seguiamolo e vediamo dove ci porta.

Buy stop 0.7555, 2525 azioni, stop loss 0.6565, target 0.8615.

Auguro a tutti un buon proseguimento delle festività natalizie.

Domenico Dall'Olio

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)