Dopo un momento di relativa calma si riaccende la diatriba tra Italia e UE in merito alla legge di bilancio, con un moltiplicarsi di critiche da parte di varie autorità europee, e il nostro spread ritorna a ballare sopra i 300 bassi points. Per carità, nulla di nuovo: tutto come da copione, in attesa del dowgrade (scontato…) da parte delle agenzie di rating a fine mese.
La cosa curiosa, per certi versi inquietante mi verrebbe da dire, è che il Presidente Draghi si è espresso in diverse occasioni sul tema, ma sui media (salvo rare eccezioni) non è comparso quasi nulla. Strano vero? E già, visti i contenuti delle parole di Draghi.
Infatti, Draghi ha intanto invitato tutti ad abbassare i toni, ad aspettare che l’iter della manovra economica si completi per vedere che assetto finale avrà; ha poi ovviamente deplorato gli sciagurati accenni “a piani B” per l’uscita dalla moneta unica ed infine ha ricordato “che non è la prima volta che si verificano deviazioni dalle regole Ue e non sarà l’ultima, ma nei trattati sono stati inseriti meccanismi pensati per gestire proprio queste situazioni”.
A me personalmente pare un presa di posizione importante e soprattutto mi pare ben più ragionata e ponderata di tante dichiarazioni ragliate dai vari Junker, Weidmann e compagnia cantante. Ma pare proprio che il povero Draghi stia predicando nel deserto, inascoltato sia dai vari politici europei sia dal “mercato”. E quindi vien da pensare che ormai il mandato di Draghi è in scadenza e quindi l’establishment inizia ad ignorarlo e poiché il piatto delle elezioni europee è troppo ghiotto è meglio continuare a menar le mani per non cedere centimetri al nemico.
Tornando alle nostre analisi, la nostra consueta lettura del mercato obbligazionario attraverso la ZC-Yield Curve, ci mostra questa settimana rendimenti impliciti in lieve restringimento rispetto alla scorsa rilevazione, con il tratto a lunga sopra area 1,50% per le scadenze ora a partire dal 2036 per arrivare sopra area 1,55% per le scadenze dal 2037; sulla scadenza a 10 anni siamo ora in area 1,04%. Stabile anche l’inclinazione sulla parte a breve, in accordo alle attese sui tassi da qui in avanti. Rimangono invece stabili i forward su Euribor 6 mesi, soprattutto sul tratto a lunga ove si mantengono sempre sopra area 2,10% mentre sono ormai fermi sulla parte a breve.
Sostanzialmente stabili gli spread e i rendimenti dei benchmark decennali, con una situazione che pare un po’ cristallizzata. Il decennale tedesco si mantiene nell’intorno di area 0,50% di rendimento (0,48% attuale contro 0,51% della scorsa rilevazione), la Francia va allo 0,84% e l’Irlanda si porta a 1,03%. Per ciò che concerne i periferici, il nostro Btp rimane stabile sopra il 3,50% di rendimento, il Portogallo va a 1,97% e la Spagna va all’1,67%. A livello di spread Vs Bund abbiamo Portogallo, Spagna e Italia rispettivamente a 149 bps, 119 bps e 308 bps.
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali mercati la la situazione prospettica è immutata. Trendycator si conferma LONG sull’area UK e si mantiene NEUTRAL sull’area BUND. L’area UK consolida sopra area 1,60% di rendimento, mentre il decennale tedesco sonnecchia sempre in area 0,50% poco più poco meno. Stabile sulla parte alta il rendimento del nostro Btp che rimane sopra area 3,50% con l’impostazione di Trendycator sempre LONG (verde). In consolidamento anche l’area USA che galleggia in area 3,20% di rendimento con Trendycator che si conferma positivo in configurazione LONG.
Il bond della settimana
Il bond HY che analizziamo oggi è un titolo emesso da Aggregate Holdings S.A., società di sviluppo immobiliare focalizzata su progetti residenziali e commerciali, principalmente in Germania e in altri Paesi europei, con sede in Lussemburgo. Attraverso la controllata Aggregate Group investe direttamente in società di sviluppo immobiliare e in progetti di sviluppo immobiliare; grazie ad una rete costruita nel corso di decenni ha sviluppato un particolare know-how sulle opportunità di investimento fuori mercato. Inoltre la società ha esperienza nell'accesso sia al mercato del debito sia al mercato dei capitali azionari.
Il bond analizzato è un tasso fisso, collocato a 100,00 ad agosto 2016, ISIN DE000A184P98, corrisponde una cedola annua dell’5,00%; emesso per un ammontare di 350 Mln Euro, rimborso in unica soluzione alla pari il 10.08.2021. Il bond è negoziabile su OTC per importi minimi di 1.000 Euro.
ATTENZIONE: si rammenta che i bond High Yield hanno un rischio spesso non trascurabile in termini di Credit Risk, per cui non sono da considerarsi come suggerimenti operativi, bensì come mere segnalazioni che non saranno poi seguite in modo organico. Pertanto chi decidesse di prendere spunto da tali segnalazioni dovrà poi seguire in via autonoma l’andamento del titolo e le eventuali notizie relative all’emittente, controllando con frequenza il mercato.