Mercato obbligazionario: movimenti quasi impercettibili


Se non fosse per i movimenti un po’”strumentali” dello spread tra Btp e Bund, vi sarebbe poco da dire sulle dinamiche del mercato obbligazionario da qualche tempo a sta parte. Anche graficamente le variazioni sono impercettibili e se pubblicassimo sempre lo stesso grafico, cambiando solo la data, non vi sarebbe davvero differenza apprezzabile.

Complice l’ormai imminente pausa estiva i mercati vivono alla giornata, pensando più alla fine del QE a fine anno che ad altro. Leggendo qua e là alcuni gestori iniziano a valutare positivamente i rendimenti raggiunti dai nostri titoli di Stato, pur mettendo in guardia dalla volatilità sempre in agguato. Altre analisi sostengono che il mercato abbia prezzato quasi del tutto la fine della politica ultra-espansiva della BCE, anche se i flussi hanno interessato più il comparto dei corporate a lunga scadenza.

In questo scenario un po’ soporifero, i rendimenti impliciti si muovo davvero di poco. La nostra consueta lettura del mercato obbligazionario attraverso la ZC-Yield Curve, ci mostra questa settimana rendimenti impliciti in lievissimo restringimento rispetto alla scorsa rilevazione. Sul tratto a lunga siamo ora in area 1,50% per le scadenze dal 2042 per rimanervi poco sopra sino alle scadenze dal 2048; sulla scadenza a 10 anni siamo poco ora sotto ad area 0,90%. Stabile anche la parte a breve che mantiene la sua inclinazione come già osservato nelle precedenti analisi. Impercettibilmente mossi anche i forward su Euribor 6 mesi, che sul tratto a lunga si portano in area 2,03% e rimangono piatti sulla parte a breve.


Poco significativi i movimenti sui rendimenti dei benchmark decennali, così come sugli spread contro Bund. Il decennale tedesco rimane stabile in area 0,30% di rendimento (0,34% attuale contro 0,32% della scorsa rilevazione), la Francia scende allo 0,65% e l’Irlanda si porta a 0,83%. Per ciò che concerne i periferici, il nostro Btp scende al 2,58% di rendimento, il Portogallo ritocca a 1,75% e la Spagna va all’1,29%. A livello di spread Vs Bund, tutti in contrazione, abbiamo Portogallo, Spagna e Italia rispettivamente a 141 bps, 95 bps e 223 bps.

Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali mercati la situazione non cambia. Trendycator rimane NEUTRAL sia sull’area UK sia sull’area BUND: l’area UK scende un po’ e si porta a ridosso di area 1,20% di rendimento, mentre il decennale tedesco staziona sempre nell’intorno di area 0,30%. In discesa il rendimento del nostro Btp che si avvicina ad area 2,50% e mantiene l’impostazione LONG di Trendycator (verde) per l’ottava settima settimana consecutiva. Prosegue imperterrito il consolidamento per l’area USA, che dopo essersi allontanata un po’ da area 3% gravita sempre poco sotto area 2,90%, con Trendycator sempre rialzista.

Il bond della settimana
Il bond HY che analizziamo oggi è un tasso fisso della francese CMA CGM, compagnia di navigazione che si occupa di trasporto container. Il settore lo sappiamo, è piuttosto “ballerino” per cui oltre al Credit Risk proprio dell’emittente va considerato anche il rischio del settore di appartenenza. Ad ogni buon conto, CMA è considerata la terza più grande compagnia di navigazione mercantile al mondo, forte di 170 rotte mercantili verso 400 porti in 150 nazioni. La società ha due sedi: una a Marsiglia e una in Virginia.

Il bond analizzato è un tasso fisso, collocato a 98,87 a giugno 2015, ISIN  XS1244815111, corrisponde una cedola annua del 7,75% pagabile semestralmente. Emesso per un ammontare di 725 Mln Euro, rimborso previsto in unica soluzione alla pari il 15.01.2021. Il bond è negoziabile su OTC per importi minimi di 100.000 Euro.

ATTENZIONE: si rammenta che i bond High Yield hanno un rischio spesso non trascurabile in termini di Credit Risk, per cui non sono da considerarsi come suggerimenti operativi, bensì come mere segnalazioni che non saranno poi seguite in modo organico. Pertanto chi decidesse di prendere spunto da tali segnalazioni dovrà poi seguire in via autonoma l’andamento del titolo e le eventuali notizie relative all’emittente, controllando con frequenza il mercato.