Mercato obbligazionario: dopo FED e BCE la palla passa alla politica


Come considerato nello scorso articolo, ora che le Banche Centrali si sono pronunciate e la loro politica monetaria è chiara e definita il mercato obbligazionario sarà mosso dalle vicende politiche che riguardano l’Europa. Con l’insediamento del nuovo governo italiano, nel volgere di breve tempo, si stanno modificando gli equilibri che storicamente hanno governato i rapporti tra i vari Paesi.

Infatti l’Italia è riuscita in pochi giorni a diventare protagonista riconquistando una dignità che è stata per molto tempo avvilita da una sudditanza supina verso i partner europei, Germania e Francia in primis. Di fatto, tanto è stata tirata la corda finché si è spezzata. E ora, almeno stando a quanto si legge sui media (Financial Times, a firma di Wolfgang Muenchau), “il punto di forza dell’Italia di oggi è l'”assenza di paura”. Paura che è stata la molla su cui l’Europa ha potuto ottenere dall’Italia il via libera incondizionato a ogni legislazione e progetto, pur in contrasto con il suo interesse nazionale, come il “bail-in” e la nascita del Fondo salva-stati”.

Il Consiglio europeo in programma sarà un duro banco di prova, e questa volta per tutti, non solo per noi: la Merkel è in forte difficoltà e sa di avere bisogno del nostro Paese, Macron continua a ragliare in modo scomposto perché sa che l’asse franco-tedesco è in serio pericolo. Vedremo ciò che succederà.

La nostra consueta lettura del mercato obbligazionario attraverso la ZC-Yield Curve, ci mostra questa settimana rendimenti impliciti di fatto stabili rispetto alla scorsa rilevazione. Sul tratto a lunga siamo ora sopra area 1,50% per le scadenze dal 2040 per raggiungere area 1,54% per le scadenze dal 2048; sulla scadenza a 10 anni siamo sempre in area 0,90%. Stabile anche la parte a breve che mantiene lo steepenig osservato la scorsa settimana. Poco mossi anche i forward su Euribor 6 mesi, che sul tratto a lunga sono ora in area 2,05% (contro il 2,10% della scorsa rilevazione) e con conferma del leggero appiattimento sulla parte a breve.


Leggermente più mossi i rendimenti dei benchmark decennali, così come gli spread contro Bund: cosa ovvia, poiché da qui in poi come detto saranno le rilevanze politiche a svolgere il compito di market mover, e potremmo anche assistere a nuove rappresaglie nei nostri confronti. Il decennale tedesco si porta verso area 0,30% di rendimento (0,32% attuale contro 0,40% della scorsa rilevazione), la Francia rimane stabile allo 0,71% l’Irlanda si porta a 0,86%. Per ciò che concerne i periferici, il nostro Btp sale al 2,80% di rendimento, il Portogallo sale a 1,86% e la Spagna sale all’1,36%. A livello di spread Vs Bund, tutti in salita, abbiamo Portogallo, Spagna e Italia rispettivamente a 154 bps, 104 bps e 248 bps.

Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali mercati la situazione di medio/lungo è sempre la stessa. Trendycator si conferma NEUTRAL sull’area UK e si conferma NEUTRAL anche sull’area BUND: l’area UK rimane intorno ad area 1,30%, mentre il decennale tedesco si riporta verso area 0,30%. In salita il rendimento del nostro Btp che torna verso area 2,80% e conferma l’impostazione LONG di Trendycator (verde) per la sesta settimana consecutiva. Prosegue anche il consolidamento per l’area USA, che si allontana un po’ da area 3% portandosi sotto 2,90% e con Trendycator sempre saldamente rialzista.

Il bond della settimana
Il bond HY che analizziamo oggi è un tasso variabile della francese SoLocal Group. Il bond SoLocal Group (ex Pages Jaunes francesi) è il risultato del lungo processo di ristrutturazione del debito della società francese; collocata a 100 a metà 2017, ISIN FR0013237484, corrisponde una cedola a tasso variabile indicizzato all’Euribor 3 mesi con uno spread del 6% e un Floor del 7% pagabile il 15 marzo, 15 giugno, 15 settembre e 15 dicembre di ogni anno. Il rimborso è previsto in unica soluzione alla pari il 15 marzo 2022, salvo possibilità di richiamo anticipato secondo le clausole previste dal prospetto informativo. Il bond è senior secured ed è negoziabile su OTC per importi minimi di 1.000 Euro. La cedola attuale è ora all’8%, per cui superiore al Floor previsto originariamente, poiché vi sono diverse clausole a favore dell’obbligazionista che possono aumentare la cedola; rimandiamo al prospetto informativo (che tra l’altro è sempre cose buona leggere per i bond High Yield)per tutte le specifiche.

ATTENZIONE: I bond High Yield hanno un rischio spesso non trascurabile in termini di Credit Risk, per cui non sono da considerarsi come suggerimenti operativi, bensì come mere segnalazioni che non saranno poi seguite in modo organico. Pertanto chi decidesse di prendere spunto da tali segnalazioni dovrà poi seguire in via autonoma l’andamento del titolo e le eventuali notizie relative all’emittente, controllando con frequenza il mercato.