Aggiornamento portafoglio


Terminato il primo step di riassetto del portafoglio complessivo, con l’inserimento progressivo di tre fondi comuni e due ETF, attendiamo le prossime scadenze prima di fare altri movimenti. In linea generale iniziamo a notare una decisa riduzione di volatilità sul nostro asset globale, e questo è in parte dovuto alla “ristrutturazione” che stiamo compiendo e in parte alla ormai statica situazione sul fronte spread.

Siamo ormai di fatto ingabbiati tra area 290 bps e area 320 bps, con la “partita” tra Italia e UE sulla manovra di bilancio che pare ad un punto morto. La tensione sembra un po’ diminuita, ma di veri progressi non ne sono stati fatti. Molti operatori sono del parere che si troverà un compromesso, ove da un lato l’Italia presenterà una nuova bozza con alcune variazioni condiscendenti e Bruxelles che dovrà digerire alcune altre scelte.

E’ pertanto chiaro che siamo in una fase di assoluta stasi, con un mercato che è probabilmente ormai assuefatto alle scaramucce verbali e non prova più interesse per altro che per i fatti concreti. Rimanendo nei nostri patri confini ricorderete che si era vociferato di un piano del Governo anti-spread in favore delle banche eventualmente in difficoltà; in realtà pare che le banche si siano già organizzate in via autonoma.

Infatti la scorsa settimana i primi cinque grandi istituti italiani pare abbiano raggiunto un’intesa su un finanziamento di 2,7 Mld Euro a favore del Fondo Interbancario di tutela dei depositi; l’operazione vede la regia di Bankitalia e da ciò che riporta la stampa i cinque principali istituti italiani sono pronti a dare disponibilità per versare pro quota 550 Mln Euro.

In settimana abbiamo un certo numero di eventi macro che potrebbero fungere da market mover, per lo meno di breve termine, come ad esempio il PIL tedesco e l’indice dei prezzi USA attesi per domani oppure i discorsi di Powell e Draghi tra giovedì e venerdì. Nel frattempo sono attesi gli sviluppi sulla questione della nostra manovra.

Il portafoglio, dicevamo, sta mostrando una concreta e decisa riduzione della volatilità dimostrando che al momento i nuovi asset inseriti stanno facendo il loro dovere e stanno rispettando le premesse per le quali sono state inseriti in portafoglio. Quasi su di un punto percentuale il Carmignac Long/Short, H2O adagio in frazionale progresso, l’ETF sugli HY USA oltre il +1,5%.

Confidiamo, a maggior ragione con il secondo step di riassetto grazie alla liquidità che arriverà dalle prossime scadenze, di tornare a vedere il nostro portafoglio a livelli pre crisi in tempi non troppo lontani.

Portafoglio aggiornato nell’apposita sezione.

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