Il migliore rendimento storico in assoluto è al femminile. E riguarda un bene rifugio!


Di che si tratta? Leggete questo report e i vostri occhi splenderanno di bellezza. Altro che oro e diamanti!

Il report della domenica è “free”. Quelli degli altri giorni disponibili solo per gli abbonati.

Oggi niente numeri sulla finanza né anticipazioni su come i gestori vedono i mercati. Oggi vi parliamo delle auto d’epoca, il migliore investimento in assoluto dell’ era moderna. Naturalmente ci riferiamo a oggetti straordinari, degni più di un salotto da nababbi che di una qualunque strada. Innanzi tutto un’indicazione di cosa dicono le statistiche sugli “yield” medi degli ultimi vent’anni di questi manufatti al femminile con sottostanti muscolossimi organi maschili, quali motori, cambi, freni e quant’altro. Si calcola che in media i modelli più prestigiosi abbiano reso dal 16 al 20% l’anno, con una costanza che ha superato anche le crisi finanziarie più profonde. Mentre azioni e obbligazioni crollavano, loro - le meravigliose signore a quattro ruote – continuavano a salire di quotazione, anche perché il mercato si è globalizzato. Ai vecchi e soliti americani, inglesi, tedeschi e un po’ di italiani si sono affiancati cinesi, indiani, arabi, messicani, russi e altri cittadini del mondo, desiderosi solo di possedere Ferrari, Lamborghini, Porsche, Jaguar, Alfa Romeo, Maserati e tanti altri marchi prestigiosi. Si noti come la maggior parte di questi nomi sia italiana. Noi gli artisti della meccanica purtroppo simili tesori li abbiamo concepiti e prodotti ma li abbiamo fatti scappare in altre parti del globo, il che era però inevitabile.

Cominciamo da questo inesorabile grafico. Cars, cars, niente altro che cars….seguite dal vino. Tutto il resto è indietro nell’ambito dei cosiddetti beni rifugio.

Le auto d’epoca, il migliore investimento, hanno superato qualsiasi altro asset sia finanziario sia materiale, come dimostra il seguente grafico riferito a un censimento continuo e puntuale delle quotazioni fatte segnare nelle grandi aste organizzate da operatori specializzati e che si tengono nelle più prestigiose località del mondo di stagione in stagione.

L’Hagerty’s Blue Chip index (il grafico reso pubblico non è purtroppo aggiornata al 2018!) evidenzia il balzo dei prezzi delle auto d’epoca, confermato anche dalle rilevazioni degli ultimi anni, sebbene si cominci a intravedere una qualche debolezza, dovuta a una corsa esasperata delle quotazioni. Lo dimostra un altro indice utilizzato nel settore, l’Index Hagi Top, che nel 2017 è salito solo del 4,6% contro, per esempio, un +13,7% dell’anno precedente. C’è chi dice che si stia assistendo a una modifica della piramide del mercato, con un’estensione della base riferita ad auto storiche di grande diffusione, dai bassi prezzi e trattate da una clientela più giovane. Sarebbe una svolta importante, tale da rivoluzionare il settore.

Ciò non esclude che le trattative top restino ancorate su quotazioni incredibili e lo dimostra la classifica delle dieci auto più care vendute nel 2017. Per la prima volta a sorpresa in testa non c’è una Ferrari, che delle auto d’epoca resta comunque il migliore investimento in assoluto, con un mercato sempre molto attivo ma che si sta un po’ restringendo relativamente ai pezzi più prestigiosi, per mancanza di materia prima!

Marca e modello

Prezzo (€)

Un po’ di storia

1°)

Aston Martin DBR1 1956

19.200.000

E’ la numero uno delle cinque prodotte. Auto da corsa partecipò per tre volte alla 24 Ore di Le Mans

2°)

Ferrari 250 GT 1959

15.300.000

E’ uno spider California che anch’essa fu impegnato alla 24 Ore di Le Mans. Ma era un modello stradale e un altro esemplare fu guidato da Gianni Agnelli

3°)

McLaren F1 1995

13.200.000

Non è una Formula 1. Malgrado la sigla! Si tratta di un coupé che fu prodotto in 64 esemplari. L’unità venduta è una delle sette esportate negli Usa

4°)

Ferrari 275 GTB/C 1966

12.400.000

Una versione speciale – alleggerita – di una delle auto più amate dagli appassionati di Ferrari

5°)

Porsche 917 K 1970

12.000.000

Auto da corsa pura, l’esemplare in questione non ottenne grandi risultati. Ma è ultra celebre: fu utilizzata per le riprese del film Le Mans, ambientato sull’omonimo circuito francese durante la 24 ore del 1970 e interpretato da Steve McQueen

6°)

Ferrari LaFerrari 2016

8.300.000

La ripetizione non è un errore. La Ferrari LaFerrari è una GT ad alimentazione ibrida costruita dal 2013 al 2016 ed erede della Ferrari Enzo. Nel caso specifico è l’ultimo modello prodotto di 210, in versione spider. Il prezzo di listino era di 1,9 milioni. La plusvalenza è stata così del 400% in un anno

7°)

Ferrari 250 GT 1959

7.850.000

In questo caso si è trattato di una delusione per un meraviglioso modello classico della storia Ferrari. Si pensava che potesse superare i 10 milioni di euro

8°)

Ferrari 250 GT 1961

7.100.000

Una Gto? Il modello di auto più amata di sempre. Si tratta dell’esemplare 110 dei 165 prodotti. Anche in questo caso il prezzo di vendita è stato inferiore alle aspettative

9°)

Bugatti 57 S 1935

6.900.000

Finalmente un’auto anteguerra. Si tratta di un cabriolet allestito da un carrozziere francese

10°)

Ferrari F2001

6.350.000

La Formula 1 con cui Schumacher vinse il titolo mondiale nel 2001. Prezzo di partenza di 4,5 milioni.

Un gioco da miliardari? Solo in parte. Queste auto infatti spesso vengono acquistate e rivendute a ritmi veloci. Insomma una specie di Borsa a quattro ruote, in cui vincono sia gli scalper sia i cassettisti. Con molto meno stress rispetto a chi deve seguire grafici e trend per tante ore al giorno e con ritorni infinitamente più alti.

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!