Proseguiamo nella rassegna delle azioni da “disruption”. Oggi tocca a una specialista della protezione degli immobili, un titolo sempre molto volatile.
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Non sempre è facile spiegare le rivoluzioni economiche in atto. Nel caso di quest’azione – Alarm.com – dietro a una definizione complessa di sviluppatrice di Internet delle cose, neologismo riferito all'estensione della rete al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, si colloca in realtà un business molto chiaro, quello del controllo di case o fabbricati industriali attraverso tutte le più diverse applicazioni della domotica. Prendiamo il caso di una villetta: porte, termostati, sensori di sicurezza, pannelli solari, luci, irrigatori e quant’altro possono essere sorvegliati e comandati a distanza attraverso il “cloud”. Il servizio è logicamente estensibile alle aziende ed è qui che quasi certamente si avrà un enorme sviluppo, a causa dell’incremento in tutto il mondo occidentale di furti, violazioni e danneggiamenti. Alarm.com è statunitense e ha sede in Virginia. Controlla varie società collegate, quali ObjectVideo, HiValley Technology Inc., Horizon Analog Inc ecc.
Alarm.com è quotata al Nasdaq (sigla ALRM), ma rilevanti partecipazioni nel suo capitale sono detenute da fondi, quali Abs Capital, Blackrock e Vanguard. Iniziamo dai parametri economici più aggiornati. Al 31/12/2017 il cash flow da operatività è aumentato a 57,2 milioni di $ contro i 22,6 dell’anno precedente, mentre il fatturato globale è salito da 261 a 339 milioni di $, con un incremento del 30%. Nel 2018 sono previsti 381 milioni e nel 2019 427 milioni.
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
|
Cash flow per azione (in $) |
1,16 |
1,26 |
1,49 |
n.d. |
Utile per azione (in $) |
0,63 |
1,13 |
1,34 |
n.d. |
Ebit (in milioni di $) |
66,2 |
65,4 |
81,8 |
93,7 |
Alarm.com quota attualmente sui 39 $ e il consensus è molto favorevole, sebbene in questi casi di azioni a media capitalizzazione si registrino spesso valutazioni discordanti. I report analizzati (correttezza professionale vuole che si precisi la non disponibilità dei metodi e dei parametri utilizzati) propendono per uno “strong buy” e per un “buy” in 9 degli 11 giudizi disponibili, con target price nettamente elevati, poiché attestati sui 50 $ circa. La forchetta si è ampliata negli ultimi mesi, con massimi a 59 e minimi a 38 $.
Così in Borsa nell’ultimo anno
I 50 $ sono già stati quasi toccati a ottobre dello scorso anno, ma in seguito è iniziata una profonda correzione che ha portato il titolo sui 35 $. Da inizio anno si muove però all’interno di continui movimenti ciclici compresi fra minimi a 36 e massimi a 39,8 $, con un’elevata volatilità.
Resistenza short term |
39,8 $ |
Supporto short term |
37,5 $ |
Resistenza mid term |
41,5 $ |
Supporto mid term |
35,0 $ |
Resistenza long term |
48,3 $ |
Supporto long term |
30,6 $ |
Pivot point resistenza (weekly) |
41,5 $ |
Pivot point supporto (weekly) |
36,6 $ |
In sintesi – L’attuale quadro grafico è alquanto contradditorio con alcuni indicatori e medie mobili improntate al “sell” e altre al “buy”. Quanto importa è però che la società appare in piena crescita, tra l’altro con una globalizzazione del business. Forse fra le protagoniste da “disruption” è una delle meno dirompenti, ma non per questo delle meno significative.