Fine corsa


La belva ha girato. Complice la chiusura pesante di Wall Street notiamo nel grafico che segue che il Money Flow Index ha raggiunto la zona di ipercomprato (è diventato rosso) mentre il Mc Clellan sta toccando la trendline discendente.

Si aggiunga che sul Nasdaq incombe un Sequential mentre sul Ftse All Share daily il conteggio della morte è già arrivato a 8.

Non prendete però lucciole per lanterne. 

Chiamare un massimo non significa che per forza il mercato sprofondi il giorno dopo. 

Significa che il movimento in corso fino a quel momento è terminato ma ricordate bene che esistono 3 tipi di movimento in borsa: il rialzo e il ribasso che sono (si dice) il 30% delle volte e per il 70% dei casi LA CONGESTIONE. 

Quindi chiamare il fine corsa non significa correre a vendere i titoli che abbiamo in portafoglio con la metodologia breakout. 

Ogni singolo titolo ha la sua storia. Su due siamo andati a target, su alcuni di loro come Marr El.En e Autostrade Meridionali non andremo certo in stop loss perché sono in orizzontale “storicamente” quindi no panic. 

Abbiamo un risk management per singolo titolo e non di portafoglio e quindi dobbiamo continuare a seguire la nostra strategia. 

Seguirla fino in fondo come dei guerrieri. 

La mia opinione è che questo è un mercato più rialzista che ribassista ed ogni sciacquone è una buy opportunity. 

Quando cambieremo idea lo scriveremo, ma per piacere non facciamoci prendere dal panico se il mercato scende del 5% da questo massimo e poi ritorna a salire vi assicuro che non cambierà nulla al quadro complessivo.

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