"Integratori" per Piazza Affari.


FTSE Mib riparte al rialzo +0,53% a 23.503. L’ipercomprato del mercato è ancora elevato e c’è bisogno di rotazione settoriale. Oggi continuano le pubblicazioni dei dati trimestrali e sono le banche, con risultati migliori delle aspettative degli analisti, a “tirare il gruppo”, come si dice in gergo ciclistico, facendo rifiatare il resto del listino, che ha anche bisogno di riposo prima di ripartire con forza per l’eventuale rally di fine anno.Il resto d’Europa vede la Germania con l’indice DAX 30 +0,83% come migliore; a seguire SPAGNA con l’indice IBEX 35 +0,52% , Francia con l’indice CAC 40 +0,41% e REGNO UNITO e SVIZZERA appena poco sopra la parità , con FTSE 100 +0,13%  e SMI 0,00%.

Incredibile il rialzo per l’azione ENERVIT +16,77% a 3,62 € per azione, con sbalzi toccati in giornata, anche sopra al 20%, e massimo del giorno fatto a 3,82 grazie alla notizia che i suoi prodotti, leader in integrazione alimentare e sportiva,  approderanno in Cina. Alibaba ha offerto alla società italiana di entrare a pieno titolo, con l’apertura del flagship store, su Tmall Global, il market-place B2C del colosso dell’e-commerce mondiale. Il presidente della Enervit si dice “fiducioso che i molteplici prodotti da questa commercializzati, dalla lunga storia, passione e qualità, saranno in grado di conquistare i 700 milioni di utenti attivi sulle piattaforme, consumatori giovani, sportivi e salutisti”.

Torniamo a parlare delle banche che oggi più che mai hanno inciso sulla chiusura positiva del nostro listino di riferimento. Tra i rialzi più alti della seduta troviamo BANCA MEDIOLANUM e UNICREDIT. A fare meglio tra le due è UNICREDIT, con un +5,96% a 12,806; BANCA MEDIOLANUM segue a ruota con  +5,90% a 8,26 € per azione.

Graficamente UNICREDIT ha la prima resistenza posta a 13 €, che è quasi raggiunta, e corrisponde ai massimi toccati nel mese di aprile di quest’anno, quando erano i dividendi prossimi al pagamento ad attrarre gli investitori. A rottura di questa resistenza si arriverà in fretta in area 14,50 - 15,00. Non va però dimenticato che il titolo era sui 18 € fino a metà 2018: questo valore potrebbe ripresentarsi alla luce del nuovo piano industriale che verrà presentato a dicembre, viste anche le voci di ipotesi di buy back a circa un decennio dall’ultimo fatto.

BANCA MEDIOLANUM graficamente arriva sui massimi degli ultimi 5 anni, periodo in cui l’area 8,25 - 8,50 ha rappresentato una barriera per ora invalicata. Bisogna tornare al 2003 per rivedere queste quotazioni, che se rotte al rialzo aprirebbero target e recuperi di trend rialzisti molto importanti, con primo target in area 10,00 - 10,20.

L’indice AIM vede rialzi oggi importanti, in WM CAPITAL +8,91%. Tuttavia sembra trattarsi più un rimbalzo con scarsi volumi sui minimi storici del titolo. L’altrove menzionata KOLINPHARMA (+5,77% a 11,00 €), aziend specializzata in ricerca e sviluppo nel settore nutraceutico, ha ottenuto certificazioni importanti e continua a salire, pur non avendo ancora recuperato i quasi 12,00 dei massimi di metà ottobre.

Lasciamo per ultimi i titoli di portafoglio, che anche oggi sono stati poco brillanti. L’unico positivo è EL.EN, che chiude a 27,18 +1,65% e che troverà il prossimo ostacolo al rialzo in area 28, per poi tornare a 30,00, valore toccato a settembre 2018. E’ stata stoppata e venduta a mercato a 12,20 TINEXTA, tra le peggiori di Piazza Affari, (-8,33%) che chiude a 12,10.

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