Azioni Sogefi ed azioni Inwit sempre a cavallo dei compratori


Giornata interlocutoria quella di oggi martedì 29 Ottobre. Vale quasi per la totalità dei mercati internazionali, che attendono di sapere cosa domani potrà decidere la FED sui tassi americani , anche se le attese degli analisti propendono per un ribasso dei tassi dello 0,25%.

Il mercato italiano vede l’indice FTSEMIB, in leggero calo chiudendo a  22.676, 50 punti (-0,08) in un contesto europeo dove Francia CAC40 (+0,17%)  chiude con leggero rialzo frazionale e Germania DAX invariato a (0,00%).

Migliore della giornata è l’azione CALEIDO GROUP che chiude con un balzo del 23,36% a 1,32 euro per azione. Dopo aver rotto la resistenza di 1,02 venerdì 25 ottobre raggiunge il valore di 1,32, considerato per molti un segnale che apre le porte ad un trend positivo di medio/lungo termine. Continua dunque il rally rialzista del titolo dopo il fallimento di Thomas Cook che secondo gli operatori dovrebbe liberare enormi fette di mercato nel business del turismo.

Ritroviamo anche oggi SOGEFI (+5,40%) a 1,387. Volumi che negli ultimi tre giorni confermano la prossima rottura di 1,40 che potrebbe proiettare il titolo fuori dal trend ribassista ormai in essere dal lontano ottobre 2017.

Sui titoli del portafoglio, giornata negativa per tutti, escluso il leggero rialzo di INWIT (+0,49%) a 9,18. La peggiore del gruppo EL.EN (-1,66%) a 24,94 chiude appena sotto ai 2 punti percentuali. Vediamo poi l’ultimo ingresso RETELIT (-1,57%) a 1,693, finito tra le pagine di un po’ tutti i giornali finanziari e non, per possibili conflitti di interesse dell’attuale primo Ministro Italiano Giuseppe Conte per un parere chiesto nel Maggio 2018, pochi giorni prima che lo stesso ricoprisse la carica attuale.

È difficile individuare una adeguata conclusione all’analisi di questa giornata interlocutoria in una settimana storicamente e statisticamente difficile. 

Mi sembra giusto ricordare a questo punto un martedì di novant’anni fa a Wall Street. Ritengo che la possibilità di parlarne non debba essere preclusa dalla mia giovane età, essendo le azioni e i mercati finanziari il focus di questo portale. Il 29 ottobre 1929, o “martedì nero”, vennero svendute azioni a prezzi sempre più bassi, con un flusso di contrattazioni mai più registrate nella borsa di New York. Solo la memoria consapevole, dopo tanti passi fatta dalla storia, può ricordarci quegli errori per evitare di commetterne altri analoghi. L’obiettivo è diventare investitori responsabili e consapevoli dei rischi che questo strumento può portare nella vita non solo finanziaria di ognuno di noi.

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