Ancora rialzi sul Palladio: fino a quando?


Riprendiamo e aggiorniamo l’analisi del 20 settembre

Il Palladio si conferma come la materia prima in assoluto più performante. Pur essendo molto volatile, quello che colpisce è la pulizia del trend rialzista in cui il metallo prezioso è inserito oramai da oltre 3 anni, con un’accelerazione davvero impressionante negli ultimi 15 mesi. Con riferimento all'Etc Wisdomtree quotato su Borsa italiana con ticker PHPD (PC: 162,18), l'impostazione su orizzonti pluri-mensili rimane stabilmente rialzista fintantoché le quotazioni si mantengono al di sopra di 140, con un supporto intermedio individuabile a 154.

Su orizzonti più brevi, tuttavia, paiono probabili prese di beneficio dopo la candela shooting star/bearish engulfing di oggi, per di più accompagnata da volumi molto superiori alla media. Visto il quadro più ampio positivo, comunque, ridiscese dai livelli correnti verso 154 potrebbero essere sfruttate per impostare nuovi acquisti. Il quadro tecnico per le settimane a venire perderebbe spinta al di sotto di 154 e diventerebbe negativo alla rottura del supporto critico a ridosso di 140, eventualità al momento ancora poco probabile. La riapertura di lunedì prossimo sarà importante per capire la valenza correttiva di questa ultima seduta d’ottava.

Essendo sui massimi storici, e di conseguenza in un territorio vergine, diviene impossibile fornire obiettivi ulteriori al rialzo: operativamente occorre quindi continuare a seguire la tendenza dominante, fino alle prime avvisaglie di cedimenti su candele settimanali.

Si ricorda che il palladio è molto volatile - è il più volatile dei metalli preziosi - ed è quindi opportuno entrare con controvalori percentualmente ridotti rispetto al totale del proprio portafoglio investimenti. Come dicevamo in esordio, al momento la salita in essere è talmente pulita che il palladio non sembra neppure più particolarmente volatile ma possiamo scommettere che la volatilità tornerebbe decisamente elevata qualora arrivassero le prese di beneficio. La prudenza, quindi, rimane d’obbligo.

volumi, ancorché contenuti, paiono comunque adeguati per un’operatività di trading di alcune settimane o, ancora meglio, per un’asset allocation tattica di alcuni mesi. 

Sulle altre materie prime si conferma la tonicità del caffè, del rame e, più recentemente, del platino. Ne parleremo la prossima settimana se i segnali troveranno conferma. 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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