L’SPDR S&P Us Technology Select Sector è quasi un primatista mondiale, con performance sempre positive dal suo esordio. Fra l’altro non si caratterizza per un’eccessiva volatilità, che potrebbe però aumentare nei prossimi due anni.
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Un’annata - quella 2019 - assai favorevole per molti Etf e soprattutto per i tanti con sottostanti che puntano al futuro. La classifica dei “best performers” è lunga ma vede al primo posto – se si esclude l’Etc sul palladio (Wisdomtree Physical Palladium – Isin JE00B1VS3002), attestato al +66% - un clone altamente specializzato, seppur in un certo senso generico! Si tratta dell’SPDR S&P Us Technology Select Sector (Isin IE00BWBXM948), che ha messo a segno il +55,6%. Spieghiamo subito quella contraddittorietà dello specializzato e generico allo stesso tempo. Ormai la generazione Etf punta su replicanti sempre più di nicchia proprio nel settore tecnologico. Pensiamo ai robot, all’information technology e al cloud, per fare tre esempi. L’SPDR S&P Us Technology Select Sector replica invece l’intero mondo della tecnologia e pezzi delle telecomunicazioni “made in Usa”. Copre quindi tutto un contesto in piena evoluzione e con margini in continua crescita.
Ecco innanzi tutto una sua scheda identificativa.
Valuta |
Usd |
Replica |
Fisica (quindi senza derivati) |
Ter |
0,15% annuo |
Distribuzione dividendi |
No |
Performance 2016 |
+18% |
Performance 2017 |
+18% |
Performance 2018 |
+3% |
Performance 2019 |
+55,6% |
Volatilità media |
18% su base annua |
Inevitabile domandarsi se il trend possa proseguire. Secondo una ricerca di State Street Global Markets la crescita continua degli indici Usa nell’ultimo decennio è dipesa in buona parte proprio dalla tecnologia, vista in trend positivo anche in futuro, sebbene con possibili decelerazioni. La guerra commerciale con la Cina dipende dopo tutto dalla rispettiva ricerca di supremazia in tale ambito e ciò spronerà gli investitori a spingere l’acceleratore nella direzione delle azioni tecnologiche, anche se con una volatilità in crescita, occasione per ritrovare performance non colte magari negli ultimi tempi.
L’analisi grafica dell’Etf è poco significativa, poiché di fatto segna un continuo movimento rialzista fin dal suo esordio sul mercato. L’unico ritracciamento si è registrato nell’autunno 2018, quando tutte le Borse mondiali subirono un calo. Ciò non esclude che una valutazione debba essere realizzata:
Trend in corso |
Rialzista |
Quotazione (seduta di ieri) |
42,7 Eur |
Resistenza |
Corrisponde con la chiusura di ieri |
Supporto |
Area 38 Eur |
Pivot point resistenza |
43,3 Eur |
Pivot point supporto |
41,15 Eur |
Media mobile a 100 sedute |
38,5 Eur |
Media mobile a 200 sedute |
36,64 Eur |
In sintesi – Capita poche volte di osservare grafici di Etf così esplosivi nel lungo periodo. E’ indubbio che il comprimere in un solo strumento i vari settori tecnologici l’ha aiutato molto negli ultimi anni, viste le rivoluzioni in corso. Ora forse conviene concentrarsi di più su segmenti distinti (information technology, cloud, ecc) ma le potenzialità di “upside” di un Etf generico, pur nella sua specializzazione, restano inalterate, a condizione della consapevolezza che, in presenza di nette correzioni dei mercati, la sua reattività sarebbe molto elevata.