Aggiornamento portafoglio: situazione molto tesa


Nonostante le speranze fossero ben altre, siamo punto d’accapo con l’incubo Covid-19; stavolta però pare – per quanto possibile – pure peggio. Oltre ai numeri in costante e veloce crescita (che però ad onor del vero nessuno ci ha mai insegnato a leggere correttamente e contestualizzandoli), si affaccia prepotente la protesta contro le chiusure e il nuovo lockdown.

In Europa la situazione dei contagi pare ormai totalmente fuori controllo e soprattutto la Francia marcia a ritmo impressionanti. Qui da noi pare un po’ meglio, ma leggendo qua e là parrebbe che sia solo questione di tempo. Al di là delle Cassandre o degli ottimisti ad oltranza, la sensazione è che sia la politica e – peggio ancora – la sanità abbiano perso la bussola.

La comunità medico-scientifica è spaccata, quasi polverizzata da una miriade di teorie, opinioni, studi, ricerche spesso contraddittorie e agli antipodi. Virologo che vai teoria che trovi. La politica è anch’essa sbriciolata dalle mille diverse posizioni e “ricette” per contrastare l’avanzata della pandemia. Insomma, la situazione è decisamente tesa, da qualsiasi parte la si voglia guardare.

Senza timore di smentita, siamo tornati al Medio Evo. Chi ha un po’ di dimestichezza con la storia non potrà che trovare molte e molte similitudini con uno dei periodi più bui del genere umano. L’unica cosa confortante è che anche quel periodo storico ha trovato la sua fine, così come prima o poi finirà anche l’incubo in cui stiamo vivendo.

Naturalmente, con queste premesse è normale che i mercati battano in ritirata ed infatti mentre scriviamo queste righe le Borse accusano cali tra il -3% ed il -4%; scivola l’Euro contro Dollaro, crollano sia l’argento sia il petrolio; l’oro regge e il nostro spread torna a salire. Non abbiamo fatto in tempo a brindare per la “promozione” da parte di S&P (conferma del rating a BBB e outlook migliorato da negativo a stabile) che i nostri Btp tornano a scendere.

Provvidenziale, sotto questo profilo, la nostra uscita dai due Btp presi in collocamento, venduti prima che tutte queste tensioni si manifestassero. Ad ogni buon conto, è chiaro che rebus sic stantibus il portafoglio non può far altro che adeguarsi al momento di difficoltà stornando un po’ dai massimi storici appena raggiunti.

Per carità, nulla di che: il nostro asset regge alla grande e rimane su livelli assolutamente buoni, ma la volatilità si farà sentire e forse dobbiamo prepararci a tempi movimentati. Avendo oltre il 40% di liquidità ancora disponibile siamo in una situazione di forza e vantaggio rispetto al mercato. I titoli al momento in portafoglio si stanno comportando comunque bene e nel perimetro della volatilità media storica.

Comunque, occhi aperti e seguiamo gli sviluppi di questo intrico di vicende ormai a tutto campo e non solo più sanitarie, ma anche sociali e politiche. Cocktail potenzialmente esplosivo se non maneggiato con estrema cura e cautela.  

Tornando al nostro portafoglio, al close di ieri il nostro portafoglio valorizza un NAV pari a 101,53 in correzione rispetto al precedente massimo storico a 101,80 toccato una decina di giorni fa. La performance su base annua si attestata ora ad un +2,75% e con una volatilità (rischio) sempre fermo allo 0,38%.

Tabella e grafico dell’equity line aggiornate nella consueta sezione “Portafoglio”, ove è stata anche aggiunta la sintesi del rendimento del “vecchio” portafoglio Rischio Contenuto.