E’ fondamentale poter variare a bisogno i parametri di calcolo dei vari indicatori e, a maggior ragione, quando si tratta di coefficienti statistici.


Oggi voglio focalizzare l’articolo sugli indici azionari settoriali dello STOXX Europe 600 e analizzare brevemente il loro comportamento in questo periodo di pandemia.

Lo studio inizierà alla data del 19 febbraio che corrisponde al massimo dell’anno realizzato dall’indice generale immediatamente prima dell’esplosione della crisi sanitaria. La data finale sarà ovviamente venerdì 30 ottobre.

Per la valutazione dell’andamento dei vari comparti avrei potuto sfruttare n metodi di analisi tecnica e non, e, in effetti, la scelta è caduta sul “non”.

Sfrutterò banalamente il coefficiente alpha, homemade, a 180 giorni.

Sarebbe stato quasi immediato scaricare le serie storiche dei coefficienti via Dde con qualche provider, ma spesso vengono calcolati su una durata standard di 1 o 2 anni ad esempio. Invece mi servivano proprio questi 180 che corrispondono, casualmente a 6 mesi, ma soprattutto al numero di dati (mentre i giorni lavorativo sono 183) tra il 19 febbraio e venerdì scorso.

In effetti, osservare un evento che si è sviluppato in sei mesi con un grafico che misura, per esempio, la performance a 1 anno non rende molto bene l’idea.

La tabella sotto mostra i coefficienti alpha calcolati su 180 dati i giorni 12 febbraio e 30 ottobre, nonché una colona che evidenzia il delta del periodo.

Vediamo per esempio che, nel periodo preso in considerazione, i settori industrial, technology, auto e Basic si sono rafforzati rispetto all’indice generale, mentre i comparti banks, healthcare e utilities hanno fatto l’inverso.

Questi dati hanno mostrato gli scostamenti maggiori del periodo.

Il grafico successivo, invece, evidenzia la situazione attuale e i 5 settori con l’alpha più elevato e, per par condicio, i 5 settori con l’alpha più basso.

Osservo che il settore auto, anche se ha migliorato il suo alpha, questo si è fermato appena sopra lo zero e non abbastanza per raggiungere i valori più elevati della classifica. Inversamente, i settori healthcare e utilities hanno peggiorato l’alpha, ma non sono neanche i peggiori a oggi.

Tuttavia, a me interessano altre cose.

Nella parte più bassa del grafico osserviamo le curve dei settori Banks e poi Oil&Gas che sono in rafforzamento sull’indice generale, mentre nella parte alta, anche il settore Basic Materials si comporta meglio dell’indice STOXX Europe 600.

Difficile capire se questi settori saranno in grado di proseguire l’attuale fase di rafforzamento, sono molto scettico su Banks e Oil&Gas soprattutto per il rischio di un nuovo lockdown, ma è bene, secondo me, cercare di capire bene cosa accade in questo momento.

Come dico spesso, se sai dove sei sai dove vai.

Oggi nessuna strategia operativa, ma i Basic vanno bene…

Buon primo novembre a tutti.

A disposizione

Giovanni