I titoli sono molto diversi tra di loro, ma lottano contro la seconda ondata della pandemia.


Lo scorso weekend ho ripreso e aggiornato delle analisi realizzate qualche settimana fa su Basf, Eni e Stm osservando quando accaduto dalla loro pubblicazione e offrendo una nuova strategia operativa.

Oggi ripeterò questo esercizio di stile per Ams, Bayer e Jpm Chase Bank.

Vediamo se è il caso di rientrare.

Ams Ag

Lo scorso 30 agosto ho trattato sommariamente (quindi come lo farebbe un so..ro), ora ve lo ricordate, il settore tecnologico europeo e il titolo Ams Ag (https://www.lombardreport.com/2020/8/30/ams-ag-per-ora-dorme-ma-si-sveglier-ci-scommetto/) pubblicando un’analisi intitolata “Ams Ag per ora dorme, ma si sveglierà. Ci scommetto.”.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa che troverete sopra:

“Tentare quindi un ingresso in caso di superamento confermato settimanalmente di 18 con obiettivi 22 e 27, poi 34 e 40. In caso di un’immediata flessione potrebbe essere interessante tentare di intervenire su tenuta di 13/12 con obiettivi 17/18 e quindi come sopra.”

Nel nostro caso, riprendo la formula che era la mia “firma” da quando ero a Borsa&Finanza (parliamo degli anni 1994/2003), il superamento di 18 ha favorito qualche long e l’ampio superamento del primo obiettivo posto a 22; poiché il titolo si è spinto fino a 23.82 euro prima di ripiegare.

In questa operazione è interessante osservare i 2 brevi movimenti altalenanti che si sono verificati proprio in corrispondenza dei livelli 18 e 22.

La situazione attuale è ben diversa rispetto a quella registrata a fine agosto (il mini crollo odierno lo dimostra ampiamente) in quanto, senza l’inizio della seconda ondata del Covid 19, Ams avrebbe probabilmente proseguito la fase di recupero verso 27/34 circa.

Ora, invece, tende a raggiungere la precedente area di congestione e potrebbe cosi tornare il letargo o in uno stato “dormiente” come definito qualche settimana fa.

Inoltre, potrebbe, già domani, interessare il supporto del canale ascendente in essere dallo scorso mese di aprile situato, indoviniamo un po’, proprio nelle immediate vicinanze di 18.

Questa volta, tale livello potrebbe essere facilmente infranto generando cosi un segnale di inversione ribassista di breve/medio periodo.

Al momento, non voglio ipotizzare uno scenario rialzista e aspetto di vedere, in caso di inversione ribassista, Ams attorno a 13 o in area 8/5 prima di riprendere in considerazione un eventuale buy.

Ps: preferisco eventualmente perdere un’occasione che rischiare un acquisto in uno scenario sfavorevole. Sono fatto male, ma sono fatto cosi

Bayer

Lo scorso 26 agosto mi sono interessato al settore HealthCare europeo e al titolo Bayer (https://www.lombardreport.com/2020/8/26/bayer-ha-molto-terreno-da-recuperare/) con un articolo intitolato “Bayer ha molto terreno da recuperare.”.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa che troverete sopra:

 “Long sopra 60 in un’ottica di breve/medio periodo, long sopra 67 in un’ottica di medio periodo, con obiettivi rispettivi 65/67 e 78/80, poi 86 e 94.

Tenendo conto della tendenza negativa in essere, non voglio pensare di acquistare su tenuta di un qualche supporto, magari a seguito di un ulteriore cedimento e nelle immediate vicinanze dell’ancora distante 45/42.”

Nel nostro caso è molto facile perché l’acquisto non è avvenuto per il mancato superamento di 60.

Una domando sorge spontanea; perché riprendere il titolo?

Semplicemente perché ha raggiunto l’area 45/42. What else?

In effetti, la precedente situazione era già ribassista e mi ero promesso di interessarmi, eventualmente, al titolo attorno ai livelli attuali.

Cerchiamo di capire se può fare caso nostro oggi.

Per farlo vi presento il grafico storico su base settimanale con il Bollinger a 26 e, nella parte superiore, la deviazione standard a 10 settimane annualizzata.

Osserviamo che il prezzo sta seguendo la banda inferiore di Bollinger, mentre è evidente un inizio di allargamento delle bande, mentre sopra è chiaro quello che accade con una volatilità attorno al 30% o sopra il 40%...

La situazione puramente tecnica non è per nulla invitante anche perché siamo già ampiamente al di sotto dei minimi di questa primavera.

Appuntamento con Bayer con delle quotazioni attorno a 35/30 euro in questo modo avremo la possibilità che vedere come si comporta in corrispondenza dei minimi del 2009 e del 2011.

JP Morgan Chase

Lo scorso 2 agosto ho analizzato i primi 1088 istituti di credito a livello mondiale e il titolo JP Morgan Chase (https://www.lombardreport.com/2020/8/2/jpm-tra-i-big-mondiali-anche-per-gli-utili/) con un post intitolato “Jpm tra i big mondiali anche per gli utili.”.

Di seguito la precedente strategia operativa.

“Long su tenuta di 94 per il breve periodo e di 86/83 per il medio periodo, e sopra 107 con obiettivi rispettivi 102/107, 94 e 117, poi 130.”.

Nel nostro caso, la tenuta di 94 (realizzato 95.03) potrebbe aver favorito qualche long seguito dal raggiungimento del primo obiettivo 102/107 (realizzato 106.43).

Ho utilizzato il condizionale in quanto lascio a voi la facoltà di valutare l’ipotesi di acquisto su tenuta di 94. Al limite l’operazione non c’è stata…

Interessante osservare, invece, l’area di resistenza 102/107 che è stata interessata per ben 3 riprese da agosto dimostrandosi invalicabile.

Il titolo indietreggia e sta per interessare il supporto dinamico, in essere da qualche mese, e individuato a 94 circa. Anche in questo caso, vedi poco sopra Ams Ag, il supporto coincide con un precedente livello di acquisto.

Lo scenario puramente tecnico è ancora rialzista, ma a rischio di deterioramento.

L’aspetto maggiormente preoccupante è puramente psicologico ed è, soprattutto, duplice.

In primis risiede nel settore di appartenenze del titolo; ovviamente quello bancario, ma non occorre sottovalutare l’ampio spazio a disposizione in caso di una “volontà ribassista”.

Non è cosa da poco vedere che Jpm si è mantenuto per anni e anni attorno a 35 per dirne una…

Pertanto, il titolo potrebbe presto generare un segnale di inversione ribassista di breve, e forse medio/lungo periodo, e otterremo il segnale in caso di cedimento, confermato settimanalmente, di 94 circa.

In caso di inversione rifaremo il punto della situazione verso 88 o 80.

Voglio tuttavia concludere l’articolo con “positività” se possibile.

Tentare qualche long sopra 101, con un quantitativo modesto, con obiettivi 110/1 e 115, poi 122/5.

A disposizione

Giovanni