Strategia Value: analisi di MONEYSUPERMARKET


Il fenomeno della globalizzazione, associato alla diffusione capillare di Internet, ha modificato profondamente i confini e le modalità del commercio. L’espansione dell’e-commerce ha coinvolto quasi tutti i settori dei beni e servizi.

In questo particolare contesto, il consumatore ha il notevole vantaggio di poter contare su un’offerta quasi illimitata; questo aspetto rappresenta però anche una grande debolezza: quanto è dispendiosa l’attività di ricerca del miglior fornitore del bene/servizio richiesto? La comparazione richiede tempo e competenza.

In risposta a questa particolare esigenza, sono nati alcuni operatori che cercano di agevolare la scelta dei consumatori. In UK opera da molti anni MONEYSUPERMARKET (ISIN GB00B1ZBKY84). L'azienda, quotata in GB dal 2007, capitalizza attualmente £ 1,41 mld.

Vediamone qui di seguito alcuni tratti interessanti.

MONEYSUPERMARKET è attiva nell’ambito dell’intermediazione di servizi: attraverso il proprio portale online, segnala, tramite efficienti comparazioni, gli operatori più convenienti in diversi segmenti di mercato.

Le macro aree sono tre: assicurazioni (50% del fatturato), banking (18%), home service  (20%); il restante 12%  è rappresentato da altre aree residuali.

Il modello di business risulta essere particolarmente semplice: MONEYSUPERMARKET riceve una commissione per ogni transazione conclusa dai clienti che operano attraverso il sito (nel primo semestre in media £ 16,29 a cliente) .

Il vantaggio è rappresentato dal risparmio conseguito a fronte del servizio acquistato. A titolo esemplificativo, nel segmento delle polizze auto, il risparmio medio stimato è pari a £ 280 annue. Nei primi sei mesi del 2020, l’attività di  MONEYSUPERMARKET ha contribuito a realizzare un risparmio complessivo pari a £ 1,1 mld.

FATTURATO E MARGINALITA’ DI MONEYSUPERMARKET:

Come emerge chiaramente dal grafico che segue, la società è stata in grado di aumentare progressivamente il proprio fatturato ad un ritmo piuttosto costante: il CAGR dal 2008 è pari 7,3%.

Parallelamente all’espansione dei ricavi, dal grafico emerge anche un ottimo profilo di marginalità netta che negli ultimi anni si è attestato al di sopra del 23%.

Il core business di MONEYSUPERMARKET è riuscito nel tempo a mantenere elevato anche l'EBITDA MARGIN  consolidandolo a livelli superiori al 30%. La struttura della società risulta particolarmente snella e ciò le consente di trasformare in utile netto una parte molto consistente dell’EBITDA.

FLUSSI DI CASSA DI MONEYSUPERMAKET:

L’elevata marginalità, l’espansione dei ricavi ed una struttura aziendale particolarmente snella hanno contribuito a generare nel corso del tempo flussi di cassa operativi positivi crescenti.

Lo sviluppo del core business non ha richiesto eccessivi ricorsi ad investimenti strumentali: la liquidità in eccesso è stata pertanto corrisposta in larga parte agli azionisti attraverso i dividendi.

Sotto il profilo M&A, nel 2018 la società ha finalizzato l’acquisizione della rivale Decision Tech attraverso il pagamento cash di circa £ 40 mln.

SOLIDITA’ PATRIMONIALE DI MONEYSUPERMARET:

Com’è facilmente intuibile da quanto descritto sopra, l’elevata capacità di generazione di cassa non ha creato i presupposti per richiedere capitale di debito.

Nel corso degli anni, la posizione finanziaria netta della società ha spesso evidenziato notevoli livelli di liquidità.

ROIC – WACC DI MONEYSUPERMARKET:

Una prova tangibile del valore creato dalla società lo si nota dal grafico che segue: a partire dal 2013 il ROIC di MONEYSUPERMAKET risulta essere molto superiore al tasso WACC.

IMPATTO DEL COVID-19 SU MONEYSUPERMARKET:

Il core business di MONEYSUPERMARKET è stato pesantemente impattato dalla crisi scaturita dalla pandemia. Come emerge dal grafico, a partire dal primo trimestre del 2020, la società ha registrato un rallentamento della crescita dei ricavi che si è trasformata in evidente contrazione nei trimestri successi (-19,7% e -15,6%).

Il canale che ha maggiormente sofferto è quello relativo ai servizi bancari (-27%), mentre il segmento relativo all’home service ha evidenziato una timida crescita.

Complessivamente, nei primi 9 mesi del 2020, il fatturato di MONEYSUPERMARKET si è ridotto dell’11% rispetto al 2019.

Sotto il profilo della marginalità, la contrazione dei ricavi non ha prodotto danni consistenti: la struttura dell’azienda si è dimostrata molto flessibile: nei primi sei mesi del 2020 l’Ebitda Margin si è mantenuto a livelli molto elevati, 34% (37% nel 2019).

CONSIDERAZIONI:

Lo scenario attuale presenta una situazione piuttosto sfidante: servirà ancora molta pazienza per poter tornare ai livelli pre-Covid-19. Durante questa fase, MONEYSUPERMARKET ha perso quasi un terzo della propria capitalizzazione: nell’ottica di una graduale normalizzazione, le attuali quotazioni di MONEYSUPERMARKET presentano un interessante profilo rischio/rendimento.

La società, nonostante la contrazione dei ricavi, ha mantenuto un’elevata marginalità ed un’ottima capacità di generazione di cassa. Dal punto di vista patrimoniale la struttura è rimasta solidissima.

L’idea che sottende la segnalazione è che, una volte rimosse le cause esogene che hanno scatenato la crisi, MONEYSUPERMARKET non avrà particolari difficoltà a poter riconquistare la propria attitudine alla crescita.

Le quotazioni attuali, in parte giustificate dalla contrazione del mercato, scontano uno scenario eccessivamente fosco. Da un punto di vista fondamentale si scorge un interessante gap tra prezzo e valore: con un’ottica di medio/lungo termine, la crescita delle quotazioni potrebbe colmare il differenziale attualmente presente.

GRAFICO DI MONEYSUPERMARKET:

Il grafico evidenzia un innegabile trend discendente che si origina dai massimi storici raggiunti a Luglio 2019 (£ 420 pence). Il Covid-19 ha ulteriormente accelerato la fase ribassista facendo raggiungere, a Marzo 2020, in intraday, un minimo a £ 210 pence.

I movimenti del titolo hanno formato una serie di massimi decrescenti: unendoli si origina una trenline discendente (in rosso). Il superamento di questa soglia certificherà l'uscita del titolo dall'attuale tendenza ribassista.

Non si può escludere che il titolo possa tornare a testare il supporto posto a £ 235 pence.

Chi vorrà agire con maggiori garanzie, dovrà attendere sia il superamento della media mobile a 200 gg (in verde) che l'abbattimento della trendline descritta sopra.

Per i più audaci è possibile valutare di poter anticipare l'operazione avendo però cura della tenuta del livello £ 235.

PUNTI DI FORZA:

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  • - Ottimi flussi di cassa

- Elevata marginalità

  • - Struttura snella della società

PUNTI DI DEBOLEZZA:

- Il core business è particolarmente esposto alle conseguenze della pandemia

  • - Il titolo non è liquidissimo
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  • - Rischio valutario
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