Strategia Value: analisi delle semestrali di TECHNOGYM e FEVER TREE


Il 9 Settembre TECHNOGYM ha presentato i dati relativi al primo semestre 2020. Vediamo qui di seguito i tratti più interessanti.

(link per accedere all'articolo di analisi di TECHNOGYM https://www.lombardreport.com/2020/8/2/technogym-2/)

FATTURATO DI TECHNOGYM:

Il dazio pagato in termini di fatturato da TECHONGYM, a seguito della pandemia, è stato pari ad un -24,7%: nel H1 2020 si è passati dai € 295,3 mln ai € 222,4 mln.

Dal punto di vista geografico ha tenuto bene l’Italia (11,5% del fatturato), riportando solamente una lieve flessione (-0,4%) mentre ha sofferto l’export. L’area USA ha riportato un -32,2%: il Covid-19 ha reso necessaria la posticipazione di alcuni investimenti di clienti nei segmenti Club ed Hospitality.

Dal punto di vista del canale distributivo, il fatturato si è contratto prevalentemente nei settori Field Sales (-32.1%)  e Wholesale (-24,6%): entrambi rappresentano la componente principale dei ricavi per TECHNOGYM (85%).

Sorprende positivamente la crescita riportata nei canali Inside sales (+46,2%) e Retail (+27,7%): TECHNOGYM è stata capace di confermare la propria straordinaria  capacità di adattamento riuscendo a trasformare gli effetti del Covid-19 in opportunità.

EBITDA DI TECHNOGYM:

Gli effetti della contrazione dei ricavi si sono riflessi inevitabilmente sull’Ebitda che è passato dai €50,4 mln ai €37,3 mln. La società ha prontamente provveduto a mitigare l’impatto riducendo alcuni costi operativi che non hanno impattato i progetti strategici.

Complessivamente, la marginalità dell’Ebitda nel H1 2020 (16,8%) è rimasta in linea con quanto riportato nel H1 2019 (17,1%).

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI TECHNOGYM:

In questa particolare fase contingente in cui la maggior parte degli operatori si è mossa nella direzione di richiedere credito agli istituti bancari oltre ad eventuali moratorie sui vecchi finanziamenti, TECHNOGYM è riuscita a riportare un miglioramento della posizione finanziaria netta.

Il cash operativo generato dal core business di TECHNOGYM al netto dei € 9,6 mln di rimborsi di debiti hanno prodotto un miglioramento della PFN che è passata da + € 3 mln a +€ 14 mln.

A fini prudenziali, TECHNOGYM ha provveduto a sottoscrivere nuove linee di credito (ad oggi, in gran parte inutilizzate).

OUTLOOK DI TECHNOGYM:

In una nota la società riporta che “….. risulta difficile poter fornire una previsione puntuale sull’andamento economico dell’esercizio 2020. Technogym ha già manifestato in passato una grande capacità di adattamento a scenari mutevoli ed avversi, come riscontrato durante la crisi del 2009, ed il management ha intrapreso anche in questa occasione con celerità tutte le iniziative volte a proteggere l’azienda e la sua redditività cercando al contempo di tutelare e continuare lo sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni volte a consentire all’azienda di mantenere il proprio ruolo di leader nel campo dell’innovazione.

Nonostante queste azioni si ritiene inevitabile che il perdurare della pandemia ed il correlato alto grado di incertezza influenzeranno negativamente i risultati dell’esercizio 2020 rispetto all’esercizio precedente.”

COMMENTO DI NERIO ALESSANDRI (AD E PRESIDENTE DI TECHNOGYM):

“Anche se il fatturato del semestre ha risentito degli impatti del Covid, siamo molto confidenti sulle prospettive di crescita di Technogym nel medio-lungo termine: i servizi wellness hanno un grande potenziale di sviluppo e noi siamo gli unici a disporre di un ecosistema in grado di offrire esperienze di training, per diverse passioni e bisogni, nei centri di riabilitazione, fitness, corporate, hotel e soprattutto a casa. Da sempre diffondiamo digital fitness solutions e oggi grazie all’artificial intelligence siamo in grado di offrire servizi e prodotti personalizzati per l’allenamento alla community Technogym in 100 paesi del mondo”.

REAZIONE DEL TITOLO TECHNOGYM:

A partire da inizio settembre, prima della pubblicazione della semestrale, le quotazioni del titolo hanno attirato l’attenzione degli operatori: prezzi e volumi in netto rialzo.

Come spesso accade in borsa, nel breve periodo, un titolo sale sui rumors e poi tende a sgonfiarsi a seguito della notizia. Le quotazioni sono tornate sotto il livello della mm a 200gg. Nel giorno della presentazione dei dati, il prezzo del titolo ha avuto una variazione del -4,41%.

Come si vede dal grafico, le quotazioni si mantengono all'interno del canale ascendente.

La semestrale di TECHNOGYM è stata tutt’altro che deludente: in una fase così difficile ha dimostrato resilienza, forza patrimoniale e capacità di saper cogliere nuovi trend.

L'8 Settembre FEVER TREE ha presentato i dati relativi al primo semestre 2020. Vediamo qui di seguito i tratti più interessanti.

(link per accedere all'articolo di analisi di FEVER TREE https://www.lombardreport.com/2020/9/6/alla-base-dei-cocktail/)

FATTURATO DI FEVER TREE:

L’impatto della pandemia ha pesantemente intaccato Il contesto in cui opera FEVER TREE. In un scenario altamente sfidante, la società ha dimostrato una grandissima capacità di resilienza riuscendo a contenere la riduzione dei ricavi nel H1 2020 all’11% (da £ 117,3 mln ai £ 104,2) .

L’inevitabile sofferenza dimostrata dal comparto On-Trade è stata quasi del tutto compensata da una straordinaria crescita riportata dal canale Off-Trade.

Dal punto di vista geografico, l’area USA (26,3% del fatturato) ha riportato una crescita del +39% mentre hanno sofferto le aree UK (26,3% del fatturato) ed Europa (19,7% del fatturato) riportando rispettivamente una contrazione del -20% e -29%.

MARGINE LORDO DI FEVER TREE:

Il Covid-19 ha sacrificato maggiormente i ricavi del comparto più profittevole (On-Trade). Ne ha sofferto pertanto la marginalità lorda che è passata dal 50,5% nel H1 2019 al 46,8% nel H1 2020.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI FEVER TREE:

La posizione finanziaria netta migliora ulteriormente: il core business di FEVER TREE, nel H1 2020, ha generato £ 8,6 mln di free cash flow  che si aggiungono ai precedenti £ 128,3 mln. Il totale della liquidità detenuta da FEVER TREE ammonta a  £ 136,9 mln a fronte di zero debiti di natura finanziaria.

OUTLOOK DI FEVER TREE:

Il management sottolinea di aver registrato un incoraggiante inizio del H2 2020 e si aspetta di poter raggiungere per l’intero esercizio un fatturato complessivo tra i £ 235-243 mln ipotizzando di non incorrere in ulteriori fasi di lockdown.

COMMENTO DI TIM WARRILLOW (CEO DI FEVER TREE):

“Sono molto orgoglioso dei risultati riportati e di come abbia  reagito FEVER TREE nel corso dei primi sei mesi dell’anno. Non abbiamo licenziato nessuno ma bensì abbiamo assunto altre 20 persone all’interno della nostra realtà.

La performance dell’ Off-Trade ha superato le nostre aspettative. Durante la fase di lockdown è aumentato sensibilmente l’interesse delle persone verso il mondo dei cocktail: in molti si sono avvicinati a questo mondo provando a realizzare a casa le loro miscele preferite. FEVER TREE ne ha beneficiato sia in termini di fatturato che di penetrazione del marchio nelle varie aree geografiche.

Il comparto On-Trade ha inevitabilmente sofferto. In questa delicata fase abbiamo provveduto a supportare i nostri clienti del comparto On-Trade.

La seconda metà dell’anno è iniziata in modo incoraggiante. La fase rimane delicata ma ho piena fiducia che usciremo fortificati dalla crisi”.

Il management ha confermato il pagamento dei dividendi in favore degli azionisti, in crescita rispetto al 2019: si passa da 5,20 (pence per share) a 5,41.

REAZIONE DEL TITOLO FEVER TREE:

Poco dopo la pubblicazione della semestrale, il titolo è arrivato a perdere addirittura il 10% rispetto alla chiusura del giorno precedente. La giornata è stata caratterizzata da una forte volatilità perché le quotazioni, durante la sessione, hanno recuperato integralmente la discesa chiudendo la seduta con un +1,27%.

Le quotazioni si mantengono sopra la mm 200gg.

Il 22 Settembre sarà il turno di RATTI, ultimo titolo tra quelli trattati a dover passare il vaglio del test semestrale.

A seguito di questo evento si provvederà a riepilogare l'andamento delle segnalazioni.