L’ha stabilito la Bce: non è un divieto (non potrebbe esserlo) ma una sollecitazione. Possibili effetti in Borsa lunedì.
Cedole & dividendi
La decisione è stata annunciata ieri sera dopo la chiusura delle Borse: la Bce e quindi Bankitalia di rimando hanno sollecitato le banche dell’area di competenza a non distribuire dividendi. Questa in sintesi la sollecitazione:
1°) l’invito ha una durata limitata: almeno fino al prossimo mese di ottobre;
2°) stessa pressione per quanto riguarda i “buy back”;
3°) l’intervento riguarda i dividendi non ancora distribuiti e anche quelli messi all’ordine del giorno di assemblee degli azionisti (è il caso per esempio di Banca Intesa);
4°) occorre che gli istituti di credito guardino con oculatezza agli effetti della pandemia in corso, intervenendo il più possibile nei confronti dell’economia reale.
Il verdetto, che non è espresso in termini di obbligo ma di sollecitazione (da cui nessuna banca potrà inevitabilmente esimersi), cancella il rischio di una politica a macchia di leopardo relativamente alla distribuzione di dividendi, come già si stava delineando da qualche giorno, con annunci del tutto contradditori.
La decisione è più che corretta, data la gravità del momento, ma porterà immancabilmente a pressioni ribassiste per le azioni del settore. Resta poi da capire se quel “fino a ottobre” sarà interpretato come rinuncia definitiva per il dividendo 2019 oppure come rinvio di alcuni mesi, con magari l’erogazione a partire dall’autunno di una quota parte rispetto a quanto inizialmente previsto.