NASDAQ100 WEEKLY - Altra settimana storica per l'indice azionario tecnologico !


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
CONSIGLIAMO DI SEGUIRE IN PAPER TRADING LE OPERAZIONI PER QUALCHE SETTIMANA PRIMA DI APPLICARLE.

Le azioni statunitensi sono all'apice di un'impresa straordinaria: stabilire nuovi massimi storici durante una pandemia. L’indice del NASDAQ100 in chiusura di settimana ha fatto registrare un nuovo massimo storico ma ciò che stride è che la partecipazione al rally continua ad assottigliarsi ad una manciata di big caps (FAANG + Tesla e qualche altra big). Anche l'S&P 500 ha fatto registrare, finalmente, i nuovi massimi storici ma, complice il presumibile scattare di alcuni stop sotto i recenti minimi del dollaro index che si è inabissato fino a 92,127 (minimi dall’aprile 2018) l’indice si è riportato sotto i massimi violati per ben due volte di seguito chiudendo sempre al di sotto di tale valore e solo nell’ultima seduta della settimana la chiusura è stata appena, appena sopra il precedente massimo storico, cosa che induce molti a nominare figure come "falso breakout" e "doppio massimo". Naturalmente, nella situazione in cui siamo, non si può escludere affatto un "double dip", cioè un segnale della necessità di consolidamento, come avvenuto per l'oro nelle ultime 2 settimane. Vedremo.

Ci sono segnali che almeno alcuni leader di Corporate America sono scettici sulla sostenibilità di un mega rally che ha catapultato l'S&P500 del 51% dai minimi del 23 marzo. Infatti, i CEO, i principali azionisti e altri dirigenti senior si stanno affrettando a togliere le “fiches” dal tavolo e portare a casa i guadagni.

Secondo TrimTabs Investment Research, i cosiddetti addetti ai lavori hanno scaricato azioni per un valore di oltre 50 miliardi $ dall'inizio di maggio ed agosto è sulla buona strada per essere il terzo mese degli ultimi quattro in cui l'insider selling ha superato i 15 miliardi $. L'insider selling è a un ritmo mai visto dal 2006.

Il ritmo della vendita di informazioni privilegiate potrebbe essere un segnale di avvertimento per il mercato in forte espansione in quanto gli addetti ai lavori, per definizione, sono a conoscenza di più informazioni sulla vera salute delle loro aziende rispetto agli investitori medi. E se fossero fiduciosi nel rally del mercato, è improbabile che gli stessi vendano ora. Eppure molti si stanno dirigendo verso l'uscita proprio mentre i mercati fanno registrare nuove pietre miliari.

Peter Boockvar, chief investment officer di Bleakley Advisory Group. Ha detto: "Se sei un dirigente e vedi un ambiente economico difficile, il mercato ti sta dando un regalo con questo forte rimbalzo. A quanto pare gli addetti ai lavori pensano che questo sia il momento di esercitare le opzioni".

Altri investitori si stanno accumulando nel mercato. L'indice CNN Business Fear & Greed è saldamente in territorio di "avidità" e alcune metriche di valutazione dell'S&P500 sono ben al di sopra delle norme storiche.

Sempre Boockvar ha detto: "Il sentiment è molto vertiginoso. Le valutazioni sono gonfiate. Ma questo può rimanere tale per un po' di tempo".

Pochi avrebbero potuto immaginare quanto velocemente i mercati si sarebbero ripresi da una pandemia che aveva causato disoccupazione di massa e un'ondata di fallimenti aziendali. Se l'S&P500 chiudesse sopra 3.393,52 rappresenterebbe il primo massimo storico dell'indice, ciò segnerebbe la fine del mercato ribassista di febbraio, rendendolo il più breve nella storia.

Marc Chaikin, fondatore di Chaikin Analytics, una società di ricerca sugli investimenti quantitativi ha dichiarato: "Gli addetti ai lavori potrebbero guardare le azioni e dire che il mercato è andato avanti rispetto a sè stesso". Eppure queste preoccupazioni tra gli addetti ai lavori non alterano la forza trainante del rally del mercato: soldi facili dalla Federal Reserve.

Dice Chaikin: "Al mercato non interessa. È un mercato indotto dalla FED, guidato dalla liquidità. Il denaro non ha un posto dove andare."

Riducendo i tassi di interesse a zero e inghiottendo miliardi $ di obbligazioni, la FED ha essenzialmente costretto gli investitori a scommettere su azioni rischiose. E lo hanno fatto.

Chaikin ha detto che l'insider selling è stato pesante per due società su cui è molto ottimista: il gigante biotech REGENERON e il produttore di chip NVIDIA, ognuna delle quali ha visto i prezzi delle loro azioni salire alle stelle quest'anno, ma Chaikin impassibile dice: "Questo in realtà non mi dice nulla. In un mercato dinamico, l'insider selling non è una bandiera nera"

Perché gli addetti ai lavori vendono? Nessuno lo sa !

È importante notare che mentre gli addetti ai lavori devono documentare quando acquistano e vendono azioni, non hanno bisogno di dire perché. Ciò significa che non è chiaro se gli addetti ai lavori stiano scaricando azioni perché temono una bolla di mercato o semplicemente perché hanno bisogno di raccogliere denaro per acquistare una nuova casa.

Nicholas Colas, co-fondatore di DataTrek Research ha detto: "Forse stanno solo elaborando i propri bilanci personali. Queste sono persone reali che prendono decisioni economiche reali. I dirigenti aziendali potrebbero anche scegliere di incassare “fiches” perché temono per il proprio lavoro poiché le aziende meditano sul taglio dei costi durante la pandemia. Questi non sono investitori della domenica, sono dirigenti che cercano di disporre della giusta quantità di denaro in banca nel caso vengano licenziati".

A fronte di ciò, la situazione sui mercati non potrebbe essere più tranquilla, con l'S&P500 che ad Agosto ha scambiato in un range di meno del 3% per ora, con il put call ratio ai minimi e un’altra serie di indicatori che mostrano estrema compiacenza.

L'indice Panic Euphoria di Citigroup ha raggiunto 0.91, un livello che non si vedeva dal 2001 e che è coerente con un 95% di probabilità di ritorni negativi a 12 mesi, secondo il modello.

Ormai la maggioranza degli intervistati ritiene che siamo in un nuovo bull market. Il posizionamento sull'azionario USA è leggermente sovrappeso, e in generale ben sopra la media storica e la percentuale di intervistati che ritiene che l'economia mostrerà crescita nei prossimi 12 mesi è sui massimi storici.

La percentuale di intervistati che ritiene che non siamo più in recessione ma all'inizio di un ciclo di espansione è in forte crescita, gli stessi nell'ultimo mese hanno aumentato l'azionario, ma iniziando a tagliare US e tech, e ridotto bonds e cash in portafoglio. ma ancora non a livelli da far diventare il positioning una minaccia per l'azionario globale.

Analizziamo ora graficamente la settimana sui 3 principali indici azionari, iniziando dal NASDAQ100 che prosegue il suo cammino al rialzo registrando un nuovo massimo storico a 11574.79, infrangendo l’importante resistenza in area 11300 (estensione del 161,8% del movimento 2-3-4 in giallo). L’indice RSI a 68 indica che, nonostante i continui nuovi massimi, la partecipazione dei titoli dell’indice non è uniforme ma relegato solo a quelli a maggiore capitalizzazione, come precedentemente scritto, quindi per il consolidamento di questa area ed ulteriori rialzi prima in area 11700 ma, certamente, sulla più importante area 12000 è necessario che avvenga una rotazione titoli, per non fare affidamento solo e sempre sui soliti FAANG! Di contro, tralasciando il minimo del pullback a 10850, il primo vero supporto lo troviamo in area 10500 e 10300 (ritracciamento del 27,2% dai massimi). La settimana si è chiusa a 11555.16 con un guadagno del + 3,50% che porta il segno positivo da inizio 2020 al + 32,31%.

Mentre per quanto riguarda l’indice S&P500 anche se è riuscito, finalmente, a rompere il massimo storico precedente a 3393.52, portandolo al nuovo 3399.96, solo nella giornata di venerdì è riuscito a chiudere appena sopra il precedente massimo storico. Che l’indice manchi di momentum è molto evidente e con queste premesse l’area dei 3500, al momento, sembrano molto lontana. discreto guadagno settimanale con nuovi massimi relativi registrati ad un soffio dal massimo storico del 19 febbraio a 3393.52. Sembra oramai assodato che una puntatina sopra la farà, facendoci procedere ad un nuovo conteggio delle onde. Area 3500 nuovo target? Staremo a vedere! Di contro primo supporto in area 3200 per poi arrivare in area 3050 (M.M. 200 semplice – in bianco). La settimana di contrattazione si è chiusa a 3397.16 con un guadagno del + 0,72% che ha portato il guadagno da inizio anno a + 5,15%.

Infine l’indice DOW JONES che non crepa e non cresce. Nessuna chiusura del Gap dello scorso febbraio e massimi storici precedenti da vedere solo con il binocolo. Al ribasso abbiamo come primo supporto la M.M. 200 semplice (in bianco) in area 26250 ma ben più importante l’area 25450 (ritracciamento del 27,2% dai massimi relativi). Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 27930.33 il che porta ad un guadagno settimanale invariato con il deficit da inizio anno, anch’esso invariato, al – 2,13%. Di seguito i relativi grafici:

ORO INDEX

Dieci giorni fa sia l'oro che l'argento hanno subito forti cali, sebbene nelle negoziazioni di giovedì 13 agosto i prezzi abbiano registrato un parziale recupero in quanto l'oro veniva scambiato a 1947 $/oz, dopo aver toccato il minimo di 1864 $/oz nella giornata di mercoledì 12. Nello stesso lasso di tempo, l'argento quotava a 26,65 $/oz dopo aver visto un minimo di 23,40 $/oz, come illustrato nel grafico:

Il problema di fondo è la mancanza di liquidità a Londra. La rapida espansione degli ETF fisici ha spinto il mercato verso misure di emergenza, con l'ETF GLD che ha segnalato la Banca d'Inghilterra come sub-depositario per un importo di 70 tonnellate, che può essere noleggiato solo da un conto accantonato di una banca centrale. Qualsiasi carenza di materiale fisico a fini di negoziazione deve essere compensata mediante leasing, ma come soluzione temporanea, il leasing è molto pericoloso perché la proprietà dell'oro rimane al locatore. Le 70 tonnellate nei caveau della BoE non sono di proprietà di GLD e la sua unica funzione è quella di far quadrare i conti. La tabella seguente fornisce un'approssimazione del problema:

Una delle maggiori tendenze nel mercato del metallo prezioso quest'anno, a parte il rapido aumento del prezzo, è stata l'ampio afflusso di investitori negli Exchange Traded Fund (ETF) garantiti da oro e il corrispondente aumento delle partecipazioni in oro di questi ETF. Come evidenziato dal World Gold Council, sponsor del gigantesco SPDR Gold Trust (GLD) attraverso la sua consociata interamente controllata World Gold Trust Services, gli ETF garantiti da oro hanno avuto il loro ottavo aumento mensile consecutivo nel mese di luglio soprattutto da parte dell'SPDR Gold Trust, il più grande ETF sull'oro del mondo, che utilizza HSBC Bank Plc London come depositario per i suoi lingotti d'oro. Tra gennaio e luglio inclusi, GLD ha aggiunto 348 tonnellate nette d'oro, la maggior parte delle quali dalla fine di marzo. Infatti, dal 20 marzo alla fine di luglio, le riserve auree di GLD sarebbero aumentate di 333 tonnellate nette di lingotti d'oro, passando da 908 tonnellate a 1241 tonnellate. Si può vedere il forte aumento delle disponibilità in oro GLD nel periodo da fine marzo a luglio nel grafico sottostante:

E da dove hanno preso tutti questi lingotti d'oro extra gli ETF sull'oro in un breve lasso di tempo? Se HSBC è il custode di SPDR Gold Trust a Londra, la risposta è da qualsiasi luogo possibile, compresi i lingotti d'oro presso la Banca d'Inghilterra, nella veste di prestatore di ultima istanza o sub-depositario. Come facciamo a saperlo? Perché all'inizio di maggio, in una dichiarazione alla SEC USA del primo trimestre del 2020, l'SPDR Gold Trust (GLD) ha rivelato che a partire dal 15 aprile ha iniziato a detenere lingotti d'oro conservati presso la “subcustodian GLD Bank of England” e che al 27 aprile, 45.91 tonnellate di lingotti d'oro GLD erano conservati nei caveau della Banca d'Inghilterra, costituendo il 4,4% di tutto l'oro che l'SPDR Gold Trust deteneva in quel momento. Ad eccezione di un'occasione relativa al primo trimestre del 2016, l'SPDR Gold Trust normalmente non aveva mai avuto bisogno di ricorrere al deposito di oro al di fuori del caveau della HSBC di Londra, quindi perché doveva farlo all'inizio in Aprile? Ma andiamo avanti fino al 10 agosto, quando l'SPDR Gold Trust ha dichiarato alla SEC che il deposito nel secondo trimestre 2020, rivela che il totale delle disponibilità d'oro di GLD nei caveau della Banca d'Inghilterra era salito a 70 tonnellate che potrebbe trattarsi di 24 tonnellate nette aggiuntive di lingotti d'oro al 21 maggio, ma ciò non chiarisce se le precedenti 45 tonnellate siano state effettivamente acquistate e trasferite al depositario principale HSBC; se così fosse, negli ultimi mesi GLD avrebbe, tra acquisti e nolo, aumentato la propria disponibilità di almeno 110 tonnellate, il che la dice lunga sull’appetito degli investitori per questa commodity. 

A livello operativo nulla è cambiato rispetto alla fine della scorsa settimana, con chiusure praticamente uguali anche se, nella giornata di mercoledì un rimbalzo fino a 2024 $/oz. ci aveva fatto sperare che la fase di pullback fosse terminata e che i prezzi potessero essere proiettati verso l’area 2300 $/oz.; ma è solo questione di tempo. Al ribasso tiene bene la prima resistenza posta in area 1915 $/oz. (ritracciamento del 27,4% dai massimi storici). Per quanto riguarda il nostro investimento sull’ETF (PHAU) con la strategia “The Challenger” un eventuale pullback più profondo ci farebbe aprire un ulteriore posizione rialzista.

La settimana si è chiusa a 1947.60 $/oz. con una perdita del – 0,30% che porta il guadagno da inizio anno al + 28.22%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1939.64 $/oz. con un guadagno da inizio anno del 27,85%, Di seguito il grafico weekly dell’ORO INDEX:

LA POLITICA USA DI DONALD TRUMP

Il presidente Donald Trump ha dichiarato di aver annullato i colloqui commerciali dello scorso fine settimana con la Cina, sollevando dubbi sul futuro di un accordo che ora è il punto più stabile in una relazione sempre più tesa.

"Ho annullato i colloqui con la Cina", ha detto Trump martedì a Yuma, in Arizona. "Non voglio parlare con la Cina in questo momento."

L'accordo commerciale di fase uno, entrato in vigore a febbraio, aveva chiesto discussioni sull'attuazione dell'accordo ogni sei mesi. Il vice premier cinese Liu He avrebbe dovuto tenere una videoconferenza con il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Robert Lighthizer e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, ma è stata rinviata a tempo indeterminato.

Mercoledì, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha rimandato il commento al "dipartimento competente" quando gli è stato chiesto delle osservazioni di Trump sui colloqui commerciali.

Secondo Greg Gilligan, presidente della Camera di commercio americana in Cina, i colloqui tra Stati Uniti e Cina continuano regolarmente a livelli inferiori, mentre gli acquisti da parte della Cina potrebbero avvenire più rapidamente; mercoledì scorso ha dichiarato: "c'è un impegno e un progresso assolutamente in atto. Penso che entrambe le parti riconoscano che questo è davvero il collante che tiene insieme il rapporto. Non ci sono molti altri canali di comunicazione che funzionano bene, quindi questo è un motivo per un pò di ottimismo in uno scenario altrimenti piuttosto cupo nelle relazioni".

Mentre la Cina sta apportando molti dei cambiamenti strutturali che ha promesso su questioni come la protezione della proprietà intellettuale, i suoi acquisti di beni statunitensi sono ben al di sotto di dove dovrebbero essere per raggiungere gli obiettivi promessi, e non c'è quasi nessuna possibilità che possano essere soddisfatti ora che la pandemia ha arrecato ingenti danni all'economia globale. Un crollo dell'accordo rischia di portare al ritorno della guerra tariffaria “tit-for-tat” che ha danneggiato il commercio e le aziende in tutto il mondo.

Se gli Stati Uniti si ritirassero dall'accordo di fase uno, la risoluzione dell'accordo richiederebbe una notifica scritta e avrebbe effetto 60 giorni dopo, a meno che entrambe le parti non concordino una data diversa. Trump ha detto: "Vedremo cosa succederà"

Ora si afferma che non si è mai arrivati a nessuna data ufficiale tra Washington e Pechino, ma il South China Morning Post ha riferito che erano fissati per sabato scorso 15 agosto. In precedenza, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha affermato che informazioni sui colloqui ad alto livello verranno rilasciate "a tempo debito". Mei Xinyu, ricercatore presso un ufficio del ministero del Commercio cinese., ha dichiarato: "Le recenti sanzioni statunitensi contro le aziende cinesi, molto probabilmente hanno avuto un impatto negativo sui colloqui, creando problemi. Se gli Stati Uniti vogliono fornire un ambiente stabile o turbolento per le imprese, dipende interamente da loro; la Cina dovrebbe essere l’ancora della stabilità e dell’ordine”.

Trump ha aumentato la pressione sulla Cina su tutte le situazioni, dalla democrazia a Taiwan ed Hong Kong, alle app popolari di WeChat e TikTok, mentre cerca di recuperare terreno nei sondaggi prima delle elezioni di novembre. Uno dei suoi obiettivi principali era di abbassare il deficit degli Stati Uniti con la Cina attraverso l’accordo commerciale, che ora è di nuovo in aumento.

Il Bureau of Industry and Security (BIS) del Department of Commerce (Commerce) in settimana ha ulteriormente limitato l'accesso, da parte di Huawei Technologies e delle sue affiliate non statunitensi, agli articoli prodotti a livello nazionale e all'estero da tecnologia e software statunitensi. Inoltre, il Bureau ha aggiunto altre 38 affiliate Huawei all'elenco delle società, che impone un requisito di licenza per tutti gli articoli soggetti alle normative EAR (Export Administration Regulations). BIS ha inoltre imposto requisiti di licenza su qualsiasi transazione riguardante articoli soggetti alla giurisdizione di controllo delle esportazioni commerciali in cui è coinvolta una parte delle società facenti parte dell’elenco, ad esempio quando Huawei (o altre società facenti parte dell’elenco) agisce come acquirente, intermediario o utente finale. Queste azioni, efficaci immediatamente, impediscono i tentativi di Huawei di aggirare le restrizioni emanate dagli Stati Uniti. 

Nel maggio 2020, la BRI ha emanato un emendamento che limita ulteriormente a Huawei l'ottenimento di chip di fabbricazione straniera sviluppati o prodotti da software o tecnologia statunitense nella stessa misura dei chip statunitensi comparabili. Il Segretario al Commercio Wilbur Ross ha affermato: “Poiché abbiamo limitato il suo accesso alla tecnologia statunitense, Huawei e le sue affiliate hanno lavorato attraverso terze parti per sfruttare la tecnologia statunitense in un modo che mina gli interessi della sicurezza nazionale e della politica estera degli Stati Uniti. Questa azione su più fronti dimostra il nostro impegno continuo a impedire la capacità di Huawei di farlo ".

La licenza generale temporanea (TGL) è ora scaduta. Questa regola protegge ulteriormente la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e gli interessi di politica estera concedendo un'autorizzazione permanente limitata per la società Huawei.

Per quanto riguarda la “querelle” politica circa gli ulteriori aiuti economici da erogare, il presidente della Camera Nancy Pelosi ha dichiarato che i democratici potrebbero essere disposti a fare più tagli alla loro proposta di stimolo economico per sigillare un accordo con i repubblicani e accelerare gli aiuti dovuti alla pandemia, per poi tornare dopo le elezioni di novembre con ulteriori punti all'ordine del giorno.

"Siamo disposti ad andare incontro alle precedenti offerte dei repubblicani a metà strada, non tagliando a metà la nostra offerta, per soddisfare le esigenze in questo momento. Riprenderemo il discorso su altri punti a gennaio."

Ma entrambe le parti sono in una situazione di stallo sul progetto di legge di stimoli, anche se questo sondare le aperture potrebbe portare a riavviare i negoziati. Il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, e il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, hanno affermato che la decisione della Pelosi di stanziare 25 miliardi $ di finanziamenti per il servizio postale, una somma minore dal piano di aiuti originale, si pone come un’apertura per i futuri colloqui.

McConnell in un'intervista al Louisville Courier Journal ha detto: “Questo potrebbe aprire l'opportunità di una discussione su qualcosa di più piccolo (come entità economica) di quello su cui l'oratore e il leader del Senato democratico stavano insistendo e che rappresentava un punto di impasse, anche se è improbabile che il Senato accetti il ​​disegno di legge dei Democratici a favore dell'ufficio postale, che la Camera dovrebbe approvare sabato.

La Pelosi ha detto che è ansiosa di ottenere un pacchetto di stimoli attraverso il Congresso prima che i legislatori nel prossimo mese debbano adottare un disegno di legge necessario per mantenere il governo in funzione quando il nuovo anno fiscale inizierà il 1° ottobre. "Dobbiamo cercare di arrivare a quell'accordo ora", ha detto la Pelosi.

La Camera controllata dai democratici ha approvato un pacchetto di stimoli del valore di circa 3,5 trilioni $ a maggio. I repubblicani del Senato hanno offerto il loro piano da 1 trilione $ alla fine di luglio. Ma i negoziati tra i leader democratici e la Casa Bianca sono bloccati dal 7 agosto. La Pelosi aveva detto in precedenza che i Democratici avrebbero potuto tagliare la loro offerta di 1 trilione $ se i Repubblicani avessero aumentato la loro di 1 trilione $.

L'amministrazione Trump ha sostenuto un approccio più soft, spingendo per un pacchetto più piccolo che affronti aree su cui entrambe le parti sono d'accordo. Un punto critico chiave finora è stata la decisione di un pacchetto di aiuti da parte democratica per quasi 1 trilione $ per le autorità statali e locali, che hanno visto le loro finanze paralizzate dal crollo dell'economia in recessione. Il presidente Donald Trump dice che la mossa ricompenserebbe anche quelle amministrazioni che hanno mal gestito i fondi.

Mnuchin, uno dei due principali negoziatori repubblicani insieme al capo di stato maggiore Mark Meadows, ha detto all'inizio di settimana che sperava di incontrare la Pelosi a fine settimana per riprendere i colloqui dichiarando: "Dal momento che il presidente Pelosi sta tornando a guardare Postal, si spera che sarà più interessata a sedersi". Ha notato che la Camera ha ora in programma di tornare in seduta, per raccogliere fondi per il servizio postale, che è stato coinvolto in una battaglia politica in vista delle elezioni di novembre che prevedono le votazioni per corrispondenza.

I repubblicani del Senato stanno facendo ora circolare notizie circa una proposta scarna, che dovrebbe includere denaro per il servizio postale, indennità di disoccupazione supplementare e aiuti per le piccole imprese e per la riapertura delle scuole.

POLITICA DELLA FEDERAL RESERVE

Uscito in settimana il report (minute) dei membri del Federal Open Market Committee nella riunione della sessione del 28-29 luglio u.s. nella quale hanno espresso preoccupazione sul futuro dell’economia, affermando che il Coronavirus probabilmente continuerà a frenare la crescita e potenzialmente a rappresentare dei pericoli per il sistema finanziario. Il braccio decisionale della FED ha votato per mantenere i tassi di interesse a breve termine ancorati vicino allo zero, citando un’economia che è al di sotto dei suoi livelli pre-pandemici. I funzionari della riunione “hanno convenuto che l’attuale crisi della sanità pubblica peserà pesantemente sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione nel breve termine e pone rischi considerevoli per le prospettive economiche a medio termine”.

Come il presidente Jerome Powell ed i leader della FED hanno sottolineato più volte, il verbale ha rilevato un consenso sulla necessità di un maggiore aiuto fiscale da parte del Congresso, che si è preso una pausa senza trovare un accordo per ulteriori finanziamenti di salvataggio considerato che, elementi critici come una maggiore assicurazione contro la disoccupazione, sono oramai scaduti. A causa dell’impatto che il virus avrà sull’economia, i membri del FOMC hanno affermato di aspettarsi di mantenere l’attuale tasso di prestito overnight in un intervallo compreso tra 0% e 0,25% fino a quando non saranno “sicuri che l’economia abbia resistito agli eventi recenti e sia attiva per raggiungere i massimi obiettivi di occupazione e stabilità dei prezzi stabiliti dal Comitato”.

Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è crollato a un tasso del 32,9% nel secondo trimestre poiché la pandemia ha interrotto la maggior parte delle attività non essenziali. Un ritorno alla crescita è previsto nel terzo trimestre, anche se una recrudescenza del virus getta dei dubbi su quanto possa essere aggressivo il rimbalzo. Oltre alle preoccupazioni per la crescita generale, i membri hanno affermato di essere preoccupati per i rischi per il sistema finanziario. Sebbene Powell e altri funzionari della FED abbiano ripetutamente dichiarato che le banche e le istituzioni correlate sono generalmente in ottima forma, i membri del comitato durante la riunione hanno affermato di essere preoccupati che le cose potrebbero cambiare se la diffusione del virus persistesse rendendo gli scenari “più avversi” per il futuro. I funzionari hanno anche espresso preoccupazione per i crescenti livelli di debito pubblico. Il governo federale ha ora 26,6 trilioni $ di debiti, dei quali più di 3 trilioni $ sono stati contratti durante la pandemia con il Congresso e la Casa Bianca che si sono affrettati a concedere aiuti a coloro che sono stati colpiti dalla chiusura economica. Ciò ha coinciso con una corsa al mercato dei Treasury e sta sollevando preoccupazioni sul fatto che l’elevato livello di emissione “potrebbe avere implicazioni per il funzionamento del mercato”.

Sulla questione dei limiti di rendimento, i funzionari hanno continuato a esprimere scetticismo sulla sua utilità. Nel verbale si fa specifico riferimento al fatto che “Tra i partecipanti che hanno discusso questa opzione, la maggior parte ha ritenuto che i limiti di rendimento e gli obiettivi avrebbero probabilmente fornito solo modesti benefici nell’attuale contesto, poiché le indicazioni previsionali del Comitato riguardo al percorso del tasso sui fondi federali apparivano già altamente credibili e sui tassi di interesse a più lungo termine, questi erano già bassi”.

Le indicazioni previsionali potrebbero essere aggiornate, sebbene non vi fossero indicazioni su un calendario. I membri hanno indicato che “fornire maggiore chiarezza in merito al probabile percorso dell’intervallo obiettivo per il tasso sui fondi federali sarebbe, ad un certo punto, opportuno”. La forma che potrebbe assumere sarebbe “basata sui risultati” o orientata al raggiungimento di obiettivi specifici prima che i tassi si muovano. Il mandato della FED ora è di “piena occupazione e stabilità dei prezzi”, ma la previsione basata sui risultati aggiungerebbe obiettivi specifici sul tasso di disoccupazione e sull’inflazione. I membri hanno anche discusso, sulla base di tali decisioni, su una data di calendario specifica, forse in combinazione con gli obiettivi del doppio mandato.

La discussione ha incluso anche il discorso sugli attuali acquisti di obbligazioni della FED, che hanno spinto le sue partecipazioni nel bilancio da quasi 4,4 trilioni $ pre-pandemia a 7 trilioni $ora. I funzionari si sono opposti all’uso del termine “quantitative easing” per descrivere le operazioni, poiché riporta agli acquisti effettuati nell’era della crisi finanziaria mirata ad abbassare i tassi a lungo termine per aumentare in modo specifico e più ampio la base economica. Tuttavia, i verbali hanno indicato che “molti” funzionari vogliono vedere la FED inquadrare gli acquisti come aventi un “ruolo nel promuovere condizioni finanziarie accomodanti e sostenere la ripresa dell’economia” e questo tipo di linguaggio è più in linea con il QE tradizionale.

Quincy Krosby, chief market strategist presso Prudential Financial, ha affermato: “I verbali hanno sottolineato la necessità di un pacchetto fiscale ed il presidente Powell è stato irremovibile sul fatto che abbiamo bisogno di vedere approvato un altro pacchetto, soprattutto perché vedono gli effetti negativi del rallentamento”. I commenti hanno inoltre indicato che, sebbene i membri siano favorevoli ad aggiungere chiarezza alle loro aspettative per quando aumenteranno nuovamente i tassi, sembravano rifiutare la probabilità di utilizzare acquisti di obbligazioni per controllare i rendimenti dei titoli di Stato. Oltre a cercare le ragioni alla base delle decisioni politiche, gli investitori si sono concentrati su eventuali indizi su una migliore “forward guidance” o sui parametri per la futura azione sui tassi.

DATI MACROECONOMICI

La pubblicazione dei nuovi cantieri di Luglio in US ha mostrato una clamorosa sorpresa positiva, 1.496.000 (+ 22.6%) dal precedente mese di 1.220.000 e contro stime per 1.240.000. Stessa cosa dicasi per i permessi di costruzione sempre di luglio, che anticipano i cantieri di 6 settimane, sono saliti a 1.495.000 (+18.8%) dal precedente mese di 1.258.000 e contro attese degli analisti per 1.320.000.

Passiamo al dato sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che sono tornate sopra il milione, proprio nella settimana della rilevazione dei nuovi occupati di Agosto. La settimana scorsa sono state 1.106.000 da attese per 920.000, dai 971.000 (dato rivisto) della settimana precedente.

Sotto le attese anche il dato previsionale di agosto sull’attività manifatturiera di zona a cura della FED di Philadelphia, uscito a 17.2 dal 24.1 del precedente mese e contro attese degli analisti per 20.8, che rimane però significativamente in territorio di espansione.

Numeri decisamente migliori delle attese e dei precedenti dati, ad indicare una chiara accelerazione, in particolare nel settore dei servizi sui dati preliminari di agosto dei PMI, manifatturieri e servizi, a cura di Markit. Il primo (manifatturiero) è uscito a 53.6 punti contro il precedente 50.9 e contro attese per 51.9 mentre il secondo è uscito a 54.8 punti dal precedente 50 e contro attese per 51. Stessa cosa, se non ancora in misura maggiore, sul versante immobiliare nel quale, le vendite di case, sono l'ennesimo indicatore di un settore in enorme accelerazione. Il dato di luglio è uscito a 5.860.000 di case già esistenti vendute contro le 5,38 mln vendite attese dagli analisti ma, soprattutto, contro le 4,70 mln di quelle vendute nel mese di giugno.

PORTAFOGLIO AZIONARIO

Buona settimana per l’operatività con il Portafoglio LombardReport che ha riportato a casa due tozzi di pane grazie ai titoli USA, ZOOM COMMUNICATIONS con la strategia Breakout e WORKDAY con la strategia swing del NASDAQ100 Weekly. E proprio su questa strategia arriva la nota dolente costituita dal titolo BIOMARIN PHARMA che a causa di una notizia riportata circa la mancata autorizzazione da parte della FDA alla commercializzazione di un nuovo farmaco contro l’emofilia, prima di aver completato lo studio di fase 3 che testa su un numero più ampio di soggetti, l’efficacia e la sicurezza del farmaco stesso. La fase 3 si completerà a fine novembre 2021. Il titolo ha aperto in gap down del 30% ca. e noi come molti altri abbonati non sono stati eseguiti con la vendita del titolo in STOP. Pertanto abbiamo dovuto prendere una decisione non facile, vista la straordinarietà della situazione. Coloro che hanno avuto l’eseguito incassano la perdita e basta, mentre per tutti gli altri abbiamo deciso di non vendere il titolo e di monitorarlo per il futuro nella speranza che il raziocinio degli investitori riprenda il sopravvento e riporti i valori a livelli più consoni in considerazione di un evento NON DEFINITIVO, ma che slitterà di alcuni mesi. I ricavi della società negli ultimi anni sono sempre aumentati e dal primo trimestre 2019 distribuisce anche un dividendo agli azionisti. Ripeto, non è la nostra filosofia di investimento ma la classica eccezione che conferma la regola. 

Nel Portafoglio “The Challenger” tutto tranquillo. I valori dei titoli, sia quelli positivi che negativi, oscillano quotidianamente ma niente più, solo su TUI e più in basso per AURORA rimaniamo vigili per un ulteriore acquisto. Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SCORSA SETTIMANA.

ANALOG DEVICES – 1,0%. La società è impegnata nella progettazione, produzione e commercializzazione di un portafoglio di segnali analogici, segnali misti e digitali ad alte prestazioni elaborazione di circuiti integrati utilizzati in tutti i tipi di apparecchiature elettroniche, ha riportato utili nel 3° trimestre fiscale 2020 pari a 1,36 $/az. su ricavi per 1,46 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,28 $/az. su ricavi per 1,43 mld $. Il fatturato è diminuito del 1,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel 4° trimestre fiscale tra 1,22 e 1,42 $/az. su ricavi tra 1,37 e 1,51 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,24 $/az. su ricavi per 1,41 mld $.

Vincent Roche, presidente e CEO di Analog Devices, ha dichiarato: “Abbiamo operato eccezionalmente bene in questo ambiente incerto. I nostri risultati trimestrali sono stati al di sopra del punto medio delle nostre prospettive, a testimonianza della dedizione del nostro talentuoso team globale e della resilienza della nostra attività diversificata. La crescita dei ricavi è stata guidata dalla forza dei nostri mercati industriali e delle comunicazioni ed i margini operativi lordi sono rientrati nelle previsioni del nostro modello finanziario".

JD.com + 20,82%. E’ una società di vendita diretta online in Cina che acquisisce prodotti dai fornitori e li vende direttamente ai propri clienti tramite il proprio sito Web e le applicazioni mobili, ha riportato utili nel 2° trimestre 2020 pari a 0,50 $/az. su ricavi per 28,46 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,38 $/az. su ricavi per 27,45 mld $. Il fatturato è cresciuto del 30,0 % su base annua.

Richard Liu, presidente e CEO di JD.com, ha dichiarato: "Dall'epidemia, abbiamo costantemente sfruttato la nostra catena di fornitura e le capacità tecnologiche per garantire la fornitura costante ed ininterrotta delle necessità quotidiane dei nostri consumatori, contribuendo nel contempo a creare posti di lavoro all'interno del nostro ecosistema e supportare i partner commerciali rendendo dinamico l'ambiente economico. Sono grato per gli sforzi dei dipendenti e dei partner commerciali di JD nel presentare un altro trimestre solido dovuto ad una crescita dei ricavi, poiché la nostra vasta offerta di prodotti e servizi superiori continua ad attrarre un gran numero di nuovi utenti".

NVIDIA + 9,69%. La società di visual computing, che collega le persone attraverso il potente mezzo della computer grafica, ha riportato utili nel 2° trimestre 2020 pari a 2,18 $/az. su ricavi per 3,87 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,97 $/az. su ricavi per 3,65 mld $. Il fatturato è cresciuto del 30,0 % su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel 3° trimestre tra 2,41 e 2,70 $/az. su ricavi tra 4,31 e 4,49 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,17 $/az. su ricavi per 3,97 mld $.

Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA, ha dichiarato: "L'adozione del computing NVIDIA sta accelerando, generando ricavi record e una crescita eccezionale. La crescita dei giochi GeForce è accelerata man mano che i giocatori si immergono sempre di più nei mondi virtuali realistici creati da NVIDIA RTX ray tracing e AI, e sta uscendo la nostra nuova architettura Ampere GPU per una migliore elaborazione grafica utilizzata nei videogiochi.  sta uscendo dai blocchi, con i migliori fornitori di servizi cloud e produttori di server al mondo che si muovono rapidamente per offrire NVIDIA ha accelerato il computing. Mellanox, il segmento dei data center di NVIDIA, che include processori utilizzati nei sistemi di intelligenza artificiale (AI), cloud computing, e data center, è cresciuto notevolmente diventando il principale “business” della società. Infine la partnership con Mercedes-Benz per alimentare la sua flotta di auto di lusso di prossima generazione, dal computer al software AI e dal cloud all'auto, è innovativa”.

ROSS STORES – 7,27%. La catena di abbigliamento e moda per la casa a prezzi scontati negli Stati Uniti, ha riportato utili nel 2° trimestre 2020 pari a 0,06 $/az. su ricavi per 2,70 mld $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,26 $/az. su ricavi per 2,47 mld $. Il fatturato è diminuito del 32,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Barbara Rentler, A.D. della società, ha commentato: "Le vendite nei negozi durante il trimestre sono state influenzate da una serie di fattori. Durante le riaperture iniziali, le vendite sono aumentate rispetto ai nostri piani prudenti, poiché abbiamo beneficiato della domanda repressa e di ribassi di prezzi aggressivi sulle scorte di magazzino. Nelle settimane successive, le vendite sono state influenzate negativamente dall'esaurimento dei livelli di scorte dei negozi mentre stavamo aumentando le nostre capacità di acquisto e distribuzione".

SYNOPSYS + 8,64%. La società fornitrice di software, proprietà intellettuale e servizi utilizzati per progettare circuiti integrati e sistemi elettronici, ha riportato utili non GAAP nel 3° trimestre fiscale 2020 pari a 1,74 $/az. su ricavi per 964,10 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,34 $/az. su ricavi per 894,12 mln $. Il fatturato è aumentato del 13,0% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel 4° trimestre fiscale 2020 tra 1,51 e 1,56 $/az. su ricavi tra 1,0 e 1,03 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,69 $/az. su ricavi per 1,04 mld $. Inoltre per tutto l’anno 2020 la società prevede un utile NON-GAAP tra i 5,48 ed i 5,53 $/az. per ricavi tra 3,66 e 3,69 mld $ mentre la stima degli analisti è per un utile di 5,27 $/az. su ricavi per 3,63 mld $.

Aart de Geus, presidente e co-CEO di Synopsys, ha dichiarato: "Synopsys ha di nuovo ottenuto ottimi risultati nel terzo trimestre, offrendo ricavi record, utili per azione non GAAP e flusso di cassa operativo ottimi. Abbiamo assistito a una crescita dei ricavi a doppia cifra in tutta la gamma di prodotti ed in tutte le aree geografiche. La nostra intensa innovazione pluriennale sta determinando un aumento nei successi dei prodotti e nelle adozioni di produzione. Anche se il mondo sta attraversando le sfide pandemiche ed economiche, l'attività di progettazione globale e il coinvolgimento dei clienti stanno fiorendo. Grazie al nostro terzo trimestre fiscale molto forte, alla fiducia nelle nostre prospettive e al modello di business resiliente, abbiamo aumentato le previsioni dei ricavi 2020, il margine operativo, gli utili NON_GAAP ed il flusso di cassa operativo”.


ORDINI DI ACQUISTO NUOVE POSIZIONI DELLA SETTIMANA (8/24/2020)
Non sono presenti ordini di acquisto per la settimana entrante.

Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO