Borse europee in stand-by: in cerca di direzionalità


Piazza Affari termina la seduta di oggi martedì 12 gennaio 2021 in lieve flessione, con il FTSEMib (-0,33%) a 22.646 punti. Chiusura appena sotto alla parità anche per il resto dei principali indici del Vecchio Continente, tra cui Francoforte arretra del -0,08%, Madrid cede il -0,14%, Parigi il -0,20% ed infine Londra segna un -0,65%.

Seduta che non si discosta dall’apatia di ieri, se non per il fatto che gli indici hanno terminato le contrattazioni sopra i minimi toccati in giornata. Il focus dei mercati rimane sugli Stati Uniti, dopo la richiesta formale di impeachment per il presidente uscente Donald Trump da parte dei democratici. Complice della mancata direzionalità è anche la situazione epidemiologica nel mondo, con contagi crescenti ed alcune varianti più aggressive, che permette ai mercati solo di consolidare quanto guadagnato in virtù della stagione delle vaccinazioni appena iniziata. 

Giornata decisiva per le sorti dell’esecutivo, in vista dell’appuntamento del Consiglio dei Ministri di questa sera per l’approvazione del Recovery Plan. In Italia sembrano scarse le tensioni sui titoli di stato italiani, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a una leggera risalita, dai 106 punti della chiusura di ieri a quota 113. L’incertezza sulla tenuta del Governo che, secondo Mattarella, metterebbe in pericolo l'approvazione del Recovery Fund e potrebbe portare a elezioni anticipate, sembra convincere poco gli investitori. Questi ultimi ritengono infatti improbabile che l'attuale Parlamento decida per elezioni anticipate, per lasciare la gestione del Recovery Fund ad una probabile maggioranza del Centro Destra. 

Nello specifico la seduta ha visto primeggiare i titoli del risparmio gestito, seguiti dal comparto petrolifero automotive. I titoli del settore bancario concludono la sessione poco mossi. 

Tonfo di PRYSMIAN (-6,02%) a 28,70, dopo che la Clubtre (società controllata da TamburiIP) ha ceduto il 3,7% del capitale, perfezionando la l’operazione ad un prezzo di 29,25 euro per azione, incassando così 292,5 milioni di euro al lordo di oneri e commissioni.

Seduta brillante per il risparmio gestito, con AZIMUT (+2,16) a 18,20 che prevede di chiudere il 2020 con un utile netto compreso fra i 375 e i 415 milioni di euro, sopra il target di 300 milioni dichiarato a inizio anno. Ben intonata anche BANCA MEDIOLANUM (+3,60%) a 7,33, in scia ai dati sulla raccolta di dicembre. Denaro anche su FINECO BANK (+1,93%) a 14,00.

Sul rialzo del prezzo del petrolio, con il contratto consegna di febbraio sul Wti +1,47% a 53,02 dollari al barile e quello scadenza di marzo sul Brent + dell'1,58% a 56,54 dollari al barile, salgono anche i petroliferi: ENI (+0,85%) a 9,05, SAIPEM (+0,54%) a 2,41 e TENARIS (+2,88%) a 7,15.

Per l’automotive riprende colore FCA (+2,04%) a 14,67, nell'attesa della comunicazione della data in cui verrà distribuito il dividendo straordinario pre-fusione con Psa da 2,9 miliardi di euro. Tra gli industriali connessi all’automotive, registra un’importante progresso PIRELLI (+3,28%) a 4,53.

Banche deboli, con le big INTESA SANPAOLO (-0,24%) a 1,93 e UNICREDIT (-0,11%) a 8,02 appena sotto la parità. Fa meglio BANCO BPM (+0,31%) a 1,92, dopo la smentita di un avvicinamento con MPS (+0,45%) a 1,12.

 PORTAFOGLIO LOMBARD REPORT 

Il Portafoglio Lombard riguardante le "AZIONI ITALIANE BREAKOUT” termina con ENEL in ribasso del -1,62% a 8,80. L’altro buy del 14 dicembre rimane ancora di sola esclusiva degli abbonati, nell’attesa di altri entranti del nostro paniere di titoli.

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