Piazza Affari: esistono conferme oltre il ribasso


Piazza Affari termina la seduta di oggi lunedì 21 dicembre 2020 in forte ribasso, con il FTSEMib (-2,57%) a 21.410 punti. Terminano in scia anche i principali indici delle borse del Vecchio Continente, tra cui Londra cede il -1,73%, Parigi il -2,43%, Francoforte il -2,82% mentre Madrid lascia sul terreno il -3,08%.

Scivolone per le borse europee, che aprono la settimana di Natale con una nuova incognita: la nuova variante inglese di Coronavirus. 

Anche se le buone notizie sui mercati finanziari oggi non sono mancate, sono state oscurate dai già citati nuovi timori, che rendono incerta la ripresa su cui i mercati scommettevano dall’uscita dei vaccini anti-Covid-19. 

Tra queste, merita sicuramente un posto di rilievo il via libera dell’Agenzia europea del farmaco al vaccino di Pfizer/Biontech; le prime dosi per l'Italia partiranno dal Belgio il 24 dicembre e arriveranno allo Spallanzani di Roma a partire dal 26 per la successiva distribuzione in tutto il Paese. Il 27 è previsto il "Vaccine day”. 

Non da meno, almeno per quanto riguardava il possibile effetto propulsivo sui mercati, è l’accordo raggiunto al Congresso sul piano di aiuti Usa da 900 miliardi di dollari, un'intesa su cui gli investitori riponevano speranze da ormai più di due settimane e che poteva portare al balzo i principali indici borsistici, data la sua capacità di sostenere la ripresa economica americana.

Un primo segnale di controtendenza arriva da Wall Street, che dopo un primo ribasso sembra concludere la seduta nelle vicinanze della parità. 

Nello specifico, la seduta della piazza milanese ha visto soffrire la maggior parte dei settori con una vendita indiscriminata di titoli. Elevate flessioni per il settore bancario, seguito da quello industriale e dai petroliferi, su cui pesa il calo del prezzo del petrolio. 

Fra i bancari le big UNICREDIT e INTESA SANPAOLO terminano rispettivamente con un ribasso del -3,91% a 7,4 e del -3,49% a 1,86. Fa peggio BPER, che registra una flessione del -4,03% a 1,39. Una delle poche eccezioni è CREVAL (+0,31%) a 11,58, che mantiene il prezzo sopra all’Opa lanciata da CREDIT AGRICOLE ITALIA (-2,91% a 10,01) di 10,50 per azione.

Forti vendite anche sui petrolieri: ENI (-4,37%) a 8,24, SAIPEM (-3,93%) a 2,07 e TENARIS (-2,62%) a 6,55.

Fra i titoli a maggior capitalizzazione TELECOM ITALIA TIM cede il -3,74% a 0,36 dopo che in mattinata era entrata in asta di volatilità con un calo del 6,9%.

Fra gli industriali il peggiore è LEONARDO (-3,18%) a 5,65, seguito da FCA (-1,91%) a 14,25 e PIRELLI (-1,46%) a 4,33.

In controcorrente, oltre a DIASORIN (+0,59%) a 171,70 che beneficia del clima incerto a causa della variante inglese di Coronavirs, anche CNH termina la seduta in guadagno (+1,10%) a 9,88.

PORTAFOGLIO LOMBARD REPORT

Il Portafoglio Lombard riguardante le "AZIONI ITALIANE BREAKOUT” termina con ENEL (-3,73%%) a 7,85. L’altro buy del 14 dicembre, che rimane esclusiva dei soli abbonati ancora per alcuni giorni, termina in flessione di circa il -0,85%.

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