Questo fondo sa come farsi valere all’interno di un comparto che non vede l’ora di cambiare marcia.


L’azionario internazionale ripiega parzialmente della metà dello scorso mese di novembre ed è, potenzialmente, il momento peggiore per qualsiasi gestore di asset.

Tuttavia, a venerdì scorso, le performance dei principali indici azionari relative ai primi 11 mesi dell’anno, più 2 o 3 giorni, sono molto diverse tra di loro. L’indice Dow Jones guadagno oltre il +12%, mentre l’Hangseng perde -12,7% circa e l’Europa fa generalmente meglio dell’indice americano.

Oggi sono alla ricerca di un titolo del settore Azionari Asia Pacifico (Mercati Emergenti e Sviluppati escl. Giappone) e, pertanto, vi proporrò uno degli asset di questo comparto che non vede l’ora di cambiare marcia.

Ho preso in considerazione poco meno di 40 asset espressi in euro e con uno storico almeno decennale, mentre ho effettuato una prima scrematura utilizzando, come sempre, i dati cumulati dello Stocastico orizzontale. Il fondo scelto ha qualche particolarità che ritengo interessante.

Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.

Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.

Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.

Il contesto.

L’indice MSCI Pacific ex Japan Net Total Return USD Index (NDDUPXJ Index), utilizzato oggi come Benchmark, si è comportato molto bene tra gli anni 2009 e 2013 circa nei confronti dell’indice generale Msci Total Return (NDDUWI Index), ma ha poi iniziato a perdere progressivamente terreno e la tendenza dura anche ai giorni nostri.


Fonte Bloomberg

Dal mese di febbraio 2008 (“nascità” del fondo scelto oggi) ai giorni nostri, lo spread tra le performance di periodo dell’indice generale (+181%) e del benchmark (+78%) è decisamente elevato. Il fondo, invece, ha offerto una performance complessiva del +148% circa, molto più vicina a quella dell’indice generale che a quella del benchmark.

Dallo scorso mese di giugno, invece, l’andamento del comparto si è discostato moltissimo rispetto a quello dell’indice generale e abbiamo avuto molto di osservarlo.

Passata la bufera o, meglio dire, la fase di incertezza che penalizza l’azionario, gli investitori torneranno alla ricerca di comparti “a sconto” rispetto all’andamento dell’indice generale. L’azionario dei paesi emergenti in generale e il comparto odierno in modo particolare, potrebbero risultare più o meno interessanti.

Ho quindi ricercato un asset che potrebbe fare a caso nostro. Non è quello con l’Alpha maggiore o con la correlazione più elevata, ma appare molto interessante secondo qualche criterio che ritengo fondamentale.

Scopriamolo insieme.

Il caso del giorno.

Ho scelto per voi; Fidelity Funds - Asia Pacific Opportunities - isin LU0345361124 – codice Bloomberg FFAGRRA LX.

Troverete di seguito tutto quello che occorre per  poter analizzare l’asset in questione: https://www.fidelity-italia.it/fondi/scheda-informativa/LU0345361124.


Fonte Bloomberg

Lo Stocastico orizzontale.

L’andamento storico dello Stocastico orizzontale è relativamente interessante visto che, dalla fine del 2015, si è spesso recato sui livelli massimi di oscillazione anche se con un momento di relativa negatività nel 2017.

Si dice pura che: anche i grandi campioni hanno momenti di debolezza

Ricordo che lo Stocastico orizzontale confronta le performance a un anno degli asset di un determinato paniere e che, un’eventuale “valutazione” negativa non è sinonimo di perdita, ma di una performance inferiore a quelle degli altri asset. Tutto qua, ma secondo me ciò costituisce un input fondamentale; valutare la pagella storica dei gestori durante qualsiasi periodo storico.

Tornando alla statistica quantitativa, lo Stocastico orizzontale si è mantenuto durante il 48% degli ultimi 10 anni al di sopra dei 70 e il quasi 37% oltre 90; pertanto era spesso in compagnia dei fondi che hanno performato maggiormente. Non è l’unico dato da prendere in considerazione, ma occorre considerarlo. Inoltre, si è recato solo poco meno del 3% sotto 30; praticamente nel 2017 durante il famoso “momento di debolezza”.

Comportamento sul mercato.

Il fondo, a seguito di una difficoltà che si è verificata poco dopo la partenza, ha beneficiato di un movimento rialzista e lineare dall’inizio del 2009 all’inizio del 2020, prendendosi cosi un momento, obiettivamente, favorevole dei mercati.

Durante il lockdown, invece, ha lasciato sul terreno poco meno di un quarto (-23,52%) del suo valore, prima di intraprendere una successiva fase di accelerazione rialzista che ha portato alla realizzazione di nuovo massimi assoluti.

Tuttavia, si limita a consolidare dallo scorso mese di febbraio e soffre dall’appartenenza a un settore molto particolare.

In effetti, la volatilità annualizzata a 30 giorni è intrappolata tra 10% e 20% circa e, al momento, ciò ci “tranquillizza” in relazione all'attuale tenuta dei recenti minimi statici. Il superamento confermato della soglia del 20%, circa, potrebbe rappresentare un segnale di allarme se in corrispondenza del ritorno del Nav al di sotto di 30,55, minimo relativo dello scorso mese di luglio; non mi sono inventato nulla.

In questo caso, il fondo potrebbe andare a testare l’area 28,0/27,5 già interessata alla fine dello scorso 2020 e, in caso di prolungata debolezza, 24,5/0, vedi i massimi storici pre Covid e i livelli di agosto/settembre sempre 2020.

Al rialzo, invece, il superamento del recente massimo storico di 33,53 potrebbe essere “sufficiente”, scritto cosi sembra facile, per ottenere un segnale di ripresa e un possibile proseguimento della fase ascendente verso l’area 37/38.

Conclusione.

Il comparto non è dei migliori e, come molti altri della stessa categoria, si è staccato “eccessivamente” dall’indice generale ed è “partito per la tangente”, se si può dire.

Tuttavia, se si cerca un asset del settore, il Fidelity presentato oggi dovrebbe rispondere alle nostre esigenze.

A disposizione

Giovanni