Qualche semplice accorgimento consento di ottenere una strategia in grado di preservare il capitale investito.


Non tratto asset espressi in dollaro Usa da qualche tempo e potrebbe essere questo il momento di ritornare sull’argomento, sia in un’ottica di diversificazione di portafoglio sia per quanto sta accadendo sui mercati.

Oggi, pertanto, voglio scrivere brevemente di un fondo del comparto Obbl. USA - Corporate e Governativi.

Anche in questa occasione vi presenterò uno degli asset che ritengo interessanti.

Ho preso in considerazione una ventina di fondi espressi in euro e con, come sempre, uno storico almeno decennale.

Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.

Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.

Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.

Il contesto.

Il biglietto verde è sotto pressioni in questo momento per una lunga serie di motivi che non sto tuttavia a elencare in quanto se ne parla quotidianamente, fino allo stremo, in modo particolare da qualche settimana. Ma è giusto così….

In effetti, l’Euro ha realizzato di recente un doppio massimo relativo nelle immediate vicinanze di 1.191 nei confronti del dollaro per poi indietreggiare parzialmente, mentre il Dollar index rimbalza a seguito di un doppio minimo in area 90/89 e tenta di riportarsi, definitivamente, al di sopra di 93.5/94.0

Inoltre, l’ultimo dato preliminare dell’University of Michigan Consumer Sentiment Index (CONSSENT Index) relativo al mese di settembre è stato inferiore alle stime ciò che ha favorito un immediato rafforzamento del dollaro.

Di seguito, il grafico mostra il rapporto tra il Dollar Index e il CONSSENT Index, nonché un calo della correlazione dopo il recente test di +0.60.

Ci sono molto attori all’opera che possono influenzare il Dollaro Usa e, oggi, proporrò un asset espresso in tale valuta in un’ottica di rafforzamento della stessa.

Il caso del giorno.

Ho scelto per voi; HSBC Global Investment Funds - US Dollar Bond - isin LU0165076018 – codice Bloomberg HSBUSAC LX, vedi di seguito (https://www.assetmanagement.hsbc.com/fund-centre/dpas-report/factsheet-bm-en-lu0165076018.pdf)

Troverete tutti i documenti necessari cliccando sul link come sopra, direttamente dalla fonte.

Lo Stocastico orizzontale.

Non presento oggi il migliore asset (in ogni caso è sempre secondo il mio modesto parere e utilizzando unicamente il mio Stocastico orizzontale) del comparto, non faccio una caccia alle streghe o al migliore della classe della settimana, ma cerco di individuare un fondo interessante per vari motivi.

Tuttavia, lo strumento odierno può camminare a testa alta e si è mantenuto il 49.4% del periodo preso in considerazione (i soliti 10 anni circa) al di sopra di 70 e, il 44% del periodo, al di sotto di 30.

Questo movimento altalenante tra le aree 0/30 e 70/100 è assolutamente da sfruttare in quanto mostra quando il titolo ha delle performance mediamente superiori a quelle dei suoi concorrenti, e viceversa.

Questo fondo è particolarmente interessante per questo motivo e regala molte soddisfazioni allo Stocastico orizzontale che è stato ideato anche per tale scopo.

Comportamento sul mercato.

Oggi presento anche il fondo insieme all’indice Bloomberg US Treasury Total Return Unhedged USD Index su un grafico normalizzato, dove ho inserito il rapporto (composit) tra l’indice e il fondo HSBC (ovviamente non normalizzato).

La semplice osservazione del composit mostra delle tendenze favorevoli al fondo (alcune evidenziate negli ovali) che emergono “senza troppi sforzi”…

In questa sede, cerco di mettermi nei panni di un investitore non istituzionale, che non ha accesso ai provider professionali, nonché alla ricerca di qualche metodo homemade. La metodologia come sopra è proprio alla portata di tutti ed è utile nell’individuazione di fasi di rafforzamento di un asset rispetto a un benchmark.

Il nav del nostro prodotto, invece, viene individuato in corrispondenza dei massimi assoluti ed è inserito in un contesto al momento rialzista.

L’individuazione di punti di uscita su fondi obbligazionari è solitamente meno complicata (mai facile) che su asset azionari per esempio. In questo caso, una performance annua (a 52 settimane) negativa potrebbe rappresentare un segnale di pericolo/uscita, mentre i livelli di -3% e/o -5% costituire momenti di possibile ingresso. Anche l’utilizzo di una semplice media a 52w consente di limitare i danni, ma sono soltanto qualche idea.

Lo scenario puramente tecnico rimane al momento orientato verso l’alto, ma un’eventuale calo del nav e un ritorno attorno a 18 prima o poi 17.2 potrebbero invogliare l’ingresso di investitori a prezzi scontati. Interessante anche l’immediato superamento degli attuali massimi storici.

Conclusione.

Mercoledì prossimo la Fed si riunirà anche in relazione alle previsioni economiche Dot Plot e, in tale occasione, dovrebbe illuminarci ulteriormente sul Tapering. Le potenziali ripercussioni, anche se in parte scontate, saranno diverse, una delle quali influirà inevitabilmente sul Dollaro Usa.

Nell’ipotesi di un prossimo rafforzamento del biglietto verde, ma è solo un’ipotesi, potrebbe essere interessante aumentare leggermente la componente “dollaro” del portafoglio e propongo oggi uno dei fondi del comparto Obbl. USA che reputo molto interessanti; anche per i chiari segnali derivanti dallo Stocastico orizzontale, e non solo.

A disposizione

Giovanni