Un asset long/short per ridurre la volatilità del portafoglio e fornire una copertura al ribasso.


La strategia long/short equity può rivelarsi un’ottima soluzione per minimizzare il massimo drawdown e la volatilità e quindi, di conseguenza, per preservare il capitale investito.

Questa tipologia di gestione attiva, bottom up, è ormai più che affermata da anni e abbiamo a disposizione un’ampia scelta di fondi tra i quali scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Ho effettuato una selezione di asset con l’utilizzo dello Stocastico orizzontale e vi propongo un fondo che può rivelarsi molto utile in certe circostanze.

Ho preso in considerazione oltre 40 fondi espressi in euro e con, come sempre, uno storico almeno decennale.

Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.

Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.

Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.

Il contesto.

La bacchetta magica non esiste e lo scrivo da anni, ma l’Universo ha in quanto modo rimediato offrendoci, a noi comuni essere umani, la diversificazione.

Ci sono “n” modi per diversificare un portafoglio e uno dei quali potrebbe essere quello di utilizzare, in certe circostanze e con la dovuta misura, asset non perfettamente correlati con il benchmark e, per esempio, con greche (Raw Beta, Alpha e R^2 ) con dei valori non del tutto convenzionali.

Ci vuole di tutto per fare un Mondo; cosi diceva un anziano che conoscevo bene.

L’importante è conoscere gli strumenti a disposizione e utilizzarli all’occorrenza.

Il grafico accanto mostra il confronto a 5 anni tra il fondo odierno (vedi il prossimo paragrafo) e il Bloomberg Equity Long/Short Hedge Fund Index (BHEQLS Index) espresso in euro. So bene che non è il benchmark dell’asset in questione (vedi MSCI World NR), ma è il metro di confronto che ho scelto oggi.


(grafico fonte Bloomberg)

Oggi presento un asset, alternativo, che si è dimostrato storicamente interessante.

Il caso del giorno.

Ho scelto per voi; SCHRODER GAIA EGERTON EE-AA - isin LU0463469048 – codice Bloomberg SGEGEAA LX, vedi di seguito (https://www.schroders.com/getfunddocument/?oid=1.9.717525).

Troverete tutti i documenti necessari cliccando sul link come sopra, direttamente dalla fonte.

Lo Stocastico orizzontale.

Il fondo che presento oggi non è il migliore della sua categoria, ma ha un suo perché.

Tuttavia, si è mantenuto per oltre il 45% del periodo oltre quota 70 dello Stocastico orizzontale; ossia tra gli asset con la maggiore performance a un anno, e il 12% del tempo è andato sotto 30; ma quasi mai sotto 10.

A prescindere non sono numeri da poco…

L’asset in questione non è mai riuscito a oltrepassare la soglia di 90 soltanto perché ha ceduto il podio allo stesso fondo riservati ai clienti Istituzionali, vedi isin LU0463474048.

Per la cronaca, la versione Istituzionale è rimasta per i due terzi del periodo oltre 70 e quasi sempre tra 90 e 100. Ma oggi facevo fatica a parlare di un asset con un “Mininum Initial Subscription” di 5 mln. Vedi http://schrodersdm.moneymate.com/FundFactsheet/middleeast/66?localeid=16.

Comportamento sul mercato.

Il nav del fondo mostra, dal 2009, un andamento ascendente, praticamente lineare che, tuttavia, ha dovuto fare i conti con principalmente 3 crisi; nel 2016, nel 2018 e durante lo scorso 2020, chi sa perché…


(grafico fonte Bloomberg)

In tutti e tre i casi, la performance a 52 settimane del fondo è scesa fino al -8.5% circa, interessando anche la propria 200mm (un cliché), prima di iniziare una fase di progressivo recupero.

Anche se statisticamente una base dati di soli 3 punti non ha ragione di esistere, nulla ci vieta di utilizzare questa soglia come punto di riferimento.

Allo stesso modo, quanto il fondo inizia a guadagnare oltre il 20% su base annua potrebbe essere il momento giusto per qualche swtich.

Un tale tendenza lineare è anche facile da gestire con qualche media mobile oltre che con il roc a 52w.

Al momento il fondo è in difficoltà e tende a indietreggiare ulteriormente.

L’eventuale proseguimento della debolezza con ritorno in area 200/190 potrebbe rappresentare un’ottima opportunità di intervento, sia per il test della 200mm sia per una performance annua attorno alla soglia come sopra.

A questo punto è quasi augurabile il proseguimento dell’attuale fase di debolezza in un’ottica puramente tecnico. In questo paragrafo l’asset allocation non ha casa.

Conclusione.

Poter andare anche short sull’equity in una strategia porta molti vantaggi e un’asset del genere potrebbe contribuire attivamente al raggiungimento dell’obiettivo strategico.

Questo Schroder non può mancare in un portafoglio equity ben diversificato.

A disposizione

Giovanni