Dividendi sotto la lente: troppe bufale sui media. Facciamo il punto


Errori clamorosi con rendimenti stellari che non esistono, soprattutto nell’ambito bancario. Qualche consiglio per non incorrere in errori. La situazione di varie azioni più significative.

Cedole & dividendi

Il quadro dovrebbe cominciare a farsi più chiaro ma resta invece confuso. Il motivo dipende dal fatto che nelle ultime settimane molti media - siti finanziari e perfino il settimanale di riferimento Milano Finanza - hanno pubblicato articoli entusiastici sui rendimenti soprattutto dei titoli bancari. In realtà la situazione è e rimane incerta e quindi il calcolare yield dei dividendi di medio termine rapportati alle quotazioni in corso richiede prudenza.

I limiti della Bce

Per le banche vige un meccanismo imposto dalla Bce, così strutturato:

1°) il dividendo sarà vincolato al massimo fra il 15% degli utili del periodo 2019-2020 e lo 0,2% in termini di Cet 1 ratio, rapporto tra Cet 1 (rappresentato principalmente dal capitale ordinario versato) e le attività ponderate per il rischio. Un meccanismo complesso che non porta trasparenza ma che deriva dalla necessità di salvaguardare la solidità del sistema in previsione degli effetti futuri da Covid.

2°) tale limite varrà fino al 30 settembre. Dopo si vedrà.

Prendere allora il monte dividendi complessivo e considerarlo in distribuzione è un errore. Tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia e dai suoi effetti sull’economia.

Succede così per esempio che per Banca Intesa ci sia chi dà yield fantastici, puramente ipotetici. I fatti sono soltanto questi: “Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo 2021 a maggio (relativo all’esercizio 2020) di 0,0357 euro per azione ordinaria”. Lo yield sarà quindi dell’1,71%. Per il resto bisognerà aspettare fine anno, sempre che…

Mai come questa volta la prassi è importante

Un altro elemento decisivo sta nell’attendere le decisioni ufficiali di Cda e Assemblea dei soci in merito all’approvazione del bilancio. Fintanto che non si avranno notizie in merito ogni congettura è basata sulle indiscrezioni, che in una fase così complessa valgono poco. Molto dipenderà poi dal via libera di ottobre della Bce, che potrebbe richiedere ulteriori interventi degli organi istituzionali di banche e società erogatrici di dividendi. In questa fase meglio evitare quindi facili illusioni, come già avvenuto nel corso del 2020, anche perché potrebbero esserci dei casi perfino di distribuzione con azioni (“stock dividend”).

Notizie certe e notizie incerte

Vediamo ora cosa sta succedendo.

Unicredit: il dividendo in contanti sarà pari a 0,12 euro per azione (yield 1,44%), con stacco lunedì 19 aprile e messa in pagamento il 21 aprile. Inoltre, per il 2021 è prevista la distribuzione straordinaria di capitale pari a 652 milioni di euro, interamente sotto forma di riacquisti di azioni proprie per 0,8 miliardi di euro e dividendi in contanti per 0,3 miliardi di euro.

Banca Ifis assegnerebbe 0,47 euro ad aprile contro 1,05 euro dello scorso anno. Di qui alcune valutazioni errate sullo yield, che si attesterebbe sul 4,5%.

Banca Farmafactoring ha annunciato di aver deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea ordinaria la distribuzione di un dividendo per azione di 0,01894 euro, per un ammontare complessivo di 3,2 milioni di euro. La cedola sarà staccata lunedì 29 marzo 2021 e messa in pagamento il 31 marzo. Lo yield allo 0,34% è quasi niente rispetto al 7,5% indicato dai media ed erroneamente calcolato sull’importo pagato nel 2019 (0,539 euro).

Banca Equita – investment bank – è pronta a pagare una cifra compresa fra 0,18 e 0,20 euro, con yield quindi tra il 6,2 e il 6,9% in base alle quotazioni delle ultime sedute.

Banco Bpm ha proposto la distribuzione di un dividendo 2021 (relativo all’esercizio 2020) pari a 0,06 euro per azione, per un ammontare complessivo di 90,9 milioni di euro. La cedola sarà staccata lunedì 19 aprile 2021 e messa in pagamento il 21 aprile. Lo yield si attesta quindi sul 2,8%.

Per quanto riguarda Bper si avrà la distribuzione di un dividendo 2021 (relativo al bilancio 2020) di 0,04 euro per azione, seguendo le linee guida della Bce. L’ammontare complessivo pagato in contanti si limiterà a 56,5 milioni di euro. Lo yield a oggi si colloca al 2,2%.

Banca Sistema viene data da fonti finanziarie al 4,6-4,8% di yield ma è una stima che troverà conferme solo dopo l’assemblea dei soci fissata per il 25 marzo.

Nell’ambito dell’industria dell’asset management le cose sembrano andare meglio, non fosse altro perché qui la Bce non può mettere il dito. Si aspetta così per esempio per Azimut il Cda l’11 marzo e la successiva assemblea dei soci il 29 aprile. Si stima al momento un 6,6% di yield ma non ci sono ancora elementi che confermino questa previsione.

Banca Generali si prepara a pagare i dividendi che non ha potuto distribuire nel 2019 a causa dello stop delle autorità di vigilanza. Il gruppo ha stanziato sulla carta un dividendo di 3,3 euro per azione relativo ai bilanci 2019 e 2020 con pay-out al 70,5% sugli utili cumulati del biennio. L'importo di 2,7 euro per azione verrebbe pagato indicativamente dal 15 ottobre al 31 dicembre di quest'anno, mentre 0,6 euro sarebbe distribuito dal 15 gennaio al 31 marzo 2022. Al prezzo attuale del titolo il dividend yield è dell'11,45%. L’abbiamo messo per ultimo proprio perché non vogliamo fare come gli altri e illudere i nostri lettori.

Queste sono tutte notizie. Sulla possibilità che si trasformino in fatti concreti – salvo per quanto già approvato relativamente alla primavera entrante – la cautela si impone ancora.