I segnali sono discordanti per quanto riguarda il biglietto verde.


Tratteremo durante le prossime due occasioni le valute, in particolare quelle della Bce per avere dati omogenei, per poi passare successivamente alle commodity.

I quasi 30 cross contro euro del nostro paniere mostrano un aspetto significativo di un’Ue che non ha ancora raggiunto lo status di “Stati Uniti” e che, molto probabilmente, non ce la farà mai...

Non è tuttavia questa la sede per disquisire di politica internazionale.

Cercherò quindi di individuare due valute che presentano qualche opportunità di investimento, al rialzo o al ribasso.

Vediamo cosa viene fuori dall’analisi. Sono curioso anch’io

Lo Stocastico orizzontale

Come scritto poco sopra, i cross analizzati sono una trentina e, ai primi posti, osserviamo l’euro nei confronti di, in ordine decrescente, lira turca, real brasiliano e yen giapponese.

In fondo alla classifica osserviamo il Rand sudafricano, la corona norvegese e il dollaro australiano.

Come ben sapete, i valori importanti (livelli di svolta…) dello Stocastico orizzontale sono 30 e 70, mentre oggi ho scelto per voi l’euro contro il dollaro Usa con un valore di poco superiore a 69.

Anticipo, per la prima volta, che il prossimo cross che analizzerò, a metà settimana, sarà l’euro contro la sterlina inglese.

Non mancate.

Il caso del giorno

L’Eur/Usd si è mantenuto per il quasi 11% del periodo preso in esame al di sopra di 70 e, in qualche occasione, è riuscito a spingersi fino ai massimi.

In questo momento, il relativo stocastico orizzontale è rialzista e si trova proprio alle porte di 70. E’ lecito ipotizzare il proseguimento della fase favorevole della divisa europea rispetto a quella americana, anche se confrontata con l’andamento degli altri cross della presente analisi.

In effetti, ricordo che parliamo sempre di forza relativa e non di forza intrinseca.

Nullo è scontato tuttavia.

Per la piccola storia, l’Eur/Try è stato il poco più della metà del periodo al di sopra di 70 ciò che è, a dire poco, notevole.

Analisi tecnica

L’euro si sta rafforzando da circa un anno nei confronti del dollaro Usa, passando dall’1.07 di fine marzo al recente 1.2338 di inizio gennaio, mettendo cosi a segno un rialzo di +15.3%.

Tuttavia, la divisa europea ha realizzato un doppio massimo discendente durante le ultime settimane per poi indietreggiare, mentre la flessione in essere è tuttora in svolgimento.

Il mio Efficiency index tende a riportarsi al di sotto di +15 e si appoggia nuovamente a tale livello, ora supporto. Questo mi fa pensare che la divisa europea si trovi in un momento molto particolare.

Molto lascia pensare al proseguimento dell’attuale fase di rafforzamento del biglietto verde.

Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Pertanto, abbiamo lo Stocastico orizzontale, rialzista in corrispondenza dell’importante livello operativo e di possibile svolta di 70, e un Efficiency index (uno per tutti) anch’esso in corrispondenza di un livello strategico come +15.

Entrambi gli algoritmi ci mettono in guardia per quanto riguarda il prossimo futuro.

Investitore avvisato, mezzo salvato.

Prendendo in considerazione l’intero contesto, propongo la seguente strategia operativa di medio periodo.

Short in caso di mancato superamento di 1.205/10 e sotto 1.18 con obiettivi rispettivi 1.185/0 e 1.165, poi 1.145 e 1.12.

Long solo sopra 1.210 o dopo una flessione nelle immediate vicinanze di 1.145 circa.

A disposizione

Giovanni