goldman sachs da' i numeri sull'oro


C'e'  poco da scrivere su ogni argomento finanziario  e,per trovare un commento,  Neils Christensen riporta uno studio di Goldman Sachs sulle possibili future quotazioni dell'oro  nei prossimi tre anni.  Un articolo.per noi. scarsamente  interessante per gli speculatori di borsa . Tutti infatti sanno che se i tassi divessero azzerarsi l'oro volerebbe mentre se i tassi dovessero crescere l'oro scenderebbe a(almeno ndr) 1500.Per Goldman Sachs  si potrebbero toccare i 2,250 dollari per oncia nel 2025. Ovviamente se.....e via con le ipotesi ovvie....

Sembra la scoperta dell'acqua calda. Sorprende che la piu' blasonata societa' americana emetta previsioni così  inutili.

Nel nostro piccolo ricordiamo invece la rotazione dei temi  da seguire per investire. Consideriamo gia' abbastanza lungo il periodo di disaffezione nei confronti di oro ed argento. Una situazione anomala che ha poche assonanze con il passato.

Crediamo che vendere il metallo giallo a 1600 dollari sia  gettare valore in spazzatura dopo che il metallo aveva sfiorato 2200  dollari.anni fa.

Nello stesso modo non possiamo consigliare acquisti in quanto non si compera con un grafico così disastroso e tendente al ribasso. Sembra  quasi si debba  prendere un coltello che cade......

Con queste premesse non rimane che stare fermi. Il 2011 ha visto un improvviso balzo del metallo giallo non prevedibile pochi mesi prima. Ora la situazione,11 anni dopo, e'  piu' chiara in quanto la maggior parte del tonfo dell'oro degli ultimi anni  e' imputabile alla forza del dollaro. Quando si parla di una perdita del 35%-40% del metallo giallo non bisogna dimenticare che per gli europei  il crac è parzialmente riassorbito dalla salita del dollaro del 20%, La perdita purtroppo ovviamente esiste ma e'  "solo" dimezzata. Una piccola vittoria di Pirro che non bisogna dimenticare.

Percio' è tardi per vendere e il panorama sembra   troppo incerto per comperare. Stiamo tranquilli ricordando che sul medio/lungo termine l'oro solitamente non abbandona i sottoscrittori. Nel 1980 perfino gli oltre 800 dollari per oncia appena toccati    sembravano una cifra irricuperabile per sempre. Invece siamo a 1600 dopo aver superato 2200.  Ripetiamo.....piccole vittorie di Pirro dato che non dobbiamo dimenticare l'inflazione ma cifre capaci di rendere sopportabili le sberle ribassiste che altri mercati hanno inflitto.  Sull'oro si cade solitamente in piedi e sul lungo termine si vince, Chi la dura la vince.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)