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Quattro chiacchiere in un mercato al momento tranquillo


Mercati tranquilli in questa prima parte della settimana, anche se stasera ci sarà la FED (un'ora prima del solito visto il cambio di ora anticipato) e venerdì le scadenze tecniche (le prime importanti e relative alla chiusura del primo trimestre 2022). Per ora i mercati si stanno comportando come previsto: la volatilità (VIX) ed il VVIX erano già in discesa la settimana scorsa ed il Nasdaq Composite non è mai andato sotto i 12500 (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/3/12/commento-settimanale-31/). L'oro con il doppio massimo settimanale descritto nel mio report di sabato ha stornato un pò e la stessa cosa dicasi per l'argento (nel caso approfondiremo in chiusura weekly). Lo sbilanciamento degli short era evidente ed ora mano a mano vengono squeezati o se preferite "buttati fuori", prima di tutto in Europa dove il gap di forza relativa di breve rispetto agli USA si è ristretto.

Come spesso accade la Borsa "brucia" molto velocemente le notizie e gli eventi. Siamo a tre settimane dall'inizio del conflitto e, come successo ai tempi del Covid, della Brexit etc..ci si sta dimenticando delle varie problematiche annesse e connesse. Un paio di giorni fa mi è capitato di parlare con un imprenditore di nicchia nel settore dolciario che spedisce in tutto il mondo una sorta di biscotto al cioccolato (che forse nessuno di Voi conosce ma che i miei amici sparsi per l'Italia e per il mondo conoscono molto bene). Mi diceva che l'anno scorso aveva ricevuto direttamente dal Cremlino un grosso ordine relativo al suo prodotto. Quest'anno inevitabilmente non potrà più farlo anche perché non vorrebbe comunque essere pagato in rubli. Altri imprenditori nel settore luxury (noleggio posto yacht dai 20 metri in su per intenderci) e venditori di beni di lusso in località italiane sono già disperati: le barche dell'Est non saranno ormeggiate e la mancanza di clientela russa li metterà in crisi. Insomma, ripresa dei mercati al momento ma abbiamo ed avremo l'effetto boomerang a livello economico. 

In questo contesto mi è caduto l'occhio sul Crude Oil. PRIMA dell'inizio del conflitto viaggiava attorno ai 92-94 dollari al barile (6 di Febbraio). Ad oggi il crudo è tornato a 97, quindi sostanzialmente a livelli PRE conflitto. Stranamente il prezzo della benzina è salito in modo più che proporzionale ma non è mai sceso. Curioso vero ?

In un mercato tranquillo osservo con un pò di frustrazione Unicredit di cui ho scritto sabato con l'idea di un acquisto in un range compreso in una fascia tra 8.80 e 9.10. Ieri è stata TROPPO millimetrica con un minimo a 9.11. Peccato: da quel punto è salita di oltre il 10% ed ora batte 10.20 euro abbondanti. Capiteranno altre occasioni certamente.

Questa è la settimana delle tre streghe. Qualche cenno statistico: negli ultimi anni è stata tendenzialmente rialzista ma la settimana successiva in 22 di 34 rilevazioni totali c'è stato un ribasso. La peggiore nel 2018 quando il Dow ha perso il 5.67%. Un aspetto curioso sarà il "come" verranno regolati i titoli russi in scadenza visto che la Borsa di Mosca è ancora chiusa. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)