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Apatia generalizzata


Ci stiamo avvicinando alla fine del primo trimestre e soprattutto del mese di marzo. Certamente mancano ancora quattro sedute e tutto può sempre succedere in Borsa ma mi fa piacere constatare come la mia "previsione" di fine febbraio si stia dimostrando azzeccata in modo millimetrico: una prima parte al ribasso e poi una tendenza lateral-rialzista a partire dalla seconda metà del mese in esame. Chiaramente sono previsioni statistiche e tutti noi dobbiamo essere consci del fatto che la statistica non è comunque una scienza esatta ma almeno abbiamo una indicazione di massima. Fino al 14 marzo il Nasdaq era in discesa dell'8.5%: il primo del mese l'open è stato a 13716 mentre il 14 marzo il close è stato a 12581 punti. Da quel momento c'è stata la salita che mi aspettavo. Il grafico che Vi avevo postato a fine febbraio era stato il seguente (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/2/27/knoking-on-hell-s-door-parte-seconda/): sull'asse delle ordinate avevo indicato l'andamento mentre su quello delle ascisse le sedute di trading. La barra verticale tracciata a metà grafico in corrispondenza dell'11° seduta di trading del mese rappresenta la "previsione" del punto di svolta.

Di seguito trovate invece il comportamento delle 19 sedute (a ieri, venerdì 25 marzo) del Nasdaq Composite. Per il momento (mancano ancora 4 giorni al nuovo mese) il trend e la sua svolta sono stati centrati. L'importante però è non dare MAI nulla di scontato: la Borsa è femmina ed è più evoluta di noi che la osserviamo e quindi avrà sempre e comunque ragione, 

forse perché se l'uomo è stato creato prima della donna è perché prima di un capolavoro si fa sempre una bozza.

Il titolo di questo articolo di oggi non poteva che essere questo: apatia generalizzata. Mancano i volumi sul mercato e di fatto la settimana è andata tendenzialmente come ci aspettavamo: un primo tentativo di salita e poi una sorta di lateralizzazione a dir poco estenuante e noiosa, specialmente in Europa. Di seguito trovate il Dax ed il nostro Future FTSEMIB su scala oraria da cui si evince la totale mancanza di trend. 

Nella passata ottava Vi avevo postato i seguenti livelli sul nostro future FTSEMIB40 scadenza giugno. Se ben ricordate avevo specificato come fossero maggiormente vicini proprio per via del calo di volatilità e del fatto che mi aspettassi una prima parte di ottava al rialzo per poi assestarsi e lateralizzare (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/3/19/analisi-per-la-prossima-ottava/). 

Dopo cinque sedute questo è stato il risultato: centrata in pieno l'area posta a 23650 e parzialmente anche l'area dei 23900, anche se mi sarei aspettato almeno un tentativo di bucare in modo più deciso e netto l'uno o l'altro livello. Come sempre la linea continua rappresenta la previsione mentre quella tratteggiata l'esito effettivo nel durante.

Per la prossima settimana terrò in considerazione i seguenti livelli: come estremi i 24500 ed i 22900 all'interno dei quali la fascia di baricentro sarà collocabile sempre tra 23650 e 24000 (anziché 23900). Di fatto la riduzione di volatilità corrisponde ad una compressione del range che prima o poi verrà rotto da un lato o dall'altro. Credo ed auspico che gli eventi bellici ai quali i mercati si sono abituati vengano meno nel più breve tempo possibile e questo potrà darci un minimo di direzionalità in più (e soprattutto di volumi) da poter sfruttare nell'operatività.

In watchlist...

Parto subito dal mio primo trade settimanale basato su una idea operativa di cui avevo scritto sabato scorso: un potenziale short sui titoli energetici dovuto alla (eventuale fino a quel momento) tassazione degli extra profitti per fronteggiare il caro energia. Primo trade in intraday e primo loss della settimana. Personalmente avevo scelto il titolo Enel in open lunedì: leggero gap down iniziale rispetto al close del venerdì precedente e possibilità di andare a rompere un pò più in basso i supporti collocati tra 5.65 e 5.67 euro. Questo era il mio film. Peccato però che le macchinette fossero state tarate sin da subito sul versante long e quindi OUT: onde evitare che un film drammatico potesse diventare un horror ho subito "stoppato" il trade accontentandomi di un piccolissimo loss. Come ho spesso scritto su queste colonne è meglio evitare che una brutta operazione diventi un Titanic facendoci così perdere concentrazione su altre eventuali opportunità.

 

Pensate a cosa sarebbe successo se non lo avessi fatto: da 5.693 euro in soli cinque minuti (un'unica barra quindi) l'azione si è spinta fino a 5.83 euro che percentualmente significa un bel + 2.4% ! In queste situazioni un piccolissimo stop dello 0.25% ha permesso di poter pagare altre 9 potenziali operazioni in stop della stessa percentuale. Chiaramente questo è un esempio estremo di operatività "spinta" in intraday e come tale chiaramente non è adatto a tutti gli operatori.  

La settimana passata avevo analizzato l'azione Generali (+2.5% su settimana), mettendone in evidenza la forza relativa rispetto all'indice di riferimento. L'area interessante se ricordate (link: https://www.lombardreport.com/2022/3/19/analisi-per-la-prossima-ottava/) era collocata a 19 euro tondi tondi. Finalmente c'è stata la rottura del livello dopo qualche tentennamento nelle sedute di lunedì, martedì e mercoledì. Il close weekly è stato a 19.42 con un massimo settimanale a 19.52. A questo punto è importante che non vi sia un ritorno sotto il livello rotto, possibilità che non escludo visto che si tratta di un titolo CORE.

Per quanto concerne i titoli sottili avevo fatto riferimento ad una azione "risanata": RCS. Il rialzo su scala settimanale è stato del +7% abbondante. Lunedì ha pubblicato ottimi risultati sul 2021. I ricavi sono infatti aumentati del 12.9% a 846.2 milioni grazie alla crescita dei ricavi pubblicitari. Il margine operativo lordo è aumentato del 68% a 144.5 milioni di euro e l'utile è passato da 31.7milioni del 2020 a 72.4 milioni. In forte miglioramento anche l'indebitamento, sceso a 144.9 milioni dai 214.5 milioni di inizio anno. E' poi stato proposto lo stacco di un dividendo pari a 0.06 euro per azione il 16 maggio di quest'anno.

In occasione della pubblicazione dei dati il titolo è passato da 0.73 euro fino a 0.78 salvo poi ritracciare (inspiegabilmente) fino al punto di partenza nella giornata di mercoledì per poi ripartire nuovamente al rialzo. Sembra quasi che la mano che compra inizialmente non voglia far correre troppo i titoli e quindi proceda con acquisti ben mirati: un giorno su, poi il successivo giù e poi nuovamente su. Ad ogni modo manterrei le considerazioni già esposte sabato scorso, ovvero di uno stop a 0.66 euro in chiusura. Avevo indicato come prima area target quella di 0.80 euro (lambiti lunedì con un massimo a 0.79). Sul daily abbiamo poi l'area posta a 0.835 e a seguire l'area 0.90 (linee tratteggiate sul grafico daily). 

Per chi ragionasse con un orizzonte temporale di breve periodo e non fosse disposto ad accettare un ritorno sotto 0.66 si può anche pensare di alzare il punto di stop poco sotto il minimo settimanale toccato nella seduta di lunedì prima dei dati (0.718 euro) e quindi a 0.71 euro. 

Sabato scorso avevo menzionato altre azioni: Mediobanca (che in settimana ha lateralizzato e comunque rimane sempre ben impostata) e Saipem. Su quest'ultima c'è stato un buon rialzo da chiusura parziale di posizioni short ma la view rimane comunque sempre fortemente ribassista fino all'aumento di capitale. Mettersi long non ha quindi alcun senso. A SCOPO PURAMENTE DIDATTICO credo semplicemente che, vista l'incertezza sulle tempistiche dell'aumento stesso che avverrà entro quest'anno, alcuni operatori abbiano preferito chiudere parte della posizione per il cost of carry (costo del prestito titoli) protratto nel tempo di una posizione short. A mio avviso è quindi e comunque da evitare qualunque forma di LONG. 

New entries in watchlist...

Il mercato nel complesso rimane in laterale come abbiamo visto nell'incipit dell'articolo. Nonostante questo ed essendo sempre allo studio di qualche idea operativa ho deciso di aggiungere alla mia watchlist un paio di azioni. Analizziamole subito.

Cairo Communications

Nella seduta di venerdì sono stati diffusi i risultati del 2021, periodo che ha visto i ricavi passare da 1.05 a 1.18 miliardi (+12%), il margine operativo lordo salito da 109.6 a 179.4 milioni di euro e l'utile netto a 51 milioni dai 16.5 del 2020. Il management crede di poter confermare anche per il 2022 l'EBITDA del 2021. Proposto poi un dividendo di 0.18 euro con stacco il 23 maggio di quest'anno. L'azione quota due euro quindi il 9% farà gola a molti operatori. Trend chiaramente al rialzo con obiettivi e resistenze da bucare poste a 2.10 prima e 2.18/2.20 poi. Da notare come il movimento a "V" si sia de facto "rimangiato" tutto il ribasso di febbraio/marzo. Chiaramente attenzione ad un eventuale gap up già da lunedì in open, nel qual caso ogni trader (come sempre) dovrà avere un proprio piano operativo. Titolo comunque da monitorare. Di seguito il grafico daily.

Estendendo il grafico su una scala settimanale notiamo tuttavia come l'azione sia inserita in un canale discendente che dura ormai da svariati anni a questa parte. La media mobile a 200 periodi weekly passa attorno a 2.25 euro e poi in area 2.40 abbiamo una forte resistenza di lungo periodo che chiaramente si abbasserà mano a mano che passeranno le settimane e si dovrà valutare il comportamento dell'azione al suo (eventuale) raggiungimento.

Intek

Nella seduta di giovedì l'azione è letteralmente schizzata da 0.46 euro a 0.51 euro con ottimi volumi e nella seduta di venerdì ci sono state marginali prese di profitto, tant'è che la chiusura settimanale è stata a 0.502 euro circa. Estrema attenzione all'avvicinamento verso 0.53 e a seguire sul massimo di fine 2022 posto a 0.55. Da monitorare. 

Stessa cosa dicasi per la versione risparmio, decisamente più illiquida dell'ordinaria, sulla quale abbiamo avuto una bella barra a pulizia degli stop loss a febbraio (barra di shakeout) ma subito dopo c'è stato un ottimo recupero e ci si sta dirigendo lentamente verso 0.66/0.67 che costituiscono un'area calamita di attrazione dei prezzi. La rottura di tale area potrebbe portare ad un ulteriore allungo delle quotazioni visto che sarebbero i massimi (di fine 2021) ma soprattutto degli ultimi otto anni. Ricordo poi che tra il 28 ed il 31 marzo è in programma il CDA.

Vi auguro un buon weekend. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)