Il mio augurio di Natale


Domani è Natale, ma nella seduta di venerdì le Borse sono rimaste aperte. E la prossima ottava lo saranno, eccezion fatta per lunedì di Santo Stefano. Bando alle ciance quindi ed analizziamo subito quello che è successo. Nel complesso molto poco per quanto riguarda il mercato italiano; un pò più vivace e volatile quello statunitense. La realtà è che c'è veramente molta incertezza dopo un anno che per molti (fortunatamente non per tutti) è stato comunque piuttosto impegnativo almeno negli ultimi mesi. Sull'Italia abbiamo avuto il pullback dei 24000 come ipotizzavo sabato scorso (link: https://www.lombardreport.com/2022/12/17/azioni-iveco-azioni-tiscali-azioni-brunello-cucinelli/) e subito dopo c'è stato un pò di profit taking ma alla fine il close weekly non si è discostato molto dal punto chiave: 23930 punti contro i 24000. E' quindi probabile che le prossime quattro sedute ci possa essere scarsa volatilità ed un tentativo di congestionare in un range che spazia tra i 23550 punti di minimo ed i 24200 punti di massimo con un'area baricentro attorno a 23750. Sul daily l'area chiave è però a 24000. Personalmente non so se opererò ma in questo frangente la logica imporrebbe di adottare un'ottica contrarian "giocando" sulla tenuta dei supporti e sulla mancata rottura delle resistenze. 

Visto che nei periodi di festa si vanno a trovare i parenti che non si vedono da mesi, eccoci a fare un salto veloce oltreoceano dal vecchio e caro zio Sam. Anche in questo caso troviamo una situazione analoga a quella descritta in precedenza (del resto tranne rari casi i mercati sono manovrati praticamente dalla stessa mano o se preferite dagli stessi algoritmi): pullback sul Dow Jones nella seduta di mercoledì, affondo ribassista in quella di mercoledì e tentativo di recupero il venerdì. De facto siamo sempre lì. C'è un PERO': pullback sulla media a 200 sul daily e guarda caso pullback di una lunga trendline dinamica discendente di lunghissimo periodo. Al momento ritengo quindi che il quadro non sia del tutto compromesso ma vorrei vedere un ritorno in pianta stabile sopra i 33450 punti. Se preferite anche 33500 che sono più "tondi". 

La statistica tecnicamente gioca a favore dell'upside dal momento che gli ultimi cinque giorni di negoziazione ed i primi due del nuovo anno propendono a favore del rialzo.

Pensate che in questo periodo di tempo l'S&P500 ha registrato un rialzo medio dell'1.3%. Nasdaq e Russell 2000 hanno invece fatto registrare rialzi che dal 1988 ad oggi si sono verificati nel 73.5% dei casi. C'è tuttavia una considerazione che ritengo doverosa: il Nasdaq è stato trainato al rialzo dagli stessi titoli che ora lo stanno affossando. Penso ad azioni come Amazon, Google, Facebook (o Meta che dir si voglia), per non parlare di titoli come Tesla. Pensate che nell'ultimo anno Tesla è passata da 400 $ a 123 al close di venerdì. E' una società di cui non vorrei assolutamente essere azionista in questo periodo e che pare diretta a spron battuto a 100 dollari.

Quindi se la statistica propende per un rialzo in questo periodo credo sia altrettanto importante utilizzare la logica che mette in evidenza il fatto che la composizione degli indici è differente. Il Nasdaq ad esempio non ha mai trovato la forza per rompere al rialzo la trendline dinamica discendente di lungo periodo ed attualmente si trova pericolosamente vicino ai minimi dell'anno. Diversa la situazione del Russell 2000 che è decisamente più variegato nella composizione e rappresenta le small caps.  

 Di seguito trovate i grafici settimanali del Nasdaq Composite e di Tesla. 

 

Fronte watchlist....

Brunello Cucinelli

La settimana scorsa avevo segnalato l'opportunità di utilizzare uno stop a 68 euro ed il minimo dell'ultima ottava è stato a 68.55 euro (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/12/17/azioni-iveco-azioni-tiscali-azioni-brunello-cucinelli/). Brunello Cucinelli è rimasta ingabbiata in una sorta di pennant e quindi sarà da valutare il comportamento nel punto di rottura che potrà essere al rialzo come al ribasso. De facto si tratta comunque di un ottimo trade: qualora entrasse il trailing stop si porterebbe comunque fieno in cascina. 

Iveco Group

Sabato scorso avevo indicato come fosse possibile il test dell'area posta tra 5.50 e 5.60. In settimana il minimo è stato a 5.555 euro. Francamente mi prudono le dita: test millimetrico dei livelli che avevo in testa ma non ho fatto clic. Attendo qualche conferma (consolidamento o congestione) anche a costo di avere quotazioni più alte. Si tratterebbe infatti non di una scalpata ma di un trade di medio respiro. E' altrettanto vero che nei trades di medio termine si può anche pensare di entrare con un cippino leggero dandosi uno stop largo. Nel caso specifico ad esempio considererei invalidata l'ipotesi di bottom arrotondato qualora le quotazioni scendesso al di sotto i 4.70 euro ad azione (17% dai valori attuali). Visto che sono completamente avverso al rischio non andrei a rischiare un potenziale loss del 17% col 100% di capitale ( MA NON DI PORTAFOGLIO !) da dedicare ad un singolo trade. Per questo motivo ritengo che, qualora si volesse optare per la famosa fiche di ingresso già su questi livelli, credo che sarebbe utile ipotizzare uno stop sulla stessa già a 5.20 euro ad azione (8% circa dal close di venerdì). Il motivo è presto detto: ci troviamo su un potenziale pullback della neckline di un testa e spalle rialzista (?) di lungo periodo all'interno di un potenziale bottom arrotondato. Sotto i 5.45-5.50 il pullback della neckline invaliderebbe l'ipotesi di testa e spalle ma continuerebbe a mantenere valida quella di bottom arrotondato.  Questa è al momento la mia view.

Un ultimo pensiero. Si sta per chiudere un anno che per molti è stato drammatico e continuerà ad esserlo anche nel prossimo futuro e capite bene a cosa mi sto riferendo. Purtroppo il sentiment del Natale dovrebbe pervadere l'animo di certi capi di Stato ma sapete che questo non si sta verificando non solo in Ucraina ma in tanti altri paesi del mondo di cui si parla molto poco. Noi parliamo (e scusatemi se parlo al plurale) di cose importanti ma che in realtà sono estremamente futili ("il vil denaro"). La mia speranza ed il mio auspicio è che chi soffre in questo momento possa ritrovare un giorno la voglia di parlare di argomenti altrettanto futili come i nostri. 

Buon Natale.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)