Dalla manipolazione di Borsa provocata dai software di negoziazione all'analisi di mercato per la prossima settimana


Prima di esaminare i mercati nel mio consueto report del fine settimana, parto da dove ci siamo salutati qualche giorno fa. La motivazione è presto detta: in un mercato illiquido (compresi i titoli core del nostro FTSEMIB40) è fondamentale a mio avviso avere occhi che sappiano osservare quel "quid" che un semplice grafico di Borsa non potrà mai far vedere. L'illiquidità generalizzata del sistema e la presenza di software che operano su sottostanti sui quali è stata creata una massa abnorme di strumenti derivati (etf,etc,certificati,opzioni e chi più ne ha più ne metta) costituisce a mio parere un grossissimo rischio sistemico che attualmente nessuno considera ma che talvolta si manifesta palesemente. Ricorate ad esempio la sospensione del nostro future a marzo del 2020 oppure la sospensione del nostro listino più recentemente a maggio di quest'anno (SENZA ALCUNA NOTIZIA !)? Come ben sapete non mando mai articoli o analisi a mercato aperto per evitare quasivoglia potenziale turbativa, ma in quell'occasione ho voluto fare un'eccezione proprio per informarVi di ciò che stava avvenendo (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/5/2/breaking-news-flash-crash-sul-mercato-italiano/).

 Nell'ultimo articolo ho parlato, con un esempio ed eseguito alla mano, della turbativa di mercato indotta dai software di negoziazione, che immettono liquidità spesso fittizia sui book e manipolano i vari titoli sfruttando la velocità di esecuzione (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/12/13/azioni-stm-2/). Ma un trader può sfruttare proprio il loro punto di forza ovvero la velocità di movimento, plasmando il proprio trading plan sui movimenti indotti e soprattutto sulla (inevitabile) mancanza di ragionamento e la totale mancanza di emotività che ne stanno alla base. Naturalmente quando parlo di software NON mi riferisco a chi opera con i trading system proprio perché un sistema di trading immette ordini reali che vengono eseguiti e non sono fittizi utilizzando una formula del tipo "Se XYZ sono maggiori di Alfa in un determinato momento allora compra oppure vendi a mercato o a un determinato prezzo".

Vediamo ora un altro esempio concreto di turbativa di mercato tratto da un'immagine che ho scattato qualche seduta fa (8 dicembre). Volutamente ho nascosto il nome del titolo (sul quale non ho operato) sia nel book che nel grafico perché è del tutto ininfluente ai fini dell'analisi, ma credo possiate farVi un'idea ben chiara di ciò che intendo dire. Del resto si dice il peccato e mai il peccatore.

Nel caso che esamineremo abbiamo una azione che alle ore 10.47 del mattino ha scambiato circa 38 mila pezzi per un controvalore attorno a 850 mila euro. Direi non illiquida.

Iniziamo dunque dall'immagine che vedete in seguito:

Nel caso specifico abbiamo a che fare con un software la cui turbativa di mercato consiste nell'immettere ordini fittizi sia in bid che in ask (trattasi di un quotatore). Si nota infatti che l'ultimo contratto battuto è stato al prezzo di 22.40 euro (valore cerchiato in viola in alto a sinistra) ma, magia delle magie, il primo ask è a 22.22 euro, ovvero lo 0.80% in meno. In altri termini la macchinetta ha fatto abbassare artificialmente l'azione di quasi un punto percentuale, con un book apparentemente "spesso" su tutti i livelli ma totalmente fasullo e con l'intento di far abbassare le quotazioni, magari per rastrellare pezzi e far poi salire il titolo in questione dopo aver indotto ignari risparmiatori o investitori a "mettersi in trend" e quindi a (s)vendere il titolo proprio a ridosso dei minimi. Solo due sedute dopo l'azione è stata portata a 24 euro circa, quindi un rialzo attorno al 10%. Non poco direi.

Andiamo ora a ciò che forse interessa maggiormente le lettrici ed i lettori, ovvero l'analisi di mercato.

Finalmente si è conclusa una settimana veramente molto impegnativa per qualunque trader, sottoscritto compreso. Un'ottava ricca di eventi che sono iniziati con il dato sui CPI per poi concludersi con le scadenze di ieri (venerdì,ndr). Nel mezzo Fed e BCE. Insomma, chi non ha rischiato una crisi di nervi è fortunato! Come avevo già avuto modo di dire sabato scorso (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/12/10/cpi-inflazione-certificato-investimento/) non mi sarei aspettato (e non mi aspetto) alcun rally di mercato. Il rally di fatto c'è già stato tra ottobre e novembre. Purtoppo gli algoritmi fanno all-in: operando in velocità comprano o vendono tutto e subito, cosa che naturalmente non accadeva nella prima decade del 2000. E come ho già avuto modo di dire sono un pò fessi: non ragionano! E questo è un grandissimo punto a favore di qualunque operatore umano. Sono semplici regole matematiche che però "cozzano" letteralmente con la quotidianità. E questa forse è la discrasia più grande della Borsa, che è negli ultimi anni si è slegata sempre più dall'andamento dell'economia reale. Ad ogni modo ci aspettavamo la possibilità di un falso movimento sul nostro derivato e questo si è puntualmente verificato nella seduta di martedì: ottimo dato sui CPI che avevamo previsto già sabato scorso, fiammata all'insù (in un mercato illiquido) e poi visto che gli algoritmi si nutrono di liquidità ecco che è iniziata la discesa alla ricerca di chi era rimasto indietro. Se il mercato non sale ecco che scende e così gli HFT (high frequency trading) sono prima andati alla ricerca degli stop al rialzo e poi di quelli al ribasso: rottura congestione up e poi down. Personalmente ritengo che la strada intrapresa sia quella del ribasso o di un laterale parzialmente ribassista anche se statisticamente gli ultimi cinque giorni di negoziazione dell'anno ed i primi due di quello nuovo mostrano un discreto uptrend: la liquidità diminuisce ed è più facile "manovrarli" ed abbellire quello che è stato un brutto anno. E così si portano ai clienti dei rendiconti di gestione meno brutti. Attenzione però che l'eventuale mancato rally o comunque una tendenza rialzista tra la fine di dicembre e le prime due sedute di gennaio tende poi a precedere mercati ribassisti o comunque deboli. Negli Stati Uniti viene posta grande attenzione anche al comportamento della prima settimana di gennaio e poi all'andamento di tutto il mese di gennaio per avere una valida idea su quello che potrebbe accadere nei restanti undici mesi del nuovo anno, ma eventualmente ne parlerò in seguito. 

Osservando il nostro mercato possiamo dire che al momento l'area dei 25000 sul Future FTSEMIB40 è stata testata ed ha costituito una valida resistenza e questo lo avevamo immaginato (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/12/10/cpi-inflazione-certificato-investimento/). E' quindi in corso una fase correttiva che credo al momento sia di breve durata. Personalmente ritengo che i primi supporti siano collocabili attorno ai 23050-23150 punti (massimi di agosto) e poi a 22800 dove abbiamo la media mobile a 200 periodi. 

Osservando un timeframe orario non sono da escludere tentativi di pullback verso il vecchio supporto, ora resistenza, in area 24000 livello anche psicologico. Faccio notare che se prima il nostro indice e derivato erano ingabbiati in un rettangolo con base 24000 e resistenza 24900 (900 punti di altezza totale), ecco che proiettando verso il basso tale altezza dal punto di rottura otteniamo un'area target proprio attorno a 23150 punti. 

Negli Stati Uniti l'S&P500 può incontrare un'area di supporto attorno all'1.5% dai livelli attuali quindi a 3810 punti, poi si vedrà. 

Un aspetto comunque positivo è che nonostante il ribasso registrato nelle ultime sedute post Powell il Vix, l'indice di volatilità detto anche "indice della paura", NON ha mostrato alcun segno di particolare tensione fra gli operatori, segno che al momento è possibile che si tratti di una semplice fase correttiva di breve.

Non abbiamo un quadro molto chiaro sull'indice Nasdaq dove appare abbastanza chiara una formazione broadening che si caratterizza per avere massimi crescenti e minimi decrescenti. Direi una delle peggiori ed insidiose sulle quali fare trading. Questa figura viene anche chiamata "a megafono" proprio per la forma a cono che assume.

Fronte watchlist...

Per prima cosa questa settimana ho pensato a quanto sia fondamentale rispettare gli stop. Se ben ricordate una decina di giorni fa esatti (7 dicembre) avevo analizzato due azioni: Iveco e Brunello Cucinelli. Sulla prima era entrato lo stop dal momento che non mi era affatto piaciuta la velocità di discesa da 6.50 a 6.20. Ma, si sa, in Borsa si sale dalle scale e si scende con l'ascensore. Ad oggi ci troviamo a 5.87 circa, quindi dal mio stop dell'1.2% circa siamo scesi di un ulteriore 4.55% ! Il grafico di lungo continua a piacermi ma al momento non ho comunque alcun nuovo segnale di ingresso e non mi stupirebbe nemmeno un ritorno verso 5.50-5.60 euro, area più volte testata nell'ultimo anno che rappresenta anche un pullback sulla neckline del testa e spalle rialzista all'interno di un potenziale bottom arrotondato di lungo periodo. Valuterò eventuali ingressi in quell'area a seconda della modalità con la quale verrà testata.

Brunello Cucinelli

Sempre in quell'articolo (link: https://www.lombardreport.com/2022/12/7/azioni-iveco-azioni-brunello-cucinelli/) avevo evidenziato la forza rialzista di Brunello Cucinelli in seguito alla rottura dei massimi storici. Il trend è chiaramente ancora ben impostato MA in ottica prudenziale applicherei uno stop che passa da 63 euro a 68: un ulteriore +7.9% non credo vada rischiato specialmente di questi tempi. Se non si volesse uscire con tutta la posizione il money management imporrebbe di ridurla di due terzi ! Se ben ricordate ho iniziato ad analizzare questa azione quando si trovava abbondantemente SOTTO i 60 euro: quotava attorno a 57 euro (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/11/9/azioni-antares-vision-azioni-intercos-azioni-cy4-gate/).

Tiscali

Trattasi di una mid-term idea short. A breve, forse già alla fine di gennaio, il CDA della società proporrà all'assemblea dei soci un aumento di capitale da 60 milioni di euro. Ad oggi la capitalizzazione è attorno a 49 milioni di euro. Attualmente l'azione si sta indebolendo e pare abbia intrapreso una discesa lenta ed "agonizzante" forse proprio in vista di quanto riportato alla fine di novembre. Credo sia un'azione da monitorare per una operatività ribassista, sfruttando ad esempio i piccoli rimbalzi che talvolta si verificano anche in intraday. Naturalmente ciascuno ha un proprio -eventuale- trading plan (come sempre del resto, dal momento che mi sono sempre limitato a proporre a chi mi legge la mia view ed il mio sentiment).

Per oggi è tutto. Come sempre buon fine settimana a tutte le lettrici e lettori.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)