Test verità - I 40 del Ftse Mib alla prova dei numeri per chi non vuol correre eccessivi rischi


Troppo veloci nel rimbalzo? Le Borse corrono in questa prima parte del 2023 ed è il caso allora di analizzarle in maniera un po' diversa, nella visione di chi è più prudente. Con diversi indicatori, impostati in ottica appunto di maggiore cautela.

Il report della domenica

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La prossima settimana - Alla ricerca di rendimenti: bond, azioni e altro, le occasioni di febbraio

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I numeri sono inesorabili. Gli investitori “retail” italiani puntano soprattutto alla Borsa di casa nostra. E quando vogliono espatriare spesso fanno pasticci. Il numero infatti di chi si internazionalizza rivolgendosi a broker esteri per acquistare Cfd e quant’altro cresce ma intanto salgono le truffe commesse a loro danno da parte di intermediari non autorizzati. Lo segnaliamo perché proprio nelle ultime settimane abbiamo avuto notizie in merito di vicende quanto meno incredibili. La prudenza quindi si impone, poiché il numero dei raggiri cresce a dismisura. In merito segnaliamo il sito Consob, che fornisce chiare informazioni al proposito (https://www.consob.it/web/area-pubblica/occhio-alle-truffe), da leggere con attenzione se non si è esperti della materia finanziaria.

Fatta questa debita precisazione è inevitabile che chi è prudente, chi è alle prime armi o chi ha poco tempo per i propri investimenti utilizzi solo piattaforme italiane serie (ce ne sono varie, al contrario di quanto avviene in altri Paesi) e si limiti a un’operatività su azioni e bond presenti su Borsa Italiana. Oggi introduciamo allora un criterio di analisi più prudenziale rispetto ai canoni tradizionali. Analizziamo infatti le 40 azioni del Ftse Mib con una metodologia tecnica improntata alla prudenza

I criteri

La media 200, perché?

Statisticamente in Borsa la media più utilizzata è la Sma 200 (Media mobile semplice a 200 periodi – se è sotto la quotazione in corso conferisce un segnale di forza per l’azione). Viene seguita con attenzione sia dagli investitori istituzionali, che operano su un orizzonte di lungo periodo, sia dal retail prudente. Nel nostro caso l’abbiamo resa ancor più oculata utilizzandola su periodicità settimanale

La volatilità, perché?

Fornisce un indizio importante sui movimenti di prezzo di uno strumento finanziario: quindi se questo attraversa una fase più turbolenta del normale oppure no, e in che direzione questa turbolenza potrebbe svilupparsi. L’abbiamo identificata su base annua per fornire un riferimento di lungo periodo, utile a individuare l’attitudine maggiore o minore alle oscillazioni di prezzo di ogni singola azione

Ipercomprato o ipervenduto, perché?

Un’azione è ipercomprata quando l’Rsi - indicatore di forza relativa (nel nostro caso calcolato a 7 periodi su cadenza weekly) è superiore a 70 e ipervenduta se inferiore a 30. Prudenza tuttavia: ipercomprato non significa necessariamente che il prezzo scenderà immediatamente e ipervenduto che si riprenderà velocemente. Sono livelli comunque cui prestare attenzione

Tasso di rendimento azionario (fonte FactSet) – stima esercizio 2022 – pagamento 2023: perché?

È il rapporto tra ipotesi del prossimo dividendo e la quotazione in corso dell’azione. Trattandosi di una stima è soggetta a variazioni. Dati forniti da FactSet, società specializzata nelle valutazioni dei bilanci su base internazionale

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Azione

La media a 200 rispetto all’ultima quotazione (su base settimanale)

La volatilità a 1 anno (bassa fino al 30% - media dal 30 al 40% - alta oltre 40%)

Ipercomprato (sopra 70) o ipervenduto (sotto 30) su base settimanale

Stima del tasso di rendimento azionario (2023 – esercizio 2022)

A2a

M.m. 1,416 contro 1,407 -  A CONTATTO

30,2%

70,2

6,1%

Amplifon

M.m. 30,25 contro 25,74 –  CONTATTO MANCATO. LA 200 E’ ANCORA SOPRA

39,5%

37,7

1,1%

Azimut

M.m. 18,1 contro 23,06 – ROTTA AL RIALZO DA 13 SETTIMANE

35,9%

90,5

5,9%

Banca Generali

M.m. 28,04 contro 34,0 – ROTTA AL RIALZO DA 16 SETTIMANE

38,8%

69,3

4,7%

Banca Mediolanum

M.m. 6,58 contro 8,69 – ROTTA AL RIALZO DA 18 SETTIMANE

34,6%

77,9

5,8%

Banco Bpm

M.m. 2,1 contro 4,03 – DA MESI LA 200 E’ SOTTO

45,4%

85,9

5,5%

Bper Banca

M.m 1,81 contro 2,43 – ROTTA AL RIALZO DA 14 SETTIMANE

45,6%

84,5

4,6%

Buzzi Unicem

M.m. 18,96 contro 20,49 – ROTTA AL RIALZO DA 4 SETTIMANE

30,6%

84,2

2,1%

Campari

M.m. 9,49 contro 9,65 – ROTTA AL RIALZO DA 4 SETTIMANE

31,5%

48,3

0,7%

Cnh Industrial

M.m. 12,12 contro 16,17 – DA MESI LA 200 E’ SOTTO

37,6%

72,6

1,8%

Diasorin

M.m. 140 contro 124,45 – LA 200 E’ SOPRA E LA DISTANZA AUMENTA

36,2%

37,8

0,9%

Enel

M.m. 6,16 contro 5,48 – DA MESI LA 200 E’ SOPRA

28,8%

72,8

7,3%

Eni

M.m. 10,51 contro 14,29 – DA MESI LA 200 E’ SOTTO

30,6%

64,0

6,2%

Erg

M.m. 23,42 contro 27,86 – DA MESI LA 200 E’ SOTTO

33,9%

33,0

3,2%

Ferrari

M.m. 171,6 contro 232,7 – ROTTA AL RIALZO DA 5 SETTIMANE

28,3%

79,8

0.7%

Finecobank

M.m.12,34 contro 16,42 – ROTTA AL RIALZO DA 19 SETTIMANE

39,6%

75,1

2,8%

Generali Ass.

M.m. 14,52 contro 17,94 – ROTTA AL RIALZO DA 15 SETTIMANE

25,5%

73,6

6,3%

Hera

M.m. 3,19 contro 2,71 – LA 200 E’ SOPRA E LA DISTANZA AUMENTA

32,9%

58,0

4,8%

Interpump

M.m. 38,27 contro 48,7 – ROTTA AL RIALZO DA 14 SETTIMANE

38,3%

73,0

0,6%

Intesa SP

M.m. 1,87 contro 2,35 – ROTTA AL RIALZO DA 14 SETTIMANE

38,3%

71,1

6,6%

Inwit

M.m. 9,04 contro 10,02 – ROTTA AL RIALZO DA 14 SETTIMANE

24,2%

68,5

3,4%

Italgas

M.m. 5,27 contro 5,49 – ROTTA AL RIALZO DA 14 SETTIMANE

26,0%

57,5

5,4%

Iveco

LA 200 NON E’ ANCORA QUANTIFICABILE

44,1%

80,1

0%

Leonardo

M.m. 7,77 contro 9,55 – ROTTA AL RIALZO DA 6 SETTIMANE

37,6%

83,9

1,5%

Mediobanca

M.m. 7,73 contro 9,90 – ROTTA AL RIALZO DA 15 SETTIMANE

31,8%

77,1

7,7%

Moncler

M.m. 44,6 contro 57,78 – ROTTA AL RIALZO DA 16 SETTIMANE

41,0%

82,6

1,4%

Nexi

M.m. 8,49 contro 8,13 – LA 200 E’ SOPRA MA DI POCO

42,2%

50,2

0%

Pirelli

M.m. 4,56 contro 4,58 - SOVRAPPOSTA DA 3 SETTIMANE

40,2%

70,4

4,0%

Poste Italiane

M.m. 9,14 contro 9,77 - ROTTA AL RIALZO DA 7 SETTIMANE

31,5%

68,2

6,5%

Prysmian

M.m. 25,28 contro 37,5 - ROTTA AL RIALZO DA 17 SETTIMANE

32,2%

80,1

1,6%

Recordati

M.m. 42,44 contro 40,76 - LA 200 E’ SOPRA MA DI POCO

30,8%

56,7

2,8%

Saipem

M.m. 5,57 contro 1,39 - LA 200 E’ SOPRA E DI MOLTO

134,0%

78,9

0%

Snam

M.m. 4,31 contro 4,74 - ROTTA AL RIALZO DA 14 SETTIMANE

22,8%

50,7

5,8%

Stellantis

M.m. 10,92 contro 14,19 - LA 200 E’ SOTTO DA MESI

39,3%

57,8

8,8%

Stm

M.m. 29,23 contro 43,66 - LA 200 E’ SOTTO DA MESI

38,2%

80,0

0,5%

Telecom Italia

M.m. 0,37 contro 0,254 - LA 200 E’ SOPRA DAL 2017

49,6%

72,8

0%

Tenaris

M.m. 9,61 contro 16,46 - ROTTA AL RIALZO DA 17 SETTIMANE

44,6%

60,1

2,9%

Terna

M.m. 6,02 contro 7,28 - LA 200 E’ SOTTO DA MESI

26,3%

57,7

4,3%

Unicredit

M.m. 9,78 contro 15,88 - ROTTA AL RIALZO DA 21 SETTIMANE

47,9%

90,1

5,3%

Unipol

M.m. 4,13 contro 4,85 - ROTTA AL RIALZO DA 15 SETTIMANE

32,3%

66,2

6,6%

Ogni storia è inevitabilmente a sé. Ma…

1°) La media mobile a 200 periodi è stata rotta al rialzo nella maggior parte dei casi da varie settimane, anticipando un segnale di forza del mercato di cui molti hanno tratto profitto solo da gennaio in poi, pur in un contesto di scarsa liquidità.

2°) Per alcune azioni la distanza fra quotazione in corso e media 200 (sottostante) è decisamente rilevante, come non si registrava da tempo.

3°) La volatilità media risulta nel complesso più allineata fra i vari titoli rispetto al passato.

4°) L’Rsi a 7 periodi “weekly” dà un’importante indicazione di quotazioni tirate in un contesto di ipercomprato: una fase correttiva è inevitabile.

5°) I pochi titoli rimasti nettamente sotto quota 70 per l’Rsi sono quelli a basso beta, ovvero solitamente difensivi. Tendono infatti a muoversi in modo meno commisurato all’indice di riferimento.

4°) I rendimenti da dividendi si annunciano rilevanti e perciò da adesso partono le strategie di incremento. Ogni correzione sarà molto utile in quest’ottica, sebbene il 2023 risulterà più un anno da “total return” che da “dividend yield”.

6°) L’efficienza della metodologia adottata ha dato buone prove per chi investe in una prospettiva di medio-lungo termine. L’analisi dei relativi grafici lo conferma nettamente.

L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.

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