Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                 26/02/2023

S&P500

La settimana scorsa abbiamo disquisito sui due scenari possibili per l’S&P500 notando come solo la rottura all’unisono dei maggiori indici, dei rispettivi minimi del 10 febbraio, avrebbe avvalorato l’ipotesi principale rispetto allo scenario alternativo. Come spesso accade a chiamarsele, poi arrivano…

L'onda intermedia (2) al rialzo dell'S&P 500, iniziata a 3491,58 nell'indice cash il 13 ottobre, ha assunto la forma di un zigzag (vedere bibbia, pag.42), spingendosi a 4195,44 il 2 febbraio. gli indici hanno tracciato questa stessa forma a tre onde da metà ottobre a inizio febbraio. Venerdì l’S&P500 ha chiuso al di sotto della linea di tendenza che collega gli estremi dell'onda (1) e dell'onda B di (2), che avevano contenuto il rally in controtendenza. Tutti e tre gli indici (S&P,DJI,Nasdaq100) ed anche il Russell2000 hanno infranto il minimo del 10 febbraio,  dando fiato alle trombe dei ribassisti, poi ci vorranno conferme ma intanto il dato di questa settimana è questo.

Il rapporto Advance/Decline del NYSE ha chiuso con un valore negativo di 2,47 a 1, il volume del NYSE in calo è stato del 71,7% del volume totale e il 77,9% delle azioni che compongono l'S&P 500 hanno chiuso in ribasso quel giorno, tutte sul lato ribassista del libro mastro. Ma con il TRIN (Nyse Trading Index) a 0,84 i trader per ora hanno preoccupazioni trascurabili sulla potenziale gravità dell'attuale selloff. In realtà noi crediamo che questo modo di pensare sia, se non sbagliato, almeno superficiale perchè se il ribasso dovesse allungare un altro pò, nel momento in cui i prezzi scendessero sotto al minimo della linea tratteggiata rossa, avremmo un ondata ribassista più lunga della precedente onda B che avvalorerebbe ulteriormente lo scenario ribassista.

Il conteggio alternativo è che il zigzag dell'onda (2) diventi un doppio zigzag. Questo significherebbe che il declino dal 2 febbraio diventerebbe l'onda [b] del secondo zigzag, come mostrato dall'Alt. linea sul grafico E-mini S&P. L'onda c (cerchio) sarà un rally sopra il massimo del 2 febbraio per completare il secondo zigzag e l'intera onda (2). La rottura al ribasso del minimo dell'onda B a 3764,49 (22 dicembre) eliminerà questo conteggio alternativo.

A seguire i grafico del Nasdaq100, del Dow Jones Ind. E del Russel 2000, sui quali c’è poco da aggiungere rispetto a quando detto sopra.

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

Sul trentennale americano, l’onda B di (4) dovrebbe essere terminata o prossima a farlo. Se la nostra ipotesi è valida, i prezzi dovrebbero ora salire verso la zona 138-140.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Dollar Index sempre alla prese con l’onda B al rialzo mentre l’euro scende.

Metalli Preziosi

 

Oro:

L’oro sta modellando un cinque onde ribassista che ha come primo obiettivo quota 1.600$. La prossima settimana o le prossime disegneranno l’onda 2 al rialzo ma poi i prezzi torneranno a scendere. Prima che mi scriviate provo a rispondere alla domanda che alcune persone mi hanno già rivolto di persona. In sostanza dicono: ma l’oro non doveva essere il bene rifugio per eccellenza per difendersi dall’inflazione?. Perché con l’inflazione a due cifre l’oro anziché salire scende?

Queste sono le solite credenze popolari da bar dette da chi di economia ne capisce … ahimè pochino. Per citare un’altra falsa credenza popolare ricordo il famoso detto in voga soprattutto nella generazione dei miei genitori (nati prima della seconda guerra mondiale) che dice che “…alla lunga il mattone paga sempre e non tradisce mai..”.

Allora se non si inquadra l’inflazione nel contesto storico in cui si verifica è chiaro che non se ne esce. Un conto è un’alta inflazione determinata da un’economia in forte espansione con una domanda di beni crescente a cui l’offerta fatica a tenere il passo. Questa è la situazione classica che abbiamo vissuto, dopo la seconda guerra mondiale a partire dalla fine anni ’50/inizio anni ’60 a seguire fino alla fine degli anni ’80, inizio anni ’90. In uno scenario economico come quello sia l’oro, sia il mattone aumentano di valore via via che il costo della vita sale e in questo senso sono entrambi due OTTIMI beni rifugio… (anche se con livelli di impegno e grattacapi decisamente diversi).

La situazione odierna è una situazione diametralmente opposta che vede le economie occidentali (chi più, chi meno) arrancare o crescere comunque a livelli molto bassi (tanti i motivi, ma poco importa) con un aumento dell’inflazione spinta quasi esclusivamente dall’aumento spropositato delle materie prime, con la difficoltà crescente delle persone a trovare un lavoro stabile e dignitoso che consenta a un giovane di pianificare la propria vita e la propria strada, con nuove tecnologie (robotica e intelligenza artificiale) che andranno sempre più a comprimere l’offerta di lavoro e con un numero di famiglie crescente che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena.  In altri termini la situazione attuale è più vicina a uno scenario di stagflazione che ad uno di normale inflazione ed è chiaro che se le code di italiani alla Caritas si allungano, di tempo per pensare ad investire in oro ne resta molto poco.

Platino:

Il Platino per ora continua a seguire il percorso che avevamo a suo tempo tracciato, ma che una volta raggiunto il minimo sulla sponda inferiore del canale di trend, possa realizzarsi il rialzo che vedete nel grafico, oggettivamente ad oggi non ci credo.  La prova del nove sarà la tenuta del minimo di onda [C] di b. Rotto quello tutto l’impianto ondifero sarà da rivedere e a quel punto non so nemmeno se varrà la pena continuare a seguire sia il platino che l’argento. Sono due strumenti decisamente difficili che finora ci hanno regalato più mal di stomaco che profitti…

Silver:

Per l’argento vale lo stesso discorso del platino. Finora lo schema regge, ma sulla tenuta del minimo di onda[2]  non ci scommetterei nemmeno un caffè.

alla prossima