Mercati in salita ma occorre cautela


Mercato italiano sempre tonico: dopo il breakout dell'area posta a 25000 c'è stato l'allungo. I massimi importanti sono a 28000, poi si può disquisire sul fatto che siano un centinaio di punti sopra o sotto ma quella è l'area chiave e la potenziale "calamita".

Osservando il trend orario notiamo poi come l'inclinazione della trendline dinamica di supporto sia a 45 gradi, niente di più bello per chi ama la salita. Talvolta viene rotta al ribasso ma i valori continuano a congestionare in area massimi. Per ora ogni storno rimane occasione di acquisto. Se di titoli o di indice non ve lo so dire. Per il momento direi area 25000 ma è lontanissima, quindi i supporti di breve sono collocabili a 26700, 26500 ed infine a 26100. 

Porrei però attenzione al fatto che l'eurodollaro si è leggermente indebolito nell'ultima seduta e questo potrebbe portare ad un pò di profit taking anche sui mercati azionari. Una salutare e piccola correzione prima di ripartire al rialzo. Spannometricamente i supporti sono collocabili a 1.07 prima e a 1.055 poi. Di seguito il grafico daily.

Contestualmente al ribasso della valuta europea (rafforzamento del dollaro) anche i preziosi sono stati oggetto di profit taking come potete vedere nei grafici successivi. Sull'oro attenzione alla tenuta del supporto a 1830 che è stato testato più volte in passato e su cui ci può essere un assestamento. Sull'argento l'area di supporto è collocabile a 21.70 circa.

Tutto questo mi porta a pensare che ci possa essere un pò di correzione/assestamento da parte dei mercati, anche se il quadro rimane ben impostato. Nel caso specifico il Dow Jones su scala settimanale sta formando un triangolo che rimane vicino ai massimi storici mentre il Nasdaq Composite dopo aver rotto un rettangolo ha testato i 12300 sempre su scala settimanale. Se riuscisse a salire al di sopra di questo livello avremmo la resistenza successiva attorno a 13000.

Il grosso problema di questa fase è che ci siamo allontanati di MOLTO da quella che dovrebbe essere la media rialzista del periodo. In altri termini è possibile un rientro verso i valori medi di periodo. Di seguito trovate l'andamento da inizio 2023 (colore rosso) rapportato alla media registrata dal 1997 ad oggi (colore blu).

Dalla mia watchlist....

Orsero

La società ha fornito un'ottima guidance sul 2023: ricavi compresi tra 1.44 e 1.51 milioni (+29% sulla guidance 2022), Adjusted Ebitda compreso tra 82 milioni ed 87 milioni (+23% sulla guidance 2022) ed utile netto Adjusted compreso tra 38 milioni e 42 milioni di euro (circa +21% rispetto alla guidance 2022). Graficamente sta uscendo dalla formazione della settimana scorsa (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/1/28/azioni-orsero-azioni-banca-generali-azioni-nikola/) dopo un test dei 15-15.20 euro. Ottimi i volumi nella seduta di venerdì. A questo punto l'area che potrà calamitare i prezzi è collocabile attorno a 17 euro che costituiscono i massimi storici dalla quotazione, poi si vedrà. Nel breve attenzione quindi all'eventuale nuova rottura dei massimi di venerdì a 16.14 euro.

Fineco Bank

Anche Fineco si sta dirigendo a spron battuto verso i massimi storici collocati a 17.50 circa. Da non credere vero? Venerdì ha chiuso a 16.955.

El.En.

Interessante anche il grafico di El.En.: dopo una lunga congestione visibile sul weekly con estremi in area 11.00 e massimi in area 14.50-15.00 il titolo pare stia uscendo dalla parte alta. Venerdì il close è stato a 15.49. Ragionando nel breve ed in ottica conservativa ritengo brutto un rientro al di sotto dei 15.00 euro market on close (circa il 3% dai livelli attuali). 

TXT

Pepita che abbiamo colto sul nascere: rottura dei massimi storici in area 13.60 anticipata leggermente per non trovarsi col cerino (o cero se preferite) in mano. Ricordate l'articolo? link: https://www.lombardreport.com/2023/1/14/azioni-iveco-azioni-bpe/

Ne ho scritto anche in settimana per un possibile ulteriore allungo in intraday con l'eventuale rottura dei 14.70-14.72. La chiusura di venerdì è stata a 15.02...a Voi la gestione adesso!

In questa fase specifica ritengo sempre più importante ridurre la size di ingresso sui titoli perché spesso e volentieri ci sono ritracciamenti marcati e si rischia così di essere letteralmente "buttati fuori". Quindi una volta stabilito il trading plan e l'area di stop dell'"X %" sul grafico daily poniamoci la domanda: sono disposto a perdere enne euro qualora scattasse lo stop? A questa domanda aggiungerei il fatto che ci possono essere posizioni multiple sui titoli, quindi il capitale finanziario che si rischia di perdere viene moltiplicato per il numero di titoli che si hanno in portafoglio. In altri termini se si è disposti ad accettare uno stop del 10% su ogni titolo su cui si entra in ogni posizione con 2000 euro (su un portafoglio di 16mila euro ad esempio) ma si hanno 8 posizioni da gestire, si è disposti COMPLESSIVAMENTE a rischiare di perdere 1600 euro? Per questo motivo ultimamente riduco la size nella parte multiday, cerco di ridurre gli stop (che però non possono essere dello zero virgola e nemmeno del 10% ma almeno di qualche punto percentuale) e accetto gli eventuali swings. 

Naturalmente una operatività come quella appena descritta è decisamente diversa da quella svolta in intraday! Un esempio è quello di un trade fatto su Intesa SanPaolo. Operando in intraday infatti lo stop è necessariamente dello "zero virgola" altrimenti si rischia solo di fare danni irreversibili al portafoglio. Nel caso specifico sono entrato long su ISP. Il nostro future fino a quel momento aveva avuto un trend al ribasso mentre le azioni di Intesa Sanpaolo presentavano valori comunque superiori ai minimi fatti segnare in apertura di seduta. Sono così entrato long con 10000 pezzi alle ore 11:59:43. Poco meno di due minuti quando gli algoritmi da neutral si sono trasformati in net sellers e quindi ho subito stoppato il trade: meglio 25 euro di loss che fare danni! Di seguito trovate sia l'eseguito che il grafico a 5 minuti di Banca Intesa e Future FTSEMIB40.

Ora, se non avessi stoppato il trade dello 0.10% in meno di due minuti (25 euro lasciati al mercato) guardate che loss avrei rischiato: oltre mille euro nell'arco di 10 minuti !!! Purtroppo ho provato anche a fare uno stop&reverse e quindi a shortare Intesa visto che gli algoritmi, provocando aggiotaggio e turbativa di mercato, creano crolli e/o movimenti esplosivi (stile Unicredit al rialzo l'altro giorno) e si inseguono tra di loro ma non mi è stato possibile perché il titolo non rientrava tra quelli shortabili dal mio broker. Un vero peccato!

Buon weekend a tutti!

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)