ARRIVA LA SALERNO-REGGIO CALABRIA: GLI SPECULATORI SONO SERVITI


Il dramma dell'estate è la mancanza di competitività della nostra economia negli ultimi 10 anni. Si sta parlando di questo sui mercati. Di nient'altro che questo. Se ti sei indebitato in banca per comprare casa basandoti sul fatto che prendi 4000 euro al mese e poi perdi il lavoro allora è giusto che la banca si chieda quando e se lo ritrovi. Il discorso del presidente Berlusconi ieri è stato chiarissimo: per rifare partire l'Italia occorre terminare l'autostrada Napoli-Salerno-Reggio Calabria che è in costruzione da 30 anni. L'economista Paolo Sylos Labini se sentiva nominare questa opera urlava ?datemi una pistola datemi una pistola?. Il secondo progetto è di creare una facile via di comunicazione tra Napoli e Bari. Ecco qui, il futuro è qui, lungo la direttrice Napoli ? Reggio Calabria e lungo la direttrice Napoli ? Bari. Provate a tradurre in inglese, spiegare che in 30 anni non siamo stati capaci di costruire una autostrada e poi mandare il tutto a uno speculatore neozelandese che lavora per un fondo delle Caymans. La follia politica allo stato puro !

In queste situazioni non puoi fare altro che essere fottuto. Patrick Artus, economista di Natixis, ha stimato che a meno di non fare ripartire la crescita in maniera sostenuta ( > 3%) l'Italia non si può permettere nel lungo termine un tasso di interesse del 5% sul debito. Ora siamo al 6,05% di interesse sui Btp a 10 anni. Booooommmm.

Ripeto: qui il problema è la crescita. Per crescere servono sì strade e comunicazioni veloci, ma anche tribunali efficienti, una classe professionale all'altezza del compito, una amministrazione fiscale agile, poca burocrazia, niente corruzione, una classe politica avveduta, un sistema educativo che funziona, ospedali che non ti ammazzano, etc. etc. Secondo voi quanto tempo ci vuole per fare tutto questo in Italia ? Un secolo ? 50 anni ? 10 anni ?

Non è un problema di se, tutto è possible, quindi non è il se, è il quando. Se il quando supera il raggio di 2/3 mesi siamo sempre e comunque fottuti.

Per il momento siamo stati fortunati perché l'economia è in lenta ripresa. E anche la recente caduta dei corsi azionari ci ha fatto gioco perché la BCE difficilmente aumenterà entro la fine dell'anno il tasso attualmente a 1.5. Ma se la crescita arriva a divampare, come le probabilità indicano, nel corso del 2012 e i tassi europei salgono come la mettiamo ?

Da quando faccio il menagramo ricevo almeno 10 email al giorno di persone che mi chiedono che fare. Dico apertamente che ormai tutti parlano sotto sotto di una patrimoniale, magari ferragostana, per decreto legge. E  quindi la patrimoniale sarà sicuramente sui conti correnti, sui depositi titoli, sui valori mobiliari, e per gli immobili sui valori catastali. Ricordo ancora l'amaro dei 20.000 milioni di vecchie lire pagati per l'ISI che de facto fu una patrimoniale sugli immobili.

Si dice che nel 2011 siano mancati all'appello di contabilità nazionale 100 miliardi di euro che dall'Italia sono stati portati all'estero, da chi e dove non è dato saperlo. Forse qualcuno inizia a preoccuparsi anche in alto loco.

Una patrimoniale ci sta tutta ma questo non significa che dobbiamo seppellire i soldi in giardino dentro una scatola di cartone: possono marcire.

Ma certo non bisogna fare come i principali quotidiani on line italiani che pro Berlusconi o contro Berlusconi tutti stamattina osannavano che la Borsa italiana era finalmente in ripresa netta (ora sta di nuovo caracollando). Tanta è la voglia che tutto finisca perché finalmente arriva a conclusione la autostrada Salerno Reggio Calabria.

Morale: la situazione è pericolosissima, perché se deve succedere qualcosa succede da adesso a fine agosto quando i mercati sono sottili. E in una situazione pericolosissima l'unica cosa che non si deve fare è quella di fare spallucce, nascondersi dietro inutili refrain della serie ?l'Italia è solida, non succede niente, i titoli italiani sono detenuti da risparmiatori italiani?, e altre baggianate del genere.

Il solo fatto di riconoscere che siamo a mollo in una letamaia non può fare altro che aiutare a risolvere il problema come risparmiatori senza dover per forza infilare i biglietti da 50 euro sotto una piastrella in balcone.

Poi che Frigieri abbia scritto o non abbia scritto di comprare Franco Svizzero piuttosto che murarsi di oro e di argento, come ci ha ricordato un lettore, questo non fa molta differenza. Il nostro lavoro in questo momento è di ricordare ai nostri lettori che il livello dello sterco sta aumentando e tra poco arriverà alla bocca. Tra poco quando ? Diciamo entro la fine di agosto.

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